WETTIN
Carlo Antoni
Famiglia principesca della Turingia, che prese il nome dal castello di Wettin sul fiume Saale. Da essa discende la dinastia dei re di Sassonia.
Capostipite un Dietrich I, che verso [...] IV. Questi investì nel 1088 il conte Enrico I, detto il Vecchio, della marca di Meissen. Spentasi nel 1127, con Enrico il Federico III d'Austria, l'altro del re utraquista di Boemia Giorgio Poděbrady. I figli di Federico, l'elettore Ernesto e il duca ...
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ZONARA, Giovanni ('Ιωάννες Ζωναρᾶς)
Storico bizantino, che fiorì nella prima metà del sec. XII al tempo di Alessio I Comneno. Esercitò sotto questo imperatore le cariche di capitano della guardia e di [...] i Bulgari.
Le fonti su cui ha lavorato sono il Vecchio Testamento, integrato da Flavio Giuseppe, Erodoto, la Ciropedia di Romani; Eusebio, Teodoreto, Procopio, Teofane, Niceforo patriarca, Giorgio Monaco, Cedreno, Schilizze, e Psello per il Basso ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] vescovile di Narni a quella di Roma contravvenisse al vecchio diritto ecclesiastico, accusa che neppure un secolo prima aveva S. Vito a Praga e un monastero femminile presso la chiesa di S. Giorgio, pure a Praga. A Roma, Mlada prese il velo e G. la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] Ferrara (Pietro Cirneo). A Venezia, dove era anche proseguita la vecchia tradizione cronachistica (e basti menzionare Marin Sanudo il Giovane, i i nomi che al riguardo si potrebbero fare (da Giorgio Spini a Paolo Alatri, che per le leggi razziali ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] sostituire i due vice commissari con Alberto Theodoli e Giorgio Bruno Zambruno.
Il regime commissariale terminò con l’ si può spiegare la debolezza della politica «nei confronti del vecchio Banco anche perché, al momento della sua crisi epocale, ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] di alcuni nobili veneziani riunitisi nel convento di S. Giorgio in Alga per vivere insieme in povertà e in preghiera diffusione della prima edizione in volgare del Nuovo e del Vecchio Testamento, apparse a Venezia rispettivamente nel 1530 e 1532. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] di Giovanni Amendola, dopo il 1922 ricorrono le firme di Giorgio Levi Della Vida e di Ernesto Buonaiuti, ma forse la persone molto simili a quello che ai nostri giorni è composto della vecchia aristocrazia e della nuova plutocrazia» (p. 26), e il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] con Ferruccio Parri alla Consulta del settembre 1945 la ‘vecchia Italia’ a lui cara è l’Italia reale, dal Settecento in poi sarà dedicata la Storia dell’Italia moderna di Giorgio Candeloro, 1956-1986). La prima storia di questa natura proviene invece ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] su sollecitazione dei suoi amici veneziani, quali Ermolao Barbaro il Vecchio e Ludovico Foscarini da un lato, e Francesco Sforza dall’ locali. Basti menzionare alcuni dei casi più indicativi. Giorgio Merula (Merlani, 1430/1431-1494), alessandrino e ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Le aree dell'espansione coloniale
Massimo Botto
Le aree dell’espansione coloniale
La trattazione che segue intende presentare un panorama della colonizzazione [...] riempito con terra e scaglie di lavorazione. Superato il vecchio Museo Archeologico, la cinta muraria raggiunge un grosso -46.
Id., I Fenici nel Sulcis: la necropoli di San Giorgio di Portoscuso e l’insediamento del Cronicario di Sant’Antioco, in ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...
Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...