FIAMMERI (Fiamiero, Flamerius), Giovan Battista (Battista di Benedetto, Battista di Benedetto dell'Ammannato)
Enrico Parlato
Nacque a Firenze all'inizio del quinto decennio del sec. XVI, data che si [...] Ammannati e di alcune sue opere, in L'Arte, XXVI (1923), p. 66; A. Lensi, Il Palazzo Vecchio, Milano 1929, pp. 200 ss.; Der literarische Nachlass Giorgio Vasaris, a cura di K. Frey, München 1930, II, pp. 117, 119; B. Harris Wiles, The fountains ...
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CIESA, Giacomo
Franco Barbieri
Nato a Vicenza il 21 febbr. 1733 da Camillo e Rosa Olivari e ivi abitante in parrocchia di S. Faustino, contrada di Santa Corona, viene detto (Bertotti-Scamozzi, 1780; [...] alla seconda metà del settimo decennio): il S. Giorgio sull'altar maggiore (purtroppo sciaguratamente ridipinto) e S testimonianze letterarie: il soffitto ed il coro della parrocchiale vecchia di Lumignano (inizi dell'Ottocento) sono da tempo ...
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CRISTOFANO di Papi dell'Altissimo
Silvia Meloni Trkulja
Nacque probabilmente a Firenze intorno al 1530, se nel primo documento che lo riguarda, del 1552, è già pittore maturo che viene inviato a Como [...] al 1562, quando alla raccolta comasca subentrarono altre fonti iconografiche (che vengono usate in parallelo da Giorgio Vasari per la decorazione di Palazzo Vecchio). Un ulteriore piccolo elenco di sei ritratti è nella consegna che il pittore fa alla ...
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LE COURT, Juste (Giusto)
Francesco Sorce
Nacque nel 1627 a Ypres nelle Fiandre (ora Belgio), dove fu battezzato il 27 agosto nella chiesa di St-Martin. Il padre, Jean, era scultore e con lui dovette [...] per quanto riguarda la decorazione scultorea, da Artus Quellinus il Vecchio, artista che fu a Roma fino al 1639, allievo . 160). Nello stesso anno eseguì inoltre il monumento funebre di Giorgio e, l'anno successivo, quello di Pietro e Lorenzo Morosini ...
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BONVICINO (Buonvicino, Bonvicini), Alessandro, detto il Moretto da Brescia
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Brescia attorno al 1498, dato che in una polizza d'estimo del 1548 dichiarò di avere "anni [...] associato con il mediocre Ferramola nell'esecuzione delle ante d'organo del duomo vecchio di Brescia: il B. dipinse le tele interne con S. Faustino e la Vergine in gloria e cinque sante, in S. Giorgio in Braida di Verona, 1540.
Negli anni fra il 1535 ...
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GUARINO (Guarini), Francesco
Silvia Sbardella
Nacque a Sant'Andrea di Solofra, presso Avellino, il 19 genn. 1611 da Giovan Tommaso e Giulia Vigilante, secondogenito di sei figli (Braca, 1996, p. 215).
Il [...] e i dipinti (21 tele raffiguranti episodi del Vecchio Testamento) per il soffitto della collegiata di S. esiste un'altra versione alla Pinacoteca civica di Pesaro, e il S. Giorgio della collezione del Banco di Napoli, la cui datazione è riferibile al ...
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FUMO
Domenica Pasculli Ferrara
- Famiglia di artisti attivi tra la Puglia e la Campania tra il XVII e il XVIII secolo.
La personalità di maggiore rilievo è quella di Nicola, scultore nato forse a Saragnano, [...] del Seicento per la chiesa napoletana di S. Giuseppe dei Vecchi sull'altare a destra della crociera. Al 1680 sono Napoli si ricordano inoltre un Ecce Homo nei depositi di S. Giorgio Maggiore e un altro in S. Maria delle Grazie ai Pescivendoli ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] vicenda delle nove statue per la facciata della chiesa di S. Giorgio, una commessa che il L. e i figli si contesero con dei lavori nelle chiese massesi di S. Francesco e del vecchio duomo di S. Pietro, promossi dal potente cardinale Alderano Cibo ...
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DELLA CERVA, Giovanni Battista
Rossana Sacchi
Nacque probabilmente a Novara intorno alla metà del secondo decennio del Cinquecento da Giovanni Antonio di Abbiategrasso e da Maddalena di Nicodemo de [...] . Celso o al S. Gerolamo con donatore di S. Giorgio al Palazzo, ma allo stato attuale delle ricerche sul cantiere egli subaffittò parte della sua casa milanese a Giuseppe Giovenone il Vecchio (Archivio di Stato di Milano, Notarile 9771, Not. Enrico ...
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DEL TASSO, Giovambattista
Marco Collareta
Figlio di Marco di Domenico (per il quale v. voce Del Tasso, famiglia), nacque a Firenze nel 1500. Chiamato dai contemporanei semplicemente Battista del Tasso [...] 149 s., 175-78; K. Frey, Der literarische Nachlass Giorgio Vasaris, I, München 1923, ad Indicem;R. Wittkower, Michelangelo pubblico, Torino 1979, p. 188; E. Allegri-A. Cecchi, Pal. Vecchio e i Medici..., Firenze 1980, ad Ind.;R. Bencini, Il giardino ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...
Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...