Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua(Azzurro, Paolo Conte, 1968) Azzurro è una sorta di sesto inno nazionale (“tra cotanto senno” musicale) con quello ufficiale di Goffredo Mameli, [...] Azzurro agli italiani, se mai ce ne fosse stato bisogno, hanno pensarto le cover di Mina, Gianni Morandi, Fiorello, Giorgio Gaslini, Skiantos ecc. Il ciclo Piccoli ritratti della canzone d’autore (1950-1990) è ideato, curato e scritto da Enzo ...
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Ovunque sei, se ascolterai, accanto a te mi troverai. Vedrai lo sguardo che per me parlò e la mia mano che la tua cercò(Il nostro concerto, Umberto Bindi, 1960) Nella cosiddetta “scuola genovese dei cantautori”, [...] concerto, che si apre con oltre 70 secondi di introduzione strumentale, impensabile per quei tempi. Le parole erano di Giorgio Calabrese (solo di cognome: in realtà anche lui genovese). Un lungo primato nella classifica dei 45 giri fece seguito ...
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Carteggio Verdi-Ghislanzoni (1870-1893)a cura di Ilaria Bonomi, Edoardo Buroni e Marco Spada (2 tomi)Parma, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, 2023 Dopo una lunghissima gestazione, di oltre trent’anni, [...] stile. […] Nell’Aida c’è una lotta incontestabile fra il Verdi vecchio e il nuovo (II, p. 461).Storia complessa, quella di Aida Storia dell’opera italiana, a cura di Lorenzo Bianconi e Giorgio Pestelli, Torino, EDT, 1988). E intendiamo qui teatro ...
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Locus desperatus (Einaudi, 2024) è una faccenda di conti in sospeso, come alcune che riguardano certi fantasmi. E Mari è sempre stato fantasma. In Fantasmagonia, ci aveva insegnato molte cose e ci aveva [...] abita Mari, che lo popola come un fantasma in un vecchio castello, è circondata dall’immutabile cornice del possesso e della , o di essere costantemente già morto», scriveva Giorgio Manganelli in Hilarotragoedia. Sa raccontarsi con intelligente ironia ...
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Negli anni Venti del Novecento, l’aggettivo inglese progressive (latinismo entrato nella lingua attraverso il francese nel XV sec.) cominciò a essere adoperato in ambito musicale, e in particolare in riferimento [...] l’intero album:Cambia i volti non cambia nientelo sperma vecchio dei padriho urlato forte la mia rabbiama agonizzo anch’io anch lingua italiana, fondato da Salvatore Battaglia, diretto da Giorgio Bàrberi Squarotti, Torino, Utet, 1961-2003, 21 ...
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Dalla lorenza (graticola) alla lucìa (ballo popolare). La personificazione nella formazione deonomasticaPer il ciclo di interventi dedicati alla deonomastica, introdotto da Wolfgang Schweickard [...] anche ‘sciocco’, cucco ‘stupido, babbeo’, e bacucco ‘molto vecchio e rimbecillito’) e forse anche al simbolismo fonetico del gruppo ma italiana, fondato da Salvatore Battaglia, poi diretto da Giorgio Bàrberi Squarotti, I-XXI, Torino, UTET, 1961-2002 ...
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Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’esatta incidenza dei prestiti stranieri sull’italiano, non c’è dubbio che essi rappresentano una componente rilevante del nostro lessico. Nel vasto lemmario [...] della lingua italiana, fondato da Salvatore Battaglia, diretto da Giorgio Bàrberi Squarotti, 21 vol., Torino, UTET, 1961-2003 derivati dal francese, Lingua italiana, Treccani.itPlinio il Vecchio (Gaius Plinius Secundus, 23–79), Historia naturale di ...
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Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] ricordo sorride e risponde che il solesi levava che il giorno era vecchio per loro (vv. 92-102).Questo è dunque, per Pavese, indirizzata a Giulio Einaudi, e firmata anche da Giorgio Filogamo e Adolfo Occhetto, entrambi dirigenti amministrativi della ...
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«Non vi è nulla di più inedito del già edito», recitava il vecchio adagio. E, così, potremmo dire che non c’è nulla di più inedito del recente profluvio di narrazioni mitologiche o di saggi divulgativi [...] Albini). Oggi le collane tascabili dei classici sono morte o in agonia: si ripubblicano, quando va bene, edizioni e traduzioni vecchie di mezzo secolo. Tutti pazzi per il grecoL’editoria continua invece a sfornare in abbondanza riscritture più o meno ...
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Roberto CotroneoLa cerimonia dell’addioMondadori, Milano, 2023 Sia per te la grande neve il tutto, il nulla.Gli occhi ancora pieni dell’origine,le mani aggrappate solo alla luce.Yves Bonnefoy, Quel che [...] il teatro metafisico eseguirebbe: Il Dilemma di Giorgio Gaber come introduzione; Vedi Cara di Francesco nei pensieri dell’assenza. […] Rimane quella dedica su un mio vecchio romanzo come pietra angolare: parla di quel giorno che Federica e io ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...
Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...
MOROSINI, Giuseppe
Giorgio Vecchio
– Nacque a Ferentino, in provincia di Frosinone, il 19 marzo 1913 da Giuseppe e da Maria De Stefanis.
Fu bambino di temperamento vivace, con una spiccata propensione per la musica. Il fratello Salvatore,...
POLETTI, Ugo
Giorgio Vecchio
POLETTI, Ugo. – Nacque a Omegna, in provincia di Novara (oggi del Verbano-Cusio-Ossola), il 19 aprile 1914 da Bartolomeo, operaio meccanico nelle Officine De Angeli-Frua, e da Maria Lorea, casalinga e domestica...