Aveva ragione Carlo Levi, quando nel 1955 per un suo libro scelse questo titolo: Le parole sono pietre. Levi si riferiva alla durissima condizione dei contadini siciliani. Però sono pietre anche le parole [...] il risultato di quell’approccio pedagogico (e “medicamentoso”)? Giorgio Bezzecchi, rom coinvolto nel progetto a Milano durante gli è rimasta nascosta e presente, seppur ripulita del suo vecchio vocabolario. [...] È qualcosa di latente che ha permesso ...
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Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede un passo per ritrovare sé stesso. Parlar del più e del meno con un pescatore.(Emozioni, Lucio Battisti, 1970) A chi appartengono per davvero le emozioni [...] di strumentisti della futura Premiata Forneria (Marconi): Franz Di Cioccio batteria, Franco Mussida chitarra, Flavio Premoli tastiere e Giorgio Piazza basso, in attesa di Mauro Pagani a completare il quintetto.La canzone ebbe origine durante la ...
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Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua(Azzurro, Paolo Conte, 1968) Azzurro è una sorta di sesto inno nazionale (“tra cotanto senno” musicale) con quello ufficiale di Goffredo Mameli, [...] Azzurro agli italiani, se mai ce ne fosse stato bisogno, hanno pensarto le cover di Mina, Gianni Morandi, Fiorello, Giorgio Gaslini, Skiantos ecc. Il ciclo Piccoli ritratti della canzone d’autore (1950-1990) è ideato, curato e scritto da Enzo ...
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Ovunque sei, se ascolterai, accanto a te mi troverai. Vedrai lo sguardo che per me parlò e la mia mano che la tua cercò(Il nostro concerto, Umberto Bindi, 1960) Nella cosiddetta “scuola genovese dei cantautori”, [...] concerto, che si apre con oltre 70 secondi di introduzione strumentale, impensabile per quei tempi. Le parole erano di Giorgio Calabrese (solo di cognome: in realtà anche lui genovese). Un lungo primato nella classifica dei 45 giri fece seguito ...
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Carteggio Verdi-Ghislanzoni (1870-1893)a cura di Ilaria Bonomi, Edoardo Buroni e Marco Spada (2 tomi)Parma, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, 2023 Dopo una lunghissima gestazione, di oltre trent’anni, [...] stile. […] Nell’Aida c’è una lotta incontestabile fra il Verdi vecchio e il nuovo (II, p. 461).Storia complessa, quella di Aida Storia dell’opera italiana, a cura di Lorenzo Bianconi e Giorgio Pestelli, Torino, EDT, 1988). E intendiamo qui teatro ...
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Locus desperatus (Einaudi, 2024) è una faccenda di conti in sospeso, come alcune che riguardano certi fantasmi. E Mari è sempre stato fantasma. In Fantasmagonia, ci aveva insegnato molte cose e ci aveva [...] abita Mari, che lo popola come un fantasma in un vecchio castello, è circondata dall’immutabile cornice del possesso e della , o di essere costantemente già morto», scriveva Giorgio Manganelli in Hilarotragoedia. Sa raccontarsi con intelligente ironia ...
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Negli anni Venti del Novecento, l’aggettivo inglese progressive (latinismo entrato nella lingua attraverso il francese nel XV sec.) cominciò a essere adoperato in ambito musicale, e in particolare in riferimento [...] l’intero album:Cambia i volti non cambia nientelo sperma vecchio dei padriho urlato forte la mia rabbiama agonizzo anch’io anch lingua italiana, fondato da Salvatore Battaglia, diretto da Giorgio Bàrberi Squarotti, Torino, Utet, 1961-2003, 21 ...
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Dalla lorenza (graticola) alla lucìa (ballo popolare). La personificazione nella formazione deonomasticaPer il ciclo di interventi dedicati alla deonomastica, introdotto da Wolfgang Schweickard [...] anche ‘sciocco’, cucco ‘stupido, babbeo’, e bacucco ‘molto vecchio e rimbecillito’) e forse anche al simbolismo fonetico del gruppo ma italiana, fondato da Salvatore Battaglia, poi diretto da Giorgio Bàrberi Squarotti, I-XXI, Torino, UTET, 1961-2002 ...
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Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’esatta incidenza dei prestiti stranieri sull’italiano, non c’è dubbio che essi rappresentano una componente rilevante del nostro lessico. Nel vasto lemmario [...] della lingua italiana, fondato da Salvatore Battaglia, diretto da Giorgio Bàrberi Squarotti, 21 vol., Torino, UTET, 1961-2003 derivati dal francese, Lingua italiana, Treccani.itPlinio il Vecchio (Gaius Plinius Secundus, 23–79), Historia naturale di ...
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Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] ricordo sorride e risponde che il solesi levava che il giorno era vecchio per loro (vv. 92-102).Questo è dunque, per Pavese, indirizzata a Giulio Einaudi, e firmata anche da Giorgio Filogamo e Adolfo Occhetto, entrambi dirigenti amministrativi della ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...
Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...
MOROSINI, Giuseppe
Giorgio Vecchio
– Nacque a Ferentino, in provincia di Frosinone, il 19 marzo 1913 da Giuseppe e da Maria De Stefanis.
Fu bambino di temperamento vivace, con una spiccata propensione per la musica. Il fratello Salvatore,...
POLETTI, Ugo
Giorgio Vecchio
POLETTI, Ugo. – Nacque a Omegna, in provincia di Novara (oggi del Verbano-Cusio-Ossola), il 19 aprile 1914 da Bartolomeo, operaio meccanico nelle Officine De Angeli-Frua, e da Maria Lorea, casalinga e domestica...