DIAMANTINI, Giuseppe
Paolo Bellini
Figlio primogenito di Vincenzo e di Vittoria Amici, nacque a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1621. Giunto in età di apprendere l'arte, fu inviato a Bologna ove, stando [...] nel 1663 gli venne conferito il titolo di cavaliere di S. Giorgio, probabilmente da Leopoldo I, cui pare giungessero alcune opere dell' preponderanti rispetto a quelli relativi a episodi del Vecchio o Nuovo Testamento. Mancano del tutto i soggetti ...
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MANNI
Micaela Mander
Famiglia di marmisti e scultori originari di Rovio, sopra Capolago in Canton Ticino, specializzati nell'intarsio e intaglio marmoreo, attivi tra il XVII e il XIX secolo nei territori [...] Archivio informatico). Nel 1716 eseguì l'altare del Redentore in S. Giorgio a Treviolo (Pagnoni). Attorno al 1720 realizzò l'altare di S opere non datate: il rilievo raffigurante la Madonna in palazzo Vecchio a Bergamo e i due putti di un altare nella ...
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GRANDI, Domenico
Nicola Labanca
Nacque a Roma il 14 nov. 1849, da Girolamo, notaio, e da Elena Rossi.
L'agiata famiglia borghese del G., di antica origine marchigiana, presto rientrata a Senigallia [...] , e poteva rappresentare, al massimo, il vecchio esercito burocratico dell'Italia liberale. D'altro tra i generali anziani che si opposero al progetto di ordinamento Di Giorgio, col quale il fascismo intendeva riorganizzare l'esercito.
Il G. ...
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DEL TASSO
Marco Collareta
Famiglia di legnaioli, scultori ed architetti fiorentini attivi nell'Italia centrale nel corso del XV e del XVI secolo. Il Vasari (1568) fa menzione di alcuni membri di questa [...] il 1555 e il 1562 a un soffitto di palazzo Vecchio (già palazzo della Signoria), per aver eseguito nel 1585 Milano s. d. [1910], pp. 8 s., 15;K. Frey, Der literarische Nachlass Giorgio Vasaris, I, München 1923, pp. 20, 58, 169, 332, 359, 443, 752; ...
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GADDI, Gaddo
Ada Labriola
Figlio di Zanobi, originario di Firenze, fu attivo come pittore tra XIII e XIV secolo. Fu il capostipite di un'importante famiglia trecentesca di artisti, come attesta il triplice [...] proveniente dal monastero dello Spirito Santo sulla Costa S. Giorgio a Firenze: la critica recente ne sostiene la paternità Firenze (Boskovits, 1984); mentre i mosaici nel duomo vecchio di Arezzo erano già andati distrutti all'epoca della stesura ...
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MESSEDAGLIA, Giacomo Bartolomeo
Nicola Labanca
– Primo di sei figli, nacque a Venezia l’8 maggio 1846 da Giacomo e Santa Gardin.
Il nonno paterno era avvocato nella fortezza austriaca di Legnago e il [...] della Guerra mal tolleravano consigli da un vecchio sergente ex garibaldino balzato a colonnello Roma 1926, p. 178; L. Messedaglia, Lettere ed altri scritti inediti di Carlo Giorgio Gordon a G.B. M., in Atti del R. Ist. veneto di scienze, lettere ...
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CORNER, Federico
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 16 nov. 1579, terzogenito (ma i primi due figli morirono in tenera età) di Giovanni di Marcantonio e di Chiara Dolfin di Lorenzo. La famiglia, che [...] , nel Polesine, che alla sua morte avrebbe poi lasciato al nipote Giorgio, vescovo di Padova. All'inizio del 39 si reco a Roma al patriarcato; disse per motivi di salute, perché era vecchio e stanco e la podagra non cessava di tormentarlo: meglio ...
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GRIMALDI, Lucchetto
Riccardo Musso
Nacque presumibilmente verso il 1210 da Grimaldo di Oberto e da Orietta da Castello, di antica famiglia viscontile, che, probabilmente dopo di lui, ebbero anche Sorleone, [...] l'auspicato aiuto di Filippo di Montfort, signore di Tiro e vecchio amico dei Genovesi. Il G., che aveva come consiglieri l porto, e, conquistatala, vi fece issare lo stendardo di s. Giorgio. Non procedette però all'attacco della città, ma pose le sue ...
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VERDE, Edoardo (Dino)
Michele Sancisi
– Nacque a Napoli il 13 luglio 1922 primogenito di Gustavo, ufficiale dell’esercito e successivamente politico monarchico, e di Ernestina Allocca, romana; ebbe un [...] ) voluto da Macario per Io, Amleto (1952) di Giorgio Simonelli, parodia della tragedia shakespeariana rivelatasi un insuccesso. L’ tutti nel gioco di improvvisare un testo nuovo su melodie di vecchie canzoni, ovvero ciò che da anni era il suo lavoro ...
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VINI, Sebastiano
Alessandro Nesi
– Nacque a Pesina, presso Caprino Veronese (Rognini, 2008), probabilmente nel 1515, figlio di un Giovanni Jacopo sul quale non si hanno notizie precise, così come ignoto [...] città tedesche affrescate nel primo cortile di Palazzo Vecchio, è l’unica parte che resta di Lepri, Divergenze e collaborazioni: S. V. tra Pistoia e Firenze, in Giorgio Vasari tra capitale medicea e città del dominio. Atti del Convegno..., Pistoia... ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...
Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...