PARROCEL, Etienne, detto le Romain
Alessandra Imbellone
PARROCEL (Parosel), Étienne (Stefano), detto le Romain. – Nacque l’8 gennaio 1696 ad Avignone da Jacques-Ignace Parrocel, pittore di battaglie [...] portoghese si deve probabilmente anche la commissione della tela dei Ss. Giorgio e Publio vescovo per la chiesa romana di S. Anastasia, medesimo, perché ci dicifrasse l’equivoco. Rise il buon vecchio dell’abbaglio, e ci assicurò ch’egli e Pietro ...
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NICCOLO di Giovanni Fiorentino
Josko Belamaric
Anne Markham Schulz
NICCOLÒ di Giovanni Fiorentino. – Nacque nel 1418 circa, come si evince dalla dichiarazione alle decime (Markham Schulz, 1999, p. [...] ; Štefanac, 2006, pp. 53-56).
Niccolò succedette a Giorgio da Sebenico (morto nell’ottobre 1473) come protomaestro della cattedrale aggiunse una facciata trilobata, distinguendo il nuovo dal vecchio per mezzo di una cornice classicheggiante. Nel 1477 ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] vescovile di Narni a quella di Roma contravvenisse al vecchio diritto ecclesiastico, accusa che neppure un secolo prima aveva S. Vito a Praga e un monastero femminile presso la chiesa di S. Giorgio, pure a Praga. A Roma, Mlada prese il velo e G. la ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Secondo di questo nome, nacque da Mastino (II) signore di Verona e Vicenza e da Taddea da Carrara, in data da fissare - secondo il continuatore del Chronicon [...] posizione esplicitamente antiveneziana - come fece invece Francesco il Vecchio da Carrara. Si tenne in contatto con i , Innsbruck 1891, p. 851; G. Cipolla, La relazione di Giorgio Sommariva sullo Stato di Verona e del Veronese (1478), in Nuovo Arch ...
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SERENI, Emilio
Luigi Capograssi Colognesi
– Nacque a Roma il 13 agosto 1907, ultimo di cinque figli, da Samuele e da Alfonsa Pontecorvo, una coppia della buona borghesia ebraica (il padre era medico [...] con il suo compagno di studi Manlio Rossi-Doria e con Giorgio Amendola, che proprio da Sereni fu indotto ad avvicinarsi e poi 1979; Diario (1946-1952), introduzione e cura di G. Vecchio, Roma 2015.
Fonti e Bibl.: Gattatico (Reggio Emilia), Istituto ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] di Simone da Santacroce e successivamente a Francesco detto Rizzo De Vecchi (De Galizzi), il secondo composto da G., dal figlio di S. Nicolò, con S. Bartolomeo tra s. Antonino e s. Giorgio che uccide il drago.
È del 1555 l'ultima opera datata di G., ...
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VERGERIO, Pier Paolo, il Giovane
Lucio Biasiori
VERGERIO, Pier Paolo, il Giovane. – Nacque a Capodistria nel 1498 dal notaio Giacomo, non si conosce il nome della madre; il fratello maggiore, Giovanni [...] con Roma da un lato, e di radicalismo religioso dall’altro. Oltre a suoi vecchi amici come Curione o Gribaldi, a farne le spese fu l’ex benedettino Giorgio Siculo, la cui dottrina Vergerio denunziò ai domenicani come incompatibile non solo con il ...
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FINOGLIO (Finoglia), Paolo (Paolo Domenico)
Valentina Antonucci
Non si conoscono gli estremi biografici precisi di questo pittore che, secondo De Dominici (1743), nacque ad Orta d'Atella (Napoli) intorno [...] P. F.L'altro sguardo, Fasano 1983; V. Pacelli, Giorgio marmoraro... e scultore nella cappella Bonaiuto in S. Lorenzo Maggiore di -60, p. 217; E. Nappi, La chiesa di S. Eframo Vecchio a Napoli, in Ricerche francescane, XIX (1990), p. 170; Battistello ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] andati per Firenze dal tempo del magnifico Lorenzo vecchio de Medici… infino a questo anno presente 1559 G. eseguì infine la revisione formale delle Vite degli artisti di Giorgio Vasari, uscite presso il Torrentino nel 1550: l'intervento dei ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] ciceroniana, che si continuò nella Rhetorica di Giorgio da Trebisonda e nel De imitatione latinae linguae v. M. Zicàri, Il piùantico cod. di lettere di P. P. Vergerio il Vecchio, in Studia Oliveriana, II (1954), pp. 33-59.
Per l'attività umanistica in ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...
Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...