RUSTICI, Giovan Francesco
Luisa Becherucci
Scultore e pittore, nato a Firenze il 13 novembre 1474, morto a Tours con ogni probabilità nel 1554. La sua formazione si compie prima nel giardino mediceo, [...] di combattenti, in terracotta (Louvre, Bargello, Palazzo Vecchio); le tre figure in bronzo della Predica del Battista Donatello (Louvre, da Fontainebleau), un rilievo in marmo con San Giorgio (Budapest, Museo), un tondo con Gesù e S. Giovanni ...
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SIGEBERTO
Georges Bourgin
Nome portato da diversi re e principi franchi.
Sigeberto, re di Colonia, alleato di Clodoveo contro gli Alamanni e i Visigoti, assassinato da suo figlio Cloderico.
Sigeberto [...] Cuniberto, vescovo di Colonia, Adalgiso e Pipino il Vecchio a protettori. Sconfitto dai Turingi nel 641, vide 'essere santificato. Il suo corpo fu deposto nella chiesa di San Giorgio a Nancy.
Sigeberto, figlio di Dagoberto II d'Austrasia, morto prima ...
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Generale tedesco, nato a Heindenheim (Würtemberg) il 15 novembre 1891. Proveniente dalla fanteria, già distintosi nella prima Guerra mondiale (campagna di Francia 1914-15; di Romania 1916, d'Italia 1917), [...] la prima battaglia per la Marmarica. Nell'aprile sferra un'audace controffensiva che riporta le forze italo-tedesche fino al vecchio confine oltre Bardia; ma Tobruch, per quanto assediata, non cede. Nel novembre gli Alleati iniziano la 2ª battaglia ...
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Architetto e scultore. Nacque a Firenze nel 1457, vi morì nel 1508. Dopo un soggiorno a Roma, pieno di studî dell'antico, tornato a Firenze fu fatto (1491) capomaestro per proseguire il palazzo Strozzi [...] nominato capomaestro ai lavori del duomo fiorentino e di Palazzo Vecchio; per questo disegnò e costrusse (1495-97) la grandi assemblee popolari, quasi totalmente modificata più tardi da Giorgio Vasari. Nel 1496 finiva l'atrio della sacrestia di ...
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Forma di celata, che venne dalla Borgogna e che si chiamò perciò celata alla borgognona o, semplicemente, borgognotta. Consiste in un coppo (fig. 1), fornito spesso di un'alta cresta, una visiera fissa [...] dei Cinquecento e del Quartiere di Leone X in Palazzo Vecchio a Firenze. Nel sec. XVI fu particolarmente prediletta dagli di Londra e sarebbe stata donata da Guglielmo III a Giovanni-Giorgio I. Ma la visiera, il coprinuca lamellato e gli ornamenti ...
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Pittore e decoratore, nato a Verona il 5 aprile 1723, morto a Lendinara il 30 marzo 1797, scolaro di Antonio Balestra, fu artista precoce e fecondissimo. In una nota autografa compilata nel suo cinquantesimo [...] palazzo Canossa e un soffitto in casa Erbisti nella stessa città; e cinque tele col Padre Eterno in gloria e Storie del Vecchio Testamemo nella cappella del Sacramento in S. Maria Maddalena di Desenzano. Più note sono, per la loro importanza e per la ...
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Figlio di Basilio I, nato nel 1415. Egli passò quasi tutto il suo regno in lotta accanita per il trono contro lo zio Jurij (Giorgio) e i figli di questo, Basilio Kosyj e Demetrio Šemjaka, i quali difendevano [...] . B. si atteneva al passaggio ereditario di padre in figlio, ordine di cose a cui avevano dato principio suo padre e suo nonno, lasciando il vecchio trono moscovita ai figli e assegnando ai fratelli appannaggi secondarî. Il tentativo di mantenere il ...
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SCHÄUFELEIN, Hans Leonhard
Martin Weinberger
Pittore e disegnatore per incisioni in legno, nato a Norimberga verso il 1480, morto a Nördlingen nel 1539 o 1540. In gioventù subì l'influsso predominante [...] è l'altare della famiglia Ziegler per la chiesa di S. Giorgio, le cui figure, risplendenti in vivi colori ricordano l'arte di Hans Holbein il Vecchio, un rinascimento decorativo affine alla pittura lombardo-veneziana contemporanea. Oltre a numerosi ...
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Scrittore e scienziato, nato a Torino il 16 febbraio 1891, morto a Ivrea il 25 gennaio 1948. Nel 1914 si laureò in ingegneria nel Politecnico torinese. Per varî anni insegnò balistica all'Accademia di [...] dal 1945 la Nuova Stampa di Torino). Spirito fervido, ritrovò una sua consistenza affettiva in taluni ritratti del vecchio mondo piemontese scomparso, che commemorò in una prosa nobile e mossa (Piemonte, Torino 1938; Uomini, paesi, idee, Milano ...
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SABBATINI, Lorenzo, detto Lorenzino da Bologna
Cesare Gnudi
Pittore. Non è noto l'anno della sua nascita. Morì a Roma nel 1577. Scolaro di Prospero Fontana, nel 1562 era già in relazione con Giorgio [...] che si valse di lui nel 1566 in occasione delle nozze di Francesco de' Medici con Giovanna d'Austria, facendolo dipingere in Palazzo Vecchio. Pure, nei dipinti del 1570 nella cappella di San Michele in San Giacomo a Bologna, ove diede il meglio di sé ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...
Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...