Architetto e ingegnere (Firenze 1450 circa - Urbino 1492). Figlio di un legnaiolo, si formò come intarsiatore nella bottega del Francione, con cui mosse alla volta di Pisa (1471, intarsî nel duomo). Dal [...] corte di Urbino sotto la guida di F. di Giorgio Martini e L. Laurana (Palazzo Ducale). Nel 1481 giunse ampliamento delle fortezze papali di Iesi, Senigallia, Offida e Osimo. Vasari gli attribuì un'enorme quantità di opere realizzate a Roma durante il ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui [...] quindi pontaniana, a Napoli, la fiorentina o platonica (1459) di Giorgio Gemisto Pletone, poi di M. Ficino; la romana di Pomponio antichità nel giardino dei Medici a Firenze. Nel 1563 Vasari istituisce, sotto protezione dei Medici, l’A. del Disegno ...
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Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] di Perugia. Opere della scuola di N., vicine alla lunetta di S. Martino a Lucca, sono a Firenze (porta S. Giorgio, capitelli di Badia nel Museo Nazionale, Resurrezione nel museo di S. Croce). Incerta è l'attività di architetto di N., affermata ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 [...] Acquasparta (m. 1302) in Aracoeli, dove egli aveva lasciato, secondo il Vasari, la sua migliore opera nell'abside poi distrutta, e il devastato affresco dell'abside di San Giorgio in Velabro; a Napoli, alcuni tratti meno alterati ncll'Albero di Iesse ...
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. Pittore, nacque da un Domenico a Zevio presso Verona. Si hanno notizie di lui e della sua attività solo fra il 1369 e il 1384. Nel 1379 riceve ducati 792 a saldo dei lavori nella cappella di S. Giacomo, [...] altri collaboratori, tra i quali forse quel Sebeto ricordato dal Vasari. Si tratta di una compagnia di pittori affini, che S. Felice (ad eccezione di alcune lunette), poi quella di S. Giorgio. A S. Felice, principale artista e guida degli altri è A., ...
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SIENA (A. T., 24-25-26 bis.)
Attilio MORI
Peleo BACCI
Anna Maria CIARANFI
Doro LEVI
Giovanni CECCHINI
Alfredo BONACCORSI
Settimio CORTI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Aldo LUSINI
Città della [...] nel costituto senese del 1262; la torre campanaria di S. Giorgio con celle ad archi a sbarra; San Pietro in Castelvecchio, Arch. di stato in Siena, Siena 1911.
Arte: Opere generali: G. Vasari, Le Vite (ed. a cura di G. Milanesi), Firenze 1878-85 ...
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È la città più importante delle Marche, capoluogo di provincia; sorge ove la costa adriatica italiana forma un caratteristico gomito, dovuto al promontorio del Monte Conero, estrema propaggine orientale [...] (sec. XV), sono da ammirare le opere di Giorgio Orsini da Sebenico, il più schietto erede del fiammeggiante a quell'ultima maniera "fatta di macchie", come scrive il Vasari. Pellegrino Tibaldi affrescò oltre alla rinnovata Loggia dei Mercanti, come ...
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. La grandiosa figura del massimo architetto della Rinascenza, di colui che fu giustamente chiamato il rinnovatore dell'architettura italiana e "il più grande inventore di nuove idee architettoniche che [...] , il B. lascia Milano e viene a Roma. Ci dice il Vasari, la cui narrazione è piena e precisa nel periodo romano dell'artista quanto lasciati dalla scuola del Brunelleschi e da quella di Francesco di Giorgio. Ed ecco infatti la chiesa di S. Biagio di ...
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Scultore. Nacque in Firenze da Niccolò di Betto di Bardo, cardatore di lana, e da madonna Orsa, quasi certamente nell'anno 1386, e in Firenze morì il 13 dicembre 1466. Nulla si sa della sua giovinezza [...] il pilastro dell'arte dei Corazzai in Orsanmichele il S. Giorgio, immagine della giovinezza che affronta il destino con aria di per il quale, se è vero un grazioso aneddoto riferito dal Vasari, D. gareggiò col Brunelleschi. Fra il 1420 e il 1425 ...
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ROSSELLINO, Antonio
Luisa Becherucci
Scultore, nato a Settignano nel 1427, morto a Firenze nel 1479. Figlio di Matteo Gamberelli, si formò presso il fratello Bernardo, con cui aveva bottega nel 1457. [...] nelle parti sue del monumento Roverella in S. Giorgio a Ferrara, compiuto da Ambrogio da Milano (1476), libro di Antonio Billi, a cura di C. von Fabriczy, ivi 1892, p. 47; G. Vasari, Le Vite, a cura di G. Milanesi, III, ivi 1878-1885, p. 93 segg.; id ...
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