Periodi composti di serie dattiliche (per lo più nell'estensione del cosiddetto hemiepes -́⌣⌣-́⌣⌣-́(-), che nella forma sincopata e raddoppiata costituisce il pentametro), e dipodie trocaiche con i piedi pari per lo più allungati, spondaici (-́⌣-́-): l'ordine delle due categorie di elementi nel periodo varia. Il termine e la dottrina varrebbero specie per Pindaro, i cui epinici sarebbero costituiti ...
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Secondo un passo del IV libro dell'Odissea, A. fu uno degli eroi chiusi nel cavallo di Troia. Quando Elena si aggira tre volte intorno al sospetto cavallo di legno, imitando la voce delle mogli di ciascuno degli eroi Ulisse riesce facilmente a contener gli altri, ma non Anticlo, che apre bocca a rispondere; se non che Ulisse gli preme la bocca con le mani, salvando così i Greci.
Il nome, non perspicuo, ...
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. I metrici moderni sogliono chiamare così (da ἀνακλᾶσϑαι, "rompersi piegandosi all'indietro") sia lo scambio delle lunghe e delle brevi nei limiti d'un'unità ritmica, sia l'estensione dello stesso fenomeno oltre il confine tra due unità ritmiche. La teoria antica non conosce il termine se non in un caso speciale, il dimetro ionico a minori o galliambo (v. ionici, metri).
Uno schema tipico di verso ...
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. Autore noto a noi dalla tradizione dei Geoponica bizantini (conservati ora solo in una rielaborazione compiuta per volere dell'imperatore Costantino Porfirogenito). Il titolo σχολαστικός "avvocato" mostra [...] .: E. Oder, in Rhein. Mus., XLVIII (1893), p. 24 segg., e Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, col. 1223; G. Pasquali, in Göttinger Nachrichten, 1910, p. 212 segg.; F. Boll, Griechische Kalender, II, Der Kalender der Quintilier und die Überlieferung der ...
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Scrittore umoristico greco del sec. IV a. C. (data determinata in base a un aneddoto plutarcheo, in cui A. è citato da uno scolaro di Platone). Nel suo libro narrava storielle incredibili, localizzandole nell'estremo nord; tipica quella di una città nella quale le parole si gelavano d'inverno, e si potevano così sentire solo dopo il disgelo. Divenne presto proverbiale quale mentitore sfrontato. Ci ...
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. Si suole chiamare Archilochio, dal nome del poeta nei cui frammenti primo si ritrova, un verso asinarteto (v.), composto di una tetrapodia dattilica acataletta e di un itifallico, -́-̮-̮-́-̮-̮-́-̮-̮-́⌣⌣ -́⌣-́⌣-́-. In Orazio (Carm., I, 4), che lo foggia con cesura dopo la terza arsi e senza iato nella commessura, forma, seguito da una pentemimeri dattilica, (v. dattilici, sistemi e versi), un periodo, ...
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Alto impiegato dell'amministrazione bizantina e poeta epigrammatico. Sotto Teodosio II (408-450), per favore dell'imperatrice Eudocia, anch'ella poetessa, ebbe le cariche altissime di praefectus urbis Constantinopolitanae e di praefectus praetorio Orientis (nel 441 anche console). Cadde in disgrazia quando Eudocia si trasferì a Gerusalemme (441 o 442), e fu costretto a lasciarsi ungere vescovo di Kotyaion ...
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Retore antiocheno della seconda metà del IV sec. d. C., insegnante di retorica in Atene, scolaro o almeno amico di Libanio. Di lui è conservata una raccoltina: varie esercitazioni (favole, narrazioni, e così via) sono definite, ciascuna distinta in categorie, con aggiunto spesso qualche consiglio sulla trattazione: ogni capitolo è chiuso in Aftonio sempre da un esempio, composto da lui stesso. Questa ...
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Termine consueto già nell'antica teoria metrica per indicare versi composti di due membri di genere diverso e quindi non amalgamabili. Di esempio possono servire alcune misure archilochee, il giambelego, l'eupolideo e anche i cosiddetti dattilo-epitriti (per tutti questi versi v. sotto le singole voci). Caratteristici per gli asinarteti sono la fin di parola, lo iato o la sillaba ancipite nella commessura ...
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È ritmo che compare, specie nella tragedia, ma anche in Simonide e Pindaro, in due forme principali ⌣ -́ -́ ⌣ -́ e - ⌣ ⌣ -́ ⌣ -́, e in infinite altre secondarie (una -́ ⌣-́ ⌣ -́ ha un nome speciale, "ipodocmio"), che si riconoscono tuttavia facilmente dal ritmo caratteristico. Sono ammesse sostituzioni di lunghe a brevi, risoluzioni, anaclasi; ma non tutte le forme teoricamente possibili sono in uso. ...
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vacanza
s. f. [dal lat. vacantia, neutro pl. sostantivato di vacans -antis, part. pres. di vacare (v. vacare), attrav. il fr. vacance]. – 1. Il fatto, la condizione di essere o di rimanere vacante; lo stato di una carica, di un ufficio civile...