Si chiama comunemente, senz'altro, esametro l'esametro dattilico, il verso che da Omero in poi è tradizionale per tutta l'antica epopea (v.) greca e romana, compresa anche quella che noi chiameremmo piuttosto [...] in Göttinger Nachrichten, 1926, pp. 197-229, che cerca di dar loro forma, invece di negativa, positiva: v. anche G. Pasquali, in Gnomon, 1927, p. 241. Per l'esametro medievale e le sue varietà rimate W. Meyer [aus Speyer], Gesammelte Abhandlungen, I ...
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Figura singolarissima della leggenda e dell'epopea greca. Nell'Iliade combatte per lo più a fianco dell'omonimo Telamonio (v.), con il quale forma per ogni rispetto un contrasto. È piccolo di statura (l'altro è gigantesco), porta una corazza di lino (l'altro l'immenso scudo miceneo), la sua principale abilità è la velocità nella corsa. È il capo dei Locri (l'altro non ha vera patria). Non s'intende ...
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Secondo l'Iliade, il più valoroso degli eroi achei dopo Achille. È rappresentato gigantesco, fornito di uno scudo alto quanto una torre, il cosiddetto scudo miceneo, dietro il quale l'eroe si rannicchia per evitare il colpo. Incede a grandi passi; sua arme è l'asta, ma non sì che disdegni di bersagliare gli avversarî con sassi giganteschi. È accoppiato dal poeta a volte con un suo omonimo, Aiace di ...
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Figlio di Priamo. Nell'Iliade il maggiore eroe dei Troiani, antagonista di Achille. In Omero non è mai detto che sia il primogenito; eppure, grazie al valore e al senno, egli esercita qui evidentemente quegli uffici regi ai quali Priamo è ormai per vecchiezza impari: anche presiede l'assemblea che in Omero, come spesso nella concezione di popoli relativamente primitivi, è formata dal popolo in armi.
Egli ...
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Figura di maliarda nota, specie dall'Odissea. Ulisse, scampato ai Lestrigoni con una sola nave, giunge all'isola Eea (Αἰαίη). Vedendo sorgere un fumo, Ulisse divide in due metà i suoi compagni e manda l'una sotto la guida di Euriloco a quella volta a esplorare. Essi trovano un palazzo incantato, intorno al quale fanno la ronda lupi e leoni addomesticati, e sentono risonar di dentro la voce di una donna ...
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TRAUBE, Ludwig
GiorgioPASQUALI
Figlio del clinico omonimo (v.), fondatore del moderno metodo della filologia latina del Medioevo, nato a Berlino il 9 luglio 1861, morto il 9 maggio 1907 a Monaco, dove [...] , il fisico Blaserna.
Bibl.: Introduzione di F. Boll. al primo volume delle Vorlesungen und Abhandlungen (con ricca bibliografia); G. Pasquali, Storia della tradizione e critica del testo, Firenze 1934, pp. 81, 84 segg., 146, id., Pagine stravaganti ...
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Figlio di Gnuro (Γνοῦρος), favoloso savio scita: l'esistenza storica è almeno dubbia. La menzione per noi più antica si trova in Erodoto (IV, 46, 76 segg.), il quale narra che Anacarsi, di ritorno in patria da un lungo viaggio per gran parte del mondo, durante il quale aveva dato molte prove di sapienza, mentre, in adempimento di un voto fatto in Cizico, riproduceva nella parte di Scizia detta Ilea ...
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. Anapesto (gr. ἀναπαιστος, dal verbo ἀναπαίειν, ma è incerto in quale senso della parola: forse in quello di "battere, picchiare", dunque nel significato di metro della zuffa) è chiamato un piede ascendente, costituito di due brevi e una lunga, dunque ⌣ ⌣ -́. Ma l'unità ritmica minima è costituita dall'iterazione di questa serie.
versi anapestici. - Per gli anapesti negli antichi canti di marcia spartani ...
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. Conviene, come per l'Atticismo (v.), tener distinto il senso grammaticale da quello retorico di questo termine. Il primo è più antico: già grammatici del periodo ellenistico oppongono al corretto uso [...] l'asianismo stilistico, retorico è fondamentale Norden, Die antike Kunstprosa, 126 segg. e passim (ha aggiunto Eraclide al novero il Pasquali, in Hermes, 1913, 212), ma il Norden ha creduto a una sopravvivenza dell'asianismo, il quale era invece già ...
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1. Figlio di Eupite (Εὐπείϑης), è secondo l'Odissea il più scellerato e il più insolente dei proci, i pretendenti di Penelope. Benché dovesse gratitudine a Ulisse, che ne aveva accolto il padre straniero e fuggiasco, è insolente con Penelope e con Telemaco, e va macchinando ripetutamente la morte di quest'ultimo. Insulta Ulisse travestito da mendicante (e quindi, secondo il concetto omerico, sacro ...
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vacanza
s. f. [dal lat. vacantia, neutro pl. sostantivato di vacans -antis, part. pres. di vacare (v. vacare), attrav. il fr. vacance]. – 1. Il fatto, la condizione di essere o di rimanere vacante; lo stato di una carica, di un ufficio civile...