Regione, detta Dakhin dagl'indigeni, dal sanscrito dakshina "meridionale", comprendente tutta la penisola indiana a S. del 22° N., o più precisamente a S. del fiume Nerbudda (Narbada) e dei Vindhya; ha [...] (v.); ma la conquista definitiva fu opera di Awrangzēb, ed ebbe termine nel 1687. Ad Awrangzēb non riuscì però di avere ragione della potenza, allora in via di formazione, dei Maharatti (v.), i quali a poco a poco staccarono il Deccan dall'effettivo ...
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SARACENI
GiorgioLeviDellaVida
. Nome col quale nel Medioevo cristiano europeo sono stati designati genericamente gli Arabi. Il vocabolo, con questa accezione, è del tutto ignoto alla tradizione storica [...] di là fino al cinese), così il nome dei Saraceni, il cui uso si fa frequente negli scrittori dei due ultimi secoli dell'età antica, finì col designare l'intera stirpe degli Arabi nomadi; con un processo di estensione parallelo a quello che ha esteso ...
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Nome di una famiglia dell'aristocrazia araba di Granata, la cui fine tragica per opera dell'ultimo sultano di Granata, Boabdil (v.), o del suo predecessore Abū 'l-Ḥasan ‛Alī, è stata resa celebre dalla [...] parole di E. Jouy) compose un'opera anche Cherubini (Parigi 1813), di cui alcune arie sono rimaste famose.
Bibl.: Enciclopedia dell'Islam, Leida 1908 segg., in edizione francese, inglese, tedesca, I, p. 73; M. Menéndez y Pelayo, Origenes de la novela ...
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. Antica città del ‛Irāq, oggi in rovina. Sorse, sul corso inferiore dell'Eufrate, a poca distanza dall'antico centro di al-Ḥīrah e poco a sud delle rovine di Babilonia, nei primi anni delle conquiste [...] le tolse il primato e da allora comincia la sua decadenza, cui contribuì la vicinanza al deserto che la rendeva facile preda delle tribù nomadi non più tenute a freno, col decadere del califfato, da una energica autorità statale. Alla fine del sec. X ...
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Famiglia persiana che diede ai primi califfi ‛abbāsidi una serie di uomini di stato. La tradizione li vuole discesi dal sommo sacerdote di un tempio buddhistico della Battriana; il primo di essi che rivestì [...] divenne califfo (170 èg., 786 d. C.), Yahyà al-Barmakī ebbe il titolo di vizir e fu, per diciassette anni, il vero capo dell'Impero musulmano; i suoi due figli al-Faḍl e Gia‛far (il primo dei quali era fratello di latte del califfo) ebbero anch'essi ...
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La moglie prediletta di Maometto, figlia di Abū Bekr (v.), andata sposa a Maometto all'età di 9 anni, pochi mesi dopo l'emigrazione di lui a Medina. Molto presto essa esercitò sul marito una grande influenza, [...] (v.). e di suo marito ‛Alī. Tanto grandi erano l'affetto e la fiducia di Maometto per la giovanissima moglie, che nell'anno 6 dell'ègira (628 d. C.) un'accusa di adulterio mossale dai suoi avversarî non trovò accoglienza presso di lui, e anzi la sua ...
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Orientalista francese, nato a Lunéville il 24 luglio 1855, morto ad Algeri il 14 gennaio 1924; nel 1880 professore nell'Ècole supérieure des lettres di Algeri, dal 1894 direttore della stessa. Si occupò [...] stragrande di articoli, molti dei quali comparvero nelle riviste Mélusine e Revue des traditions populaires. Ultimo frutto dì questa parte dell'opera del B. è la grande raccolta postuma Mille et un contes, recits et légendes arabes (3 voll., 1924-27 ...
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N Emiro dei Drusi nel Libano e sulle coste della Siria, salito a potenza e notorietà nei primi decennî del secolo XVII. Nato nel 1572 dalla famiglia dei Banū Ma‛n, cui suo nonno Fakhr ad-Dīn I e suo padre [...] , dove fu accolto con grande curiosità e dove si cercò di valersi di lui per secondare la politica di espansione coloniale della Toscana vagheggiata da Ferdinando I e perseguita dal suo successore, e al tempo stesso per indebolire la potenza ottomana ...
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Città della Mesopotamia del nord presso il fiume Belīkh, antico Balicha. Essa deve il suo nome a quello della città macedone omonima, che le fu imposto da Seleuco I. Dal nome indigeno, Orhai, deriva quello [...] del regno di cui essa fu capitale, l'Orrhoene o Osroene (v.); la forma araba e quella turca ne sono alterazioni. Sede della dinastia, di origine araba, che s'insediò nell'Osroene col decadere dei Seleucidi (metà del sec. II a. C.), fu successivamente ...
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Capitano e uomo di stato arabo del primo periodo dell'età musulmana. Nato alla Mecca e ostile dapprima all'Islām, si convertì nell'8 ègira (629-30 d. C.), quando Maometto aveva già assodato la propria [...] potere centrale (37 ègira = 657-8). Di lì, durante i primi anni del califfato di Mu‛āwiyah, riprese la graduale conquista dell'Africa settentrionale, già iniziata durante il suo primo governo e che doveva più tardi esser condotta a termine dai suoi ...
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