CORRADO, Eusebio (Eusebius Conradus)
Katherine Walsh
Nato a Milano nel 1447 entrò a far parte, come canonico regolare, della Congregazione lateranense del S. Salvatore, che da poco tempo era stata riformata. [...] finché nel 1498-99 egli divenne il primo priore del convento di S. Giorgio a Berna, da poco riformato.
Il C. morì a Milano nel 1500 , Bibliographia augustiniana, Firenze 1929, 11, pp. 194 s.; III, pp. 36 s.; N. Widloecher, La Congreg. dei canonici ...
Leggi Tutto
ALBERTI, Gregorio
**
Figlio di Lotario, conte di Montecarelli (per cui l'A. è noto anche come G. da Montecarelli), fu eletto da Clemente III cardinale diacono di S. Giorgio in Velabro tra il 7 giugno [...] sottoscrizione). Presente alle elezioni pontificie di Celestino III e di Innocenzo III, come alla canonizzazione di s. Giovanni Gualberto fu poi a capo della importante legazione che Innocenzo III gli affidò subito dopo l'elezione pontificia.
Nell' ...
Leggi Tutto
Vera, Augusto
Filosofo (Amelia, Terni, 1813 - San Giorgio a Cremano, Napoli, 1885). Iniziò gli studi a Roma e li proseguì in Francia, alla Sorbona. Dopo qualche anno di insegnamento in scuole svizzere, [...] ritornò a Parigi, e dal 1839 al 1850 insegnò nei licei francesi. Dopo il colpo di Stato di Napoleone III abbandonò la Francia per l’Inghilterra, dove visse di lezioni private e approfondì gli studi sulla filosofia hegeliana, portando a termine una ...
Leggi Tutto
Pietro Barbo (Venezia 1417 - Roma 1471). Divenuto cardinale prete del titolo di S. Marco (1440) per volontà dello zio materno Eugenio IV, godette di una posizione influente sotto Nicolò V e Callisto III, [...] non seppe giovarsi né di Luigi XI di Francia, col quale era in contrasto per la prammatica sanzione di Bourges, né di Giorgio di Poděbrady re di Boemia, col quale venne a conflitto per la questione delle compattate di Praga. Combatté contro Napoli e ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Stourton Castle, Staffordshire, 1500 - Londra 1558). Si oppose allo scisma di Enrico VIII. Cardinale dal 1536, promosse la conciliazione con i riformati e nel 1545 fu tra i legati papali [...] da papa Paolo IV e processato dal tribunale dell'Inquisizione.
Vita e opere
Nipote per parte di madre di Giorgio duca di Clarence, fratello di Riccardo III. Era dunque di alto lignaggio; e il favore di cui la madre godette alla corte di Enrico VIII ...
Leggi Tutto
Westminster Quartiere nel centro di Londra, all’interno del distretto della City of Westminster, nel quale sorgono, fra gli altri, la famosa abbazia anglicana, il Parlamento inglese, il complesso di palazzi [...] 1689, dopo l’ascesa al trono d’Inghilterra di Guglielmo III d’Orange, statolder d’Olanda, confermò il precedente e rinnovò Il trattato del 1756 (detto anche di Whitehall), concluso tra Giorgio II d’Inghilterra e Federico il Grande di Prussia, segnò ...
Leggi Tutto
Religione
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo (siriaco Ya‛qōb Būrde‛ānā; m. 578), vescovo d’Edessa; la denominazione da loro adottata è Siri ortodossi. Seguono il monofisismo [...] rivoluzione inglese del 1688-89 e l’ascesa al trono di Guglielmo III d’Orange, i sostenitori del re deposto Giacomo II Stuart e dei restaurare la famiglia Stuart sul trono. L’avvento di Giorgio I (1714), con il prevalere del partito whig, ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico e uomo politico inglese (Cottenham, Cambridgeshire, 1636 - Lambeth 1715). Iniziò come magister artium (1660) l'insegnamento, ma si dedicò poi alla carriera ecclesiastica fino a divenire vescovo [...] gesuita A. Pulton e il cardinale Bellarmino. Trovò a sua volta un acerrimo nemico in J. Swift. Ebbe molta influenza politica durante il regno di Guglielmo III e di Giorgio I, da lui incoronato nel 1714. Fondò la prima biblioteca pubblica di Londra. ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (n. 1412 circa - m. Aschaffenburg 1482). Aspirò invano all'arcivescovato di Treviri nel 1456; fu eletto nel 1459 arcivescovo di Magonza, ma non fu confermato da Pio II. Alla dieta di Norimberga [...] si pronunciò per la deposizione dell'imperatore Federico III e propugnò l'elezione di Giorgio Podĕbrad, re di Boemia. Fu perciò costretto dal papa a rinunciare all'arcivescovato nel 1463, dopo che il nuovo titolare, Adolfo di Nassau, ebbe conquistato ...
Leggi Tutto
VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] più tardi i Valdesi di Provenza incaricano i barba Giorgio Morel di Freissinière e Pietro Masson di Borgogna di dei Valdesi si svolse (regnanti Carlo Emanuele III, Vittorio Amedeo III) abbastanza quietamente, mentre la rivoluzione francese prima ...
Leggi Tutto
Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...
strelitzia
〈-ìzzia〉 s. f. [propr. lat. scient., Strelitzia, nome coniato in omaggio alla regina d’Inghilterra Carlotta Sofia, duchessa di Meclemburgo-Strelitz e moglie del re Giorgio III (sec. 18°)]. – In botanica, genere incluso, a seconda...