Miniatore, nato nel 1498 a Grižane (Croazia, al sud di Fiume), morto a Roma nel 1578. Accanto al nome J. Clovich usò preferibilmente, in un primo tempo, quello di Giorgio Clovio; quando assunse gli ordini [...] poi a Buda in Ungheria presso il giovane re Luigi II, e quindi a Roma, dove nel sacco del 1527 rimase parmensi, III (1865); J. W. Bradley, The Life and Works of Giorgio G. Clovio, Londra 1891; Dialoghi michelangioleschi di Francesco d'Olanda, a cura ...
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Pittore e decoratore, nato a Verona il 5 aprile 1723, morto a Lendinara il 30 marzo 1797, scolaro di Antonio Balestra, fu artista precoce e fecondissimo. In una nota autografa compilata nel suo cinquantesimo [...] confronto coi grandi decoratori della scuola veneziana.
Bibl.: D. Zannandreis, Vite de' pittori, scultori e architetti veronesi, Verona 1891; C. D'Arco, Arte e artisti in Mantova, Mantova 1857; II: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon I, Lipsia 1907. ...
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Milanese. Non sappiamo quando sia nato: ma sarebbe stato figlio di tal Andrea Pellanda e di Maddalena Caimi, e, pare, nipote di Bartolomeo (v. sopra). Fu alla scuola di Giorgio Merula, e diventò poi persona [...] anche nel 1644 i libri XXI e XXII (dal 1314 al 1322). L'opera completa apparve poi nel Thesaurus antiquitatum Italiae del Graevius, II, 80 segg. La storia del Calco fu continuata, sino alla morte di Carlo V, dal Ripamonti (1648).
Bibl.: F. Argelati ...
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Tipografo-editore nato nel 1454 a Curzola in Dalmazia, sebbene si firmasse "de Ragusia"; fu ecclesiastico e decano del capitolo della cattedrale di Treviso. La sua prima opera conosciuta è il De divinis [...] religioso e al commercio librario che esercitò in società con Giorgio Serre, libraio di Avignone. Rimase a Lione fin in Archivio storico per la Dalmazia, II, iii (1927), pp. 55-64; id., Alcune note su stampatori dalmati, ibid., II, iv (1927), pp. 55- ...
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GATTI, Bernardino, detto il Soiaro
Adolfo Venturi
Pittore. Nacque probabilmente in Pavia o in Cremona verso il 1495, morì nel 1575 a Cremona. Collaboratore dei Campi e di Boccaccio Boccaccino a Cremona [...] un'opera di Giulio Romano si è ispirato il G. nel San Giorgio della Madonna di Campagna a Piacenza, che è tra le sue pitture G., detto il Soiaro, Pavia 1895, in estratto del Boll. stor. pavese, II (1894), fasc. 3-4; B.C.K., in Thieme-Becker, Künstler- ...
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Ebraista e bibliografo, nato a Castelnuovo d'Ivrea (oggi Castelnuovo Nigra in provincia di Aosta) il 25 ottobre 1742, morto a Parma il 23 marzo 1831. Laureatosi in teologia a Torino, professò dal 1769 [...] Perreau, in Boll. it. d. st. or., I, 1876, e in Cataloghi dei mss. or. di alcune bibl. d'Italia, II, 1880). Oltre ad alcune opere bibliografiche sugl'incunaboli ebraici (Annales Hebraeo-typographici, Parma 1795) e sulle stampe del sec. XVI (Annales H ...
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MANGANELLI, Giorgio
Serena Andreotti Ravaglioli
(App. IV, II, p. 385)
Scrittore italiano, morto a Roma il 28 maggio 1990. Collaboratore de Il Corriere della Sera, de Il Messaggero e di vari altri quotidiani [...] M.L. Vecchi, G. Manganelli, in Belfagor, 37 (1982); G. Zuccarino, Il risvolto di Manganelli, in Alfabeta, 57 (1984); G. Galliano, Letteratura e cultura in Giorgio Manganelli, Firenze 1986; R. Petri, Discesa all'inferno, in Leggere, 41 (maggio 1992). ...
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Nato a Firenze nel 1408 da Piero di Giorgio e da Zenobia dei Soderini, fu segretario del card. Giordano Orsini, indi del card. Francesco dei Condulmieri, poi di quattro papi successivamente, Callisto III, [...] Dati, in Giorn. stor. d. letter. it., XVI, pp. 1-107, e Ancora dell'Hiempsal e del Dati, ibid., XXII, p. 415 seg.; P. Tacchi Venturi, Il ritrovamento della pietra tombale di L. D. vescovo di Massa, in Civiltà cattolica, LXXXI, ii (1930), p. 414 segg. ...
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Pittore e architetto nato a Orzinuovi nel Bresciano intorno al 1545, operava ancora nel 1619. Fu lungamente ai servigi di Alfonso Gonzaga conte di Novellara, col quale fu a Roma, dove, forse, ebbe qualche [...] torre detta "la Pallata".
Bibl.: G. B. Carboni, Le scelte pitture e scolture di Brescia, Berscia 1760; L. Ozzola, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908 (con la bibl. precedente); B. Diehl, Die Kunst an der Brennerstrasse, Lipsia 1908. ...
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Appartenne ad una delle più antiche casate di Trento; nacque in anno non precisato, durante il governo del vescovo Alberto II di Ortenburgo (1363-1390). Come capo del partito popolare - che è quanto dire [...] 'origine tedesca, egli fu l'anima della rivolta del 1407, che per la prima volta impose al principe vescovo Giorgio I di Liechtenstein, tenuto prigioniero in una torre, il riconoscimento della libertà comunale con un civico magistrato di 16 cittadini ...
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detoscanizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza del modello toscano. ◆ Certo, la partita non è conclusa, anzi siamo all’inizio, ma alle 23,30 [Claudio] Martini sente di avercela fatta e dice: «Anche se la cautela è d’obbligo, bisogna pur dire...
giorgino
s. m. – 1. Moneta d’argento coniata sotto Alfonso II d’Este (seconda metà del sec. 16°) nella zecca di Ferrara, con i tipi del duca al diritto e di san Giorgio a cavallo al rovescio; la coniazione fu continuata dagli Estensi a Modena...