FELTRINELLI, Carlo
Luciano Segreto
Nacque a Milano il 27 ag. 1881 da Giovanni e da Maria Pretz, di nazionalità austriaca, in una famiglia di imprenditori del legname che da qualche decennio si erano [...] triplo rispetto a dieci anni prima, mentre nel 1885 si toccarono i km 12.000. Lo sviluppo ferroviario significò per la ditta milanese il più importante dei quali fu certamente quello di Giorgio Enrico Falck, che proprio nel 1906 aveva provveduto a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] intesa come mezzo e non come fine («le ricchezze … sono mezzi di avere i beni, e non beni per loro medesime», p. 76), la lode del quali Giuseppe Toniolo, Luigi Sturzo, Luigi Einaudi, Giorgio Fuà, Francesco Vito e tanti altri autori contemporanei. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Mercatura
Giacomo Todeschini
La trasformazione di una parola
Mercatura, con il variabile significato di ‘commercio’, ‘merce trafficata’, ‘professione mercantile’, è termine già proprio del diritto romano, [...] di nave e valute di mercanzia, che teneva il conto di tutti i carichi di merce in partenza e di quelli in arrivo, e cui manoscritto fu copiato ed esteso a partire dal 1458 da Giorgio di Lorenzo Chiarini per conto di un altro mercante fiorentino, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] progetto sarebbe in ogni caso naufragato per la rilevanza del ruolo assistenziale che il San Giorgio aveva ormai assunto nella città «essendo i plebei avezzi a tirarne molto commodo, non potrebbono se non con molta turbazione sopportarne la perdita ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] per la tipologia dell'imperialismo contemporaneo.
Sulle orme di Giorgio Mortara e di Corrado Gini - cioè nel solco di a dilatare l'area di "individuazione", a non trattenerla più entro i ristretti confini di una gens odi una patria: "e allora sembra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] trova il principio generale e costante che la crea, ne scorge anche determinati i limiti, che variano col mutare de’ tempi, de’ luoghi e delle si riferiscono, tra gli altri, Siro Lombardini, Giorgio Fuà e Paolo Sylos Labini. Si basa essenzialmente su ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di demografia e statistica
Rosella Rettaroli
Parlare di una scuola di demografia e statistica individuandone genesi ed evoluzione nel periodo tra l’unificazione italiana e la metà del secolo [...] 2002). Questi riferimenti sono già presenti in un lavoro di Giorgio Mortara del 1911, L’incubo dello spopolamento in Italia, e la sua azione per dotare l’Italia di statistiche concernenti i conti economici nazionali, ai cui metodi di calcolo offrì il ...
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DORIA, Oberto
Giovanni Nuti
Nacque prima del 1230 a Genova da Pietro e Mabilia Casiccia, primogenito di quattro figli.
Durante la giovinezza del D., negli anni della lotta tra il Comune e Federico II [...] a farlo desistere dal tentativo. Nel 1297, insieme con Giorgio De Mari, egli acquistò gli importanti centri di San il ruolo pubblico del D., in C. Imperiale di Sant'Angelo, Iacopo Doria ed i suoi Annali, Venezia 1930, pp. 2, 13, 27 s., 41, 108, 111 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Programmazione economica e politica industriale
Fabio Lavista
Dai primi studi empirici sui consumatori all’econometria
La programmazione è un’opzione che si presenta ogniqualvolta sia necessario prendere [...] forma di programmazione economica l’opportunità di mettere in atto i propri propositi.
Non si trattava neanche in questo caso di ‘contro relazione’ intitolata Idee per la programmazione che Giorgio Fuà e Paolo Sylos Labini presentarono nel corso del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] Bernard de Mandeville), ma una sorta di virtù, almeno per i frutti civili che porta in una economia di mercato e in una nelle figure di economisti civili come Einaudi, Paolo Sylos Labini o Giorgio Fuà. Oggi l’Italia, la sua politica e la sua economia ...
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sincronetta s. f. (m. -o, anche se percepito perlopiù come scherz.; al f. anche nella forma fr. non adattata synchronette o semi-adattata sincronette) Nel linguaggio giornalistico, atleta che pratica il nuoto sincronizzato. ◆ Da domani a Roma...
translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...