La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] due naturalisti, Giuseppe De Cristoforis, appassionato collezionista, e Giorgio Jan, docente a Parma, che decisero di affidare inoltre, mentre già si prospettava una semplificazione delvecchio apparato universitario, annunciando la fine dell’ateneo ...
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Guerra e Resistenza
GiorgioVecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] , la preparazione diretta da De Gasperi di un partito erede delvecchio Partito popolare e capace di ridare spazio a una presenza politica proposito delle altre confessioni cristiane. Al riguardo Giorgio Bouchard ha parlato di «pesante tributo di ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] meno lineare di una restaurazione riveduta delvecchio ordine pre-fascista, che del resto non piaceva molto alle alte questo punto di vista il discorso più importante fu senz’altro quello di Giorgio La Pira, tenuto in Aula l’11 marzo 194612. La Pira ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] procedette infatti a una vera e propria epurazione delvecchio personale e a una riorganizzazione dell’amministrazione, la ), Ferdinando Fassati di Balzola nella carriera interna (1873), Giorgio Calvi di Bergolo (1876), Edmondo Mayor des Planches ( ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] dei Colonna e degli Orsini o, in ogni caso, delvecchio ceto dei baroni, come interlocutori privilegiati e destinatari dei Gionta, Romae 1994. Per gli aspetti generali della biografia: D. Giorgi, Vita Nicolai Quinti Pont. Max. [...], ivi 1742; O. ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] economica delVecchio continente. L’europeismo va visto dunque come una dimensione strategica del benessere che quarto capitalismo. Un profilo italiano, Venezia 2002.
56 O. Murgia, Giorgio La Pira. Impegno cristiano e politico, Roma 1996.
57 A. ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] di Costantino significa infatti proporre una revisione delvecchio paradigma (per altro ancora operante) che Cesari, non però continuarono in quella perfezione e bontà che avevano avuto innanzi»: Giorgio Vasari, Le vite, cit., p. 14.
50 Ivi, p. 15. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] e la società italiane, ma anche sulla politica delvecchio continente, dal momento che contribuì a fare dell’ Mattei seppe circondarsi di intellettuali e giornalisti come Gianni Brera, Giorgio Bocca e Mario Pirani, a cui affidò la redazione di un ...
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La condanna dei comunisti del 1949
Giuseppe Ruggieri
Il 15 luglio 1949, «L’Osservatore romano» pubblicò un decreto dell’allora Sacra congregazione del Sant’Uffizio che suonava così:
«È stato chiesto [...] Ubaldo Scassellati, Giorgio Sebregondi, in cui affermavano di aver abbandonato fin dai primi mesi del 1951 il Pci dopo tutto, con uno spirito di beffa scanzonata, secondo lo stile delvecchio parroco, che ‘la prendeva facile’.
“Quando hanno dato la ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] di Castiglia, si scontrò contro la inflessibilità delvecchio pontefice spagnolo.
La storiografia moderna, rappresentata visibilmente ultimata con la cerimonia del perdono concesso in Foggia, nel novembre 1442, a Giorgio d'Alemannia, conte di Buccino ...
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Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...
vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...