Anchise
Giorgio Padoan
Principe troiano, figlio di Capi; dalla dea Venere ebbe il figlio Enea. A. è uno dei personaggi principali dell'Eneide: pio e ossequiente al volere degli dei, rappresenta i valori [...] 'impero romano (VI 710-892).
D., che lo menziona più volte come padre di Enea (If I 74, Pg XVIII 137), ricorda la morte delvecchio A. in Sicilia (Pd XIX 132) e la discesa all'Inferno di Enea per rivederlo (Cv IV XXVI 9), rivivendone in particolare l ...
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Priamo
Giorgio Padoan
Secondo il racconto omerico, P., figlio di Laomedonte e di Strimo, fu re di Troia al tempo del famoso assedio.
Dopo la distruzione operata da Eracle (del quale P. era stato prigioniero, [...] nel corso della quale trovò anch'egli la morte. Nell'Iliade la figura delvecchio re è tratteggiata con simpatia: raggiunge la pateticità nell'episodio (libro XXIV) del riscatto del cadavere di Ettore che P. andò personalmente a richiedere ad Achille ...
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Pittore (Venezia 1518/1519 - ivi 1594), dovette il soprannome alla professione di tintore esercitata dal padre. Uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, fin dalle sue prime opere si nota [...] Gli ultimi lavori delvecchio T. non furono di minore impegno: basti pensare all'immenso Paradiso nella sala del Maggior consiglio in Palazzo Ducale (bozzetto al Louvre), cui il maestro pose mano nel 1588, e le tele di S. Giorgio Maggiore (La caduta ...
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Michele Tagliabracci
Nacque a Fano attorno al 1544 da Francesco e Mattea, primogenito di cinque fratelli tra i quali Francesco, sacerdote e letterato; non sono note le circostanze che indussero il D. [...] sono presenti nell'avviso ai lettori del Compendio historico delVecchio, e del Nuouo Testamento, cauato dalla sacra Bibbia della Difesa del prossimo, e del Furto notabile (Venezia: Giorgio Angelieri, 1592). Un significativo apporto autoriale del D. ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] di contrasti politici e di scontri ideologici, quando Giorgio da Trebisonda presenta come nuove incarnazioni di Platone Epicuro l’Europa, almeno fino alla fine del Seicento.
Dai tempi di Cosimo il Vecchio alla fine del secolo M. Ficino riuscì, fra l ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728)
Giuseppe SANTORO
Kathleen M. KENYON
Roderick Eustace ENTHOVEN
Corrado MALTESE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Per notizie geografiche, statistiche ed [...] , p. 232; App. I, p. 728).
Incoronato re Giorgio VI in Westminster (12 maggio 1937), Baldwin cedeva due settimane dopo i restauri. A Bristol, tre chiese del sec. XV ed una del XVIII nel vecchio centro della città sono quasi completamente annientate ...
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MARIA Vergine
Mariano CORDOVANI
Umberto GNOLI
Ernesto JALLONGHI
Umberto GNOLI
Luigi GIAMBENE
Bianca PAULUCCI
Giuseppe CASTELLANI
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È la madre di Gesù Cristo.
Nel Nuovo Testamento il [...] il costume dei poveri; in tale occasione ascoltò la voce delvecchio Simeone, che profetava sul bambino dicendolo segno di contrasto, polacca del 1863, ma poté risorgere nel 1909 grazie al sac. lituano, poi arcivescovo Giorgio Matulevicius ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] idiomi pre-arî e appare dovunque più viva la reazione delvecchio composto culturale dravidico. Un posto a parte spetta, infine : Madras, sulle coste del Coromandel, sorta sotto la protezione del Forte di San Giorgio, ivi costruito dagl'Inglesi ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] combattere contro il rappresentante, sino allora sacrosanto, delvecchio mondo. Già Senofane accusa in un'elegia Omero sapeva di greco Omero era reso accessibile dalla versione completa di Giorgio Chapman (1598-1616), che avrà grandi difetti, ma si ...
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SCENOTECNICA
Virgilio Marchi
. Tecnica della scena (teatrale, cinematografica, ecc.). Il concetto di tecnica della scena investe tutto quanto appartiene alla medesima e cioè: dalla recitazione al movimento [...] per mezzo di canapi. Siamo al tempo del Cecca, del Genga, di Francesco di Giorgio Martini e la ricerca meccanica è in grande più accentrato.
Ha cambiato anche qualche espediente delvecchio teatro rendendone più pratica la realizzazione. Abbiamo ...
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Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...
vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...