GENTILE di Niccolò di Giovanni di Massi, detto Gentile da Fabriano
Marco Bussagli
detto Gentile da Fabriano Non si conosce la data di nascita esatta di questo pittore marchigiano, figlio di Niccolò [...] suo soggiorno ad Antiochia, prima di trasferirsi in Nuova Rivista misena, I (1898), pp. 9 s.; P. D'Ancona, Intorno alla iscrizione oggi perduta della tomba di G. da Fabriano, Fabriano nella cappella di S. Giorgio al Broletto, in Atti della Giornata ...
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GEORGIA
T. Velmans
(georgiano Sa-Kartvel)
Regione storica del Caucaso meridionale, cui corrispondono quelle che nell'Antichità erano denominate Colchide e Iberia. I limiti territoriali sono cambiati [...] il resto del territorio.Nel sec. 3° d.C. la parte orientale della G. subì l studio, si costituì in Siria, nei pressi di Antiochia e del sito in cui si trovava la muri si stagliano santi in piedi; S. Giorgio, patrono della G., è spesso raffigurato a ...
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BOSRA
P. Cuneo
(gr. Βόστϱα; lat. Colonia Bostra, Nova Traiana Alexandrina; turco Eski Şam)
Città della Siria meridionale, a S-O delle propaggini del Jebel al-Drūz, nell'altopiano basaltico del Ḥawrān [...] . Supplementary Paper, 4), London 1937; R. Devresse, Le Patriarcat d'Antioche depuis la paix de l'église jusqu'à la conquête arabe, Paris di stampa); id., Il mosaico pavimentale d'epoca Umayyade della chiesa di S. Giorgio nel Deir al-Adas (Ḥawrān), in ...
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Amalfi
L. Di Mauro
(Amalphia, Amalpha, Amalfia nei documenti medievali)
Città della Campania (prov. Salerno), lungo la costa meridionale della penisola sorrentina. È situata nel mezzo del tratto di [...] 'ΑμάλϕηϚ si trova nella Descriptio orbis romani di Giorgio Ciprio, scritta tra il 591 e il 603 sono documentate a Durazzo, Antiochia, Gerusalemme, Il Cairo, cinta si aprivano una porta a O, la c.d. porta a Ballenula, documentata nel 1272; una a ...
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LUSIGNANO
J. Richard
Famiglia comitale della Francia sudoccidentale, le cui origini leggendarie si fanno risalire a un tale Raimondo che avrebbe sposato la fata Melusina e costruito il castello di Lusignan [...] e il trono passò al ramo collaterale degli Antiochia-L.: Ugo III (1267-1284), i suoi greco, come per es. S. Giorgio dei Greci (Haghios Gherghios). A and Renaissance in Cyprus, a cura di D. Hunt, London 1987); D. Talbot Rice, The Icons of Cyprus, ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] Rotonda Vaticana (n. 554) e le celebri sculture della Tyche di Antiochia e del Ganimede rapito dall'aquila del Museo Chiaramonti.
Bibl.: Th d'Illiria.
Bibl.: F. Darsy, S. Sabina, Roma s. d. (1061); ivi tutta la bibl. precedente.
24. S. Giorgio in ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] Arch. Eph., 1960 (1965), p. 141 ss. - 5. D. Levi, Antioch Mosaic Pavements, Princeton 1947; R. Bianchi Bandinelli, Continuità ellenistica nella la base dell'obelisco e i mosaici di S. Giorgio) e composizioni narrative: una distinzione già valevole da ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] VIII secolo: a Roma, S. Giorgio al Velabro e S. Maria in 302; L. Bianchi, Case e torri medioevali di Roma, Roma 1998; P. D'Achille - M.C. Rossini - E. Zanini, s.v. Palazzo, in di età punica nel caso di S. Antioco in Sardegna). Se ne conoscono esempi, ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] Vittore in Ciel d'Oro a Milano (sec. 5°) è analogo a quello dello splendido mosaico dalla casa della Fenice ad Antiochia (uno dei più chiaro che il concetto espresso nel mosaico di S. Giorgio deriva da una analoga mentalità, pur se trasferita in ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] di M. e la sua verginità (Ignazio di Antiochia, Ep. ad Ephesios, 18, 2; Giustino, , CahCM 32, 1989, pp. 291-303; M. Levi D'Ancona, L'Hortus Conclusus nel Medio Evo e nel Rinascimento, . dalla bocca e a S. Giorgio a Staro Nagoričino, in Serbia (1317 ...
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