Uomo politico italiano (Napoli 1925 - Roma 2023). Dirigente del PCI e poi del PDS, è stato deputato, presidente della Camera e ministro dell'Interno, oltre che presidente della commissione affari costituzionali [...] del governo Prodi (1996-98); durante il suo mandato ha proposto quella che poi sarebbe divenuta la legge Turco-Napolitano sull'immigrazione (1998). È stato insignito nel 1997 del premio internazionale Leibniz-Ring-Hannover e nel 1998 del cavalierato ...
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Vedi Italia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’Italia costituisce il quarto stato dell’Unione Europea (Eu) in termini di popolazione e ricchezza economica. In virtù della propria collocazione [...] difficili da tradurre in pratica. La Costituzione, autorevolmente difesa e interpretata dal Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano, esibisce una straordinaria elasticità, tanto da fare pensare che le riforme dovrebbero essere indirizzate a ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] di A. Giolitti - V. Foa, Torino 1987, pp. 95-109). Con Gaetano Arfé e Giorgio Ruffolo aveva preso stretti contatti con GiorgioNapolitano per introdurre in Italia gli argomenti sostanziali della ‘sinistra europea’. Ormai idealmente fuori dal PSI ...
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Miguel Gotor
Da una tangentopoli all’altra
Se si confronta la crisi che nel biennio 1992-93 pose fine alla cosiddetta ‘Repubblica dei partiti’ con quella che sta attraversando l’Italia in questo periodo [...] dovrà essere tempestiva e risoluta. Pure il ruolo di terzietà e di stabilizzazione esercitato dal presidente della Repubblica GiorgioNapolitano è differente da quello dinamico svolto prima da Francesco Cossiga e poi da Oscar Luigi Scalfaro, i quali ...
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PELLICANI, Giovanni
Giuseppe Saccà
PELLICANI, Giovanni (Gianni). – Nacque a Ruvo di Puglia (BA) il 12 settembre 1932 da Anna Cantatore, insegnante, ed Emilio, ragioniere. Primo di cinque fratelli, [...] fino al 1990.
All’interno del partito si situò nell’area riformista aggregata intorno a Giorgio Amendola prima, e a GiorgioNapolitano poi, adottando quel metodo tipicamente amendoliano inteso a vincolare le scelte politiche ad analisi aggiornate ...
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Marc Lazar
Crisi del berlusconismo
Il 2011, con le clamorose sconfitte del PDL e della Lega Nord nelle elezioni di Milano, Napoli, Trieste, Cagliari e Novara, ha messo in luce con grande chiarezza non [...] e a restaurare l’immagine dell’Italia, che spiega senza dubbio l’immensa popolarità del presidente della Repubblica GiorgioNapolitano.
Il fascino del leader si dissolve, l’edificio del berlusconismo si incrina. Resta da capire quanto tempo ...
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Gianfranco Pasquino
Persino individuare la data d’inizio del cammino delle riforme appare difficile. Probabilmente, il merito del lancio, se fu tale, va attribuito al segretario socialista Bettino Craxi [...] difficili da tradurre in pratica. La Costituzione, autorevolmente difesa e interpretata dal Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano, esibisce una straordinaria elasticità, tanto da fare pensare che le riforme dovrebbero essere indirizzate a ...
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quirinabile
s. f. e m. e agg. Chi, che viene considerato come possibile candidata o candidato alla Presidenza della Repubblica italiana con qualche probabilità di successo. ♦ Infine fanno mostra di sé alcuni mostri linguistici, che ci auguriamo...
iperpacifista
(iper-pacifista), agg. Pacifista a oltranza. ◆ Il pensiero unico no-global e iperpacifista è dogmatico e privo del bene liberale del dubbio. (Gazzettino, 3 novembre 2002, p. 27, Attualità) • se si ha la pazienza di leggere con...