Pittore italiano (Bologna 1890 - ivi 1964). Studiò all'accademia di Bologna, dove poi fu professore di incisione (1930-56); cominciò a dipingere nel 1911 e a esporre nel 1914. L'estrema coerenza e il costante [...] di fiori, a intonazioni di bianchi, senza mai deflettere dal principio di coerenza del suo stile (Paesaggio, 1963, Bologna, Museo Morandi). Non meno importante dell'opera di pittore è quella d'incisore, che ne riprende i temi con tecnica originale e ...
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INCISIONE (XVIII, p. 970)
Lamberto VITALI
A simiglianza di quel che avvenne in Francia nella seconda metà dell'800, la recente rinascita della grafica originale. in Italia e altrove, è opera, più che [...] Milano 1934) fra i pittori nuovi che hanno contribuito, sia pure in modo diverso, alla rinascita dell'incisione originale, GiorgioMorandi sta decisamente in prima linea con il gruppo delle sue acqueforti, datate dal 1912 ad oggi ed assommanti ormai ...
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LONGHI, Roberto
Simone Facchinetti
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 28 dic. 1890, da Giovanni e da Linda Battaglia, originari della provincia modenese: di Concordia sulla Secchia il primo, di Carpi [...] studi sull'antica scuola bolognese, senza dimenticare di riannodare i fili con il presente, attraverso il contatto con GiorgioMorandi: "uno dei migliori pittori viventi d'Italia" (Momenti della pittura bolognese [1934], in Opere complete, VI, p. 205 ...
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PEVERELLI, Cesare
Francesca Franco
– Nacque a Milano il 30 maggio 1922 da Cesare e Maria Cepparo, ultimo di sette figli. Frequentò il ginnasio a Torino ma a causa della tubercolosi interruppe gli studi. [...] entrò in contatto con il gruppo di Corrente, preferendo però all’accensione cromatica del neo-cubismo il tonalismo di GiorgioMorandi, come testimoniano le prime nature morte realizzate nel 1941 (coll. priv., ripr. in Gualdoni et al., 1996, p. 21 ...
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PETRONI, Guglielmo
Giorgio Patrizi
PETRONI, Guglielmo. – Nacque a Lucca il 30 ottobre 1911 da Bruno e Giuditta Santini.
Interrotta la scuola già all’età di 13 anni per andare a lavorare nel negozio [...] francese, da Cézanne a Monet, a Courbet; e tuttavia tenendo ferma la lezione di stile e di tecnica dell’amato GiorgioMorandi (come testimonia lo stesso Petroni in uno scritto rievocativo del 1978: Pittura anni trenta a Lucca). Anche le letture nella ...
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GHIRRI, Luigi
Elisabetta Palmieri
Nacque a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, il 5 genn. 1943, da Pavesio, di professione falegname, e da Anna Cagarelli. Nel 1946 si trasferì con la famiglia [...] , in provincia di Reggio Emilia, il 14 febbr. 1992; venne pubblicato postumo un importante lavoro su GiorgioMorandi e il suo studio bolognese (Atelier Morandi, testo di G. Messori, Parigi-Bari 1992) che lo aveva impegnato per circa due anni.
L ...
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GHERMANDI, Quinto
Marta D'Amato
Figlio di Smeraldo e Sofia Cremonini, nacque a Crevalcore (Bologna) il 28 sett. 1916. Nel 1934 si iscrisse al liceo artistico di Bologna, dove ebbe come insegnante C. [...] e realizzò alcune sculture di piccole dimensioni caratterizzate da arguzia psicologica e grottesca, come il Ritratto di GiorgioMorandi del 1949 (Bologna, eredi Ghermandi). Alla fine degli anni Quaranta iniziò a dedicarsi alla ceramica e nel ...
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LICINI, Osvaldo
Agnese CONCINA SEBASTIANI
Pittore, nato a Monte Vidon Corrado (Ascoli Piceno) il 22 marzo 1894 e ivi morto l'11 ottobre 1958. Studiò all'Accademia di Belle arti di Bologna, dove conobbe [...] GiorgioMorandi con il quale divise l'aspirazione a uno svecchiamento del linguaggio pittorico, alimentata dalle prime voci del cubismo e sostenuta dall'affettuosa simpatia per le battaglie futuriste. Dopo la prima guerra mondiale nella quale rimase ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] ’Elia, architetto, morirono al fronte nel 1916; Carrà, dopo aver incontrato Giorgio De Chirico, si rivolse alla pittura metafisica, come anche Mario Sironi e GiorgioMorandi, i cui esordi erano stati futuristi. Sotto il profilo politico, mentre nella ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] , segnata da un rinnovato interesse per la luce, che attraverso la riflessione sull'opera di Filippo de Pisis e GiorgioMorandi lo condusse a una visione lirica e meditativa della realtà, resa schiarendo i toni e rendendoli vibranti. Questa nuova ...
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acquaforte
acquafòrte (non com. àcqua fòrte) s. f. (pl. acquefòrti). – 1. Nome dato in passato all’acido nitrico ottenuto distillando il salnitro con l’argilla. A. dei cappellai, soluzione di nitrato di mercurio usata dai cappellai per conservare...
grafico
gràfico agg. e s. m. [dal lat. graphĭcus agg. «che riguarda la scrittura o il disegno», gr. γραϕικός, der. di γράϕω «scrivere, disegnare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la scrittura: forma g.; varianti g. di una parola; segni...