PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] dei governanti normanni aveva investito subito anche l'area extra moenia. Nel quarto decennio del sec. 12°, l'ammiraglio Giorgiod'Antiochia faceva costruire a proprie spese a valle del guado del fiume Oreto un enorme ponte a sette arcate, tuttora ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] sul fiume Oreto (oggi deviato), dall'ammiraglio Giorgiod'Antiochia. Quest'ultimo mostra di essere un p. in Late Medieval France, ivi, pp. 217-231; Timber Bridges, London 1986; D. Calabi, P. Morachiello, Rialto: le fabbriche e il ponte, 1514-1591, ...
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CEFALU
M. Andaloro
CEFALÙ (gr. Κεϕαλοίδιον; lat. Cephaloedium; arabo Qal'at Juflūd)
Città sulla costa settentrionale della Sicilia (prov. Palermo), adagiata ai piedi del versante occidentale della massa [...] Guglielmo I (1154-1166) e Guglielmo II (1171-1189) o di personaggi a essi strettamente collegati, come l'ammiraglio Giorgiod'Antiochia (Palermo, S. Maria dell'Ammiraglio).Nel novero della serie i mosaici di C. sono i più lontani da Palermo, capitale ...
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IBN JUBAYR
F. Gabrieli
Letterato e viaggiatore arabo di Spagna, nato a Valencia nel 1145, morto ad Alessandria d'Egitto nel 1217.Da Granada, ove rivestì in gioventù alcuni uffici sotto gli Almohadi, [...] arte bizantina nel cuore della città. La profusione di marmi, di ornati e di opere musive nel tempio commissionato da Giorgiod'Antiochia colpì già otto secoli fa il viaggiatore musulmano, che ne lasciò ammirata memoria nella sua relazione, che a sua ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] figurati policromi dal 1° al 6° sec. d.C. ad Antiochia, ad Apamea, a Costantinopoli. Diversa la tradizione orientale Sinai e per una serie di m. a Salonicco (Hòsios David, S. Giorgio, S. Demetrio, S. Sofia). Del periodo iconoclasta sono i m. della ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] 161 d.C. invasero di nuovo la S., frenati da Avidio Cassio; nel 256 i Persiani di Sapore I conquistarono Antiochia; poco Dionisio bar Ṣalībī, autore di commenti alla Sacra Scrittura; Giorgio Wardā di Arbela, poeta; Gregorio Barebreo, gloria della ...
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FEDERICO II, Imperatore
M. Di Berardo
F., della casata degli Hohenstaufen duchi di Svevia, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi e morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino, nel territorio dell'od. comune di [...] successivo, mentre era vicario in Toscana Federico d'Antiochia, figlio illegittimo dell'imperatore. La mole che ritraggono la porta prima della distruzione, attribuiti a Francesco di Giorgio (Toesca, 1924), indicano che verso la città si innestava tra ...
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NORMANNI
G. Zarnecki
Popolazioni (danesi, svedesi, norvegesi) che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche con il nome di Vichinghi.Il termine Vichinghi, utilizzato per definire [...] quaranta del sec. 12° nel centro di Palermo da Giorgio di Antiochia, un bizantino di lingua araba, che fu Amīr al- à l'époque des Croisades et la principauté franque d'Antioche, Paris 1940; D. Knowles, The Monastic Order in England, Cambridge 1940 ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] (Leclercq, 1921). L'iconografia bizantina di s. Giorgio prevede un lungo serpente annodato, come si può osservare -186; F. Barocelli, La stele devozionale di S. Margherita d'Antiochia nella Pieve di Fornovo: un'ipotesi di lettura iconologica, Parma ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] Bambino. Si accede poi al khūrus, sulle cui pareti laterali sono Giorgio e Mercurio, i Tre Ebrei nella fornace e le anime dei raffigurati s. Marco, s. Ignazio d'Antiochia, s. Dioscoro e s. Severo d'Antiochia, i fondatori della chiesa giacobita di ...
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