DASPURO, Nicola
Angelo Romano
Nacque a Lecce il 19 genn. 1853 da Domenico e Almerinda Portoluzzo. Dopo alcune modeste prove letterarie, esperimenti narrativi senza pretese come Almeno e T'avea sognata, [...] mediocrità del soggetto.
Con il proprio nome il D. firmerà invece Mala vita, melodramma in tre atti, con musiche di U. Giordano, messo in scena per la prima volta al teatro Argentina di Roma il 21 febbr. 1892. Ispirato al celebre dramma Malavita di ...
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DONZELLINI (Donzellino, Donzellinus), Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nacque intorno al 1513 a Orzinuovi (Brescia). Il padre, Buonamonte, appartenente a una importante famiglia veronese, era venuto via [...] le informazioni strappate al D. nel corso del secondo processo intentatogli, del circolo di Orzinuovi facevano parte Giordano Ziletti (libraio, anni dopo accusato di smercio di pubblicazioni ereticali), il notaio Valerio Corniani, gli ecclesiastici ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] Prese quindi a frequentare il foro, senza tralasciare, tuttavia, lo studio delle belle lettere sotto la guida del leccese Luca Giordano che lo avviò alla lettura dei moderni: L. Di Capua, T. Cornelio, R. Boyle, P. Gassendi, R. Descartes. Non trascurò ...
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COLONNA, Antonio
Franca Petrucci
Appartenente al ramo di Genazzano della famiglia, figlio di Lorenzo Onofrio e di Sveva Caetani, nacque probabilmente fra la fine del XIV e l'inizio del XV sec.
Nipote [...] per la sovrana angioina. Fu incaricato di recarle alla regina il cardinale Pietro Morosini. Lo accompagnavano il C. e lo zio Giordano. Il C., arrivato a Napoli il 24 genn. 1419 ne ripartì nell'aprile, dopo aver ottenuto la liberazione di Giacomo di ...
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BELLEZZA, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Bitonto (Bari) il 17 febbr. 1888, apprese i primi elementi di teoria musicale dal padre e iniziò giovanissimo lo studio del violino vincendo una borsa di studio [...] in Italia, il 29 apr. 1925 fu al Politeama fiorentino per la prima esecuzione della Cena delle beffe di U. Giordano, che diresse con ima e temperamento d'artista. Chiamato al Covent Garden, iniziò una lunga collaborazione durata più di un trentennio ...
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ERVEO (Erveus, Herveus)
Giovanni Vitolo
Per il silenzio delle fonti note, nulla sappiamo di E. prima della sua assunzione alla sede arcivescovile di Capua, avvenuta nell'ottavo decennio del sec. XI, [...] rallegrava con lui e con gli altri vescovi del Principato per aver sopportato (senza cedere) le persecuzioni dello scomunicato Giordano e li esortava a persistere nel loro atteggiamento (però il papa minacciava nello stesso tempo di privare dei loro ...
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LANDI, Lamberto
Johannes Streicher
Nacque il 2 sett. 1882 a Lucca da Alessandro e Mery Lippi. Fu avviato agli studi musicali da C. Giorgi presso l'istituto musicale G. Pacini di Lucca. Si trasferì in [...] tensione massima del finale.
La scelta di un argomento legato alla Rivoluzione francese certo colloca il L. nel solco di U. Giordano (Andrea Chénier) e P. Mascagni (Il piccolo Marat), ma a distanza di un anno dalla morte di Puccini egli riaffermò la ...
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DODONE
Maura Grandi
Creato vescovo di Roselle (presso Grosseto) nell'ultimo periodo del pontificato di Niccolò II, D. successe a Gerardo, vescovo sicuramente sino al gennaio del 1060, Fu consacrato [...] . In quell'anno D. si trovò coinvolto in una lite con Giordano, principe di Capua, rifiutandosi di convalidare le nozze avvenute per costrizione tra Giordano e la propria matrigna. Giordano si vendicò trafugando il denaro depositato da D. presso la ...
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ALDOBRANDESCHI, Ildebrandino
Luciana Marchetti
Figlio di Bonifazio, conte di Santaflora. Era già nato nel 1236, allorché sua madre, contessa Imilia, vedova di Bonifazio, si opponeva dietro istigazione [...] cronache della città non ne fanno menzione), sul finire del 1259, quando si sospettò l'intenzione di Siena e di Giordano d'Anglona di muovere all'assedio di Grosseto, l'A. e i Grossetani inviarono alle forze ghibelline ambasciatori, che però vennero ...
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CAGNOLO, Francesco
Gaspare De Caro
Figlio di Paolo, lavorante setaiolo, e di Valeria Lampugnani, nacque a Milano intorno al 1528 (l'inquisitore veneziano lo riteneva quarantenne nel 1568).
Nei termini [...] di panni di seta pregiata, attività che proseguì poi per alcuni mesi a Napoli, presso un mastro Ferrante Giordano. Lo sforzo di sfuggire alla propria condizione, irrealizzato dalle continue peregrinazioni, lo indusse però nel 1551 ad arruolarsi ...
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giordano
agg. e s. m. (f. -a). – Della Giordania, territorio e stato dell’Asia anteriore a est di Israele, così denominata dal fiume Giordano che l’attraversa da nord a sud (dividendo la Cisgiordania dalla Transgiordania). Come sost., abitante...
debertinottizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza e ai condizionamenti esercitati da Fausto Bertinotti, esponente politico della sinistra. ◆ [tit.] Il partito di [Fausto] Bertinotti senza Bertinotti va debertinottizzato, lo dicono anche i bertinottiani....