Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto
Mario Liverani
Marcella Frangipane
Paola Davoli
Stefano De Martino
Laura Battini-Villard
La storia degli studi sul vicino oriente
di [...] epoca, risultato del contatto con la cultura Uruk. Sono inoltre probabilmente coevi a questi insediamenti i siti di Giawa in Giordania, fortificato con due cinte murarie, e di Godin Tepe in Iran, dotato di un muro circolare. Nel III millennio a ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] che sopravvisse nel primo periodo islamico caratterizzando, per es., la decorazione della facciata del palazzo omayyade di Mshattá in Giordania. Piccole placche, sia d'a. sia di osso, decorate con analoghi motivi, sono state trovate in Egitto e ...
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ARCHEOLOGIA
R. Bianchi Bandinelli
M. Pallottino
E. Coche de la Ferté
Il termine (dal gr. ἀρχαιολογία) ha significato generico di studio delle antichità (per es. a. orientale, a. biblica); ma quando [...] -1920 (del 1921 si fonde con: Philologische Wochenschrift); Warzburger Jahrbacher für die Altertumswissenschaft, Würzburg 1946 ss.
Giordania: Annual of the Department of Antiquities of Jordan, Amman 1951 ss.
Grecia: ᾿Αρχαιολογικὸν Δελτίον, Athenai ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] nel suo centro. Paragonabile per la sua esuberante decorazione fitomorfa alle decorazioni della facciata del palazzo di Mshattà (Giordania), oggi a Berlino (Staatl. Mus., Pr. Kulturbesitz, Mus. für Islamische Kunst), o agli ornati della moschea di al ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] ; al centro è un cortile. Questa pianta è stata forse troppo frettolosamente collegata ai famosi castelli omayyadi di Siria e Giordania che, se in effetti hanno una disposizione analoga, sono rimasti quasi tutti incompiuti e all'epoca aghlabide erano ...
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Il Paleolitico superiore
Alberto Broglio
Janusz K. Kozłowski
Modificazioni territoriali, evoluzione dell'ambiente e popolamento umano
Nella parte recente dell'Interpleniglaciale würmiano, tra 40.000 [...] sulla raccolta dei legumi, dei cereali selvatici e di altre piante. I siti sono diffusi in Israele, Libano e Giordania: si tratta soprattutto di campi effimeri, collocati sia nei widyān sia sulle montagne. Il Kebariano a geometrici, benché basato ...
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Le Paleoscienze. Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Alberto Cazzella
Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Le tendenze interpretative più recenti (Renfrew 1994) [...] , per ottenere statuette (come quelle, alte diverse decine di centimetri, con intelaiatura di fibre vegetali, di Ain Gazal, in Giordania), contenitori (come a El Kowm e a Ramad, in Siria) e rivestimenti di edifici (si può ricordare tra gli altri ...
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Il Vicino Oriente: la preistoria
Fabio Sebasti
Paolo Emilio Pecorella
Vassos Karageorghis
Stefania Mazzoni
Anna Maria Conti
Jean-Louis Huot
Alessandra Ceccarelli
Carlo Persiani
Silvana Di Paolo
Stephen [...] Archaeology, Chicago 19923, pp. 42-62.
Repertorio alfabeticobeidha
di Carlo Persiani
Villaggio stratificato, non lontano da Petra in Giordania, in cui è documentato il passaggio da una società semisedentaria basata su attività di caccia e raccolta a ...
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giordanite
(o jordanite) s. f. [dal nome dello scienziato ted. Jordan (sec. 19°), che lo scoprì]. – Minerale monoclino, solfuro di piombo e arsenico, a lucentezza metallica e colore grigio piombo.