GIONA di Bobbio (Giona di Susa)
Paolo Chiesa
Nacque a Susa, in un anno imprecisato tra la fine del VI e l'inizio del VII sec. Ciò che sappiamo di lui lo ricaviamo quasi esclusivamente dalle sue opere.
Susa, [...] Séminaire di Metz, pubblicato da Tosi), e si potrebbe pensare a un loro inserimento successivo, sempre comunque a opera di Giona. Aggiunte progressive potrebbero essere anche la Vita Bertulfi, che è preceduta da un prologo che mal si adatta a un ...
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PEA, Enrico
Giona Tuccini
PEA, Enrico. – Secondogenito di Mattia, marmista, e di Giuseppa Gasperetti, nacque a Seravezza (Lucca) il 29 ottobre 1881.
I primi anni della vita di Pea furono segnati da [...] una serie di eventi traumatici. Nel settembre 1885 un’alluvione spazzò via la casa di famiglia e due mesi dopo, il 12 novembre, il padre morì a causa di un infortunio sul lavoro. Giuseppa e i figli si ...
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Poeta inglese (Romford, Essex, 1592 - Londra 1644). La maggior parte della sua opera poetica ha carattere religioso e s'inquadra nel concettismo della cosiddetta poesia metafisica. The feast for wormes [...] (1620) è una parafrasi del libro di Giona; seguono: Sions elegies (1624), Argalus and Parthenia (1629, specie di romanzo in versi e quasi l'unica sua opera di carattere profano), Divine Fancies (1632) e Hieroglyphickes of the life of Man (1638). The ...
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Poeta, narratore e drammaturgo norvegese (Kristiansand 1920 - Veierland, Vestfold, 1976). Esordì con una raccolta di liriche nella maniera tradizionale (Dikt "Poesie", 1951). Ma il successo gli venne dalla [...] galer ("Prima che il gallo canti", 1952) erano denunciate le efferatezze dei campi di concentramento nazisti; nei seguenti Jonas ("Giona", 1955), Under en hårdere himmel ("Sotto un cielo più inclemente", 1957) e Den onde hyrde ("Il cattivo pastore ...
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Limentani, Giacoma. – Scrittrice italiana (Roma 1927 - ivi 2018). Di origini ebraiche, scampata alle deportazioni romane, è vissuta in clandestinità fino alla Liberazione – la dura esperienza delle discriminazioni [...] culturale ebraico (tra le altre, la traduzione e la curatela di La principessa smarrita, 1981, Il libro di Ruth, 1994, Giona e il Leviatano, 1998, Il libro di Osea: il profeta e la prostituta, 1999, Regina o concubina? Ester, 2001). Autrice ...
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Poeta e drammaturgo romeno (Bulzesti, Dolj, 1936 - Bucarest 1996). Si distinse per l'abilità nel trasferire in versi l'universo del quotidiano. In partic., nel ciclo La Lilieci ("A Lilieci", 4 voll., 1973-94), [...] il senso immediato, e creando un parallelismo con la storia contemporanea. Tra i suoi drammi: la trilogia Iona ("Giona", 1968); Paracliserul ("Il sagrestano", 1970); Matca ("L'alveo", 1974); e i drammi storici: Răccala ("Il raffreddore", 1978) e ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] Eboli -; altre, di letterati esperti, ma di orizzonti limitati e angusti, di un'umanità non rilevata né intensa (Giona, Agnello, il Panegirista di Berengario, il poeta dei Versus Eporedienses, Guaiferio di Montecassino); altre, di dettatori anonimi ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] cui lirica, dagli anni Quaranta ai Novanta, è tanto segnata dal confronto con la Parola – Giobbe, il Salterio, Qoeleth, Giona, più veterotestamentaria che no – quanto sprofondata nella storia, con sempre più evidenza dagli anni Sessanta in poi86.
In ...
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antitipo
antìtipo s. m. [dal gr. ἀντίτυπον]. – Nell’esegesi biblica, una circostanza della vita di Gesù, o una caratteristica della Chiesa, corrispondente a ciò che nell’Antico Testamento ne costituisce l’anticipazione profetica, o «tipo»;...
ceto2
cèto2 s. m. [dal lat. cetos, neutro, o cetus, masch., gr. κῆτος, neutro, «cetaceo, balena; mostro marino»], ant. – Balena: fuggiva Giona ... ma colto nel mare, fu ritenuto ... dal ventre del ceto (Caro); v. anche cete.