CAPPELLI, Raffaele
Francesco Barbagallo
Nacque il 23 marzo 1848 a San Demetrio ne' Vestini (Aquila) da Luigi e Ludovica Franchi. Si laureò in giurisprudenza a Napoli ed intraprese la carriera diplomatica; [...] IV, p. 127; I documenti diplomatici ital., s. 3, II, a cura di G. Perticone, Roma 1958, pp. 335-363; Dalle carte di G. Giolitti. Quarant'anni di politica ital., Milano 1962, III, a cura di C. Pavone, pp. 161, 177, 218 s.; L. Einaudi, Cronache econ. e ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] , alle scelte culturali di Togliatti (il quale su alcuni punti particolari ebbe posizioni diverse da Gramsci, per es. su Giolitti) e in generale del Partito comunista e dei suoi efficaci apparati, fino a conoscere una notevole fortuna, negli ultimi ...
Leggi Tutto
Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] 1904: lo sciopero generale del settembre di quell’anno aveva infatti scosso grandemente l’opinione pubblica, inducendo Giolitti a sciogliere le camere ed indire nuove elezioni, nella speranza di riuscire ad indebolire definitivamente l’opposizione ...
Leggi Tutto
ARTOM, Eugenio
Nidia Danelon Vasoli
Nacque ad Asti, il 17 febbr. 1896, da Vittorio e da Gemma Pugliese. La madre morì alla sua nascita; ed egli, insieme con la sorella Henriette e con il fratello Camillo, [...] dibattiti, rifiutarono di aderire al "listone" governativo, presentandosi senza successo come candidato nella lista autonoma capeggiata da Giolitti nel difficile collegio di Alessandria. Dopo il delitto Matteotti, l'A. si schierò con le opposizioni e ...
Leggi Tutto
FRANCICA NAVA, Giovanni
Salvatore Adorno
Nacque a Siracusa il 10 febbr. 1847, primogenito di Luigi e di Raffaella Bonanno Beneventano.
Il nonno paterno era Giovanni Francica Nava e Montalto barone di [...] e disimpegno politico. Egli si difese esaltando la propria coerenza politica nei confronti dell'indirizzo liberale incarnato da G. Giolitti. Alla verifica delle fonti emerge che egli svolse un tipico ruolo di raccordo politico tra centro e periferia ...
Leggi Tutto
CAVAZZA, Francesco
Silvio Fronzoni
Nato a Bologna l'8 sett. 1860 da Felice e da Giulia Sacchetti, frequentò i corsi di giurisprudenza del locale ateneo. Terminati gli studi e affidatagli dal padre l'amministrazione [...] nella provincia di Bologna dal 1910 al 1920, Bologna 1940, pp. 77-83 e in F. Socrate, L'organ. padronale agraria nel periodo giolitt., in Quaderni stor., XII(1977), 36, pp. 661-82. Si v.inoltre: I 508 dep. al Parlam. per la legislatura XXIV, Milano ...
Leggi Tutto
PARATORE, Giuseppe
Fernando Salsano
– Nacque a Palermo il 31 maggio 1876 da famiglia originaria di Milazzo, dove il padre aveva interessi nel settore armatoriale.
Visse la propria infanzia a Palermo, [...] passò però all’opposizione, pur rifiutando di aderire alla ‘secessione dell’Aventino’ e preferendo restare in aula con Giolitti, Orlando e il gruppo dei liberaldemocratici. Il 22 novembre 1924 votò contro l’approvazione delle linee guida del governo ...
Leggi Tutto
CASERTANO, Antonio
Francesco Malgeri
Nacque a Capua, il 20 dic. del 1863, da Gaetano e da Carmela De Iulio. Seguì gli studi inferiori ad indirizzo classico prima a Capua poi a Maddaloni. Iscrittosi [...] , l'esame del progetto di legge Acerbo venne affidato ad una commissione (cosiddetta dei "diciotto"), presieduta da Giolitti e nella quale entrò anche il Casertano. All'interno della commissione egli mirò, principalmente, a mantenere inalterate le ...
Leggi Tutto
polizia
Giovanni Bianconi
Margherita Zizi
Una istituzione al servizio dell’ordine pubblico
La polizia è uno strumento del potere esecutivo, legittimato a usare la forza. Ha il compito di assicurare [...] nella repressione di moti e manifestazioni popolari provocati dalle tensioni sociali dell’epoca, tanto che il ministro liberale Giolitti volle richiamare prefetti e questori a svolgere un ruolo di mediazione nei conflitti, nel tentativo di evitare il ...
Leggi Tutto
BAVA BECCARIS, Fiorenzo
Raffaele Colapietra
Nacque a Fossano (Cuneo) il 17 marzo, 1831. Uscito dall'Accademia militare a vent'anni col grado di luogotenente d'artiglieria, guadagnò nel 1852 una menzione [...] fosse fortificato come s'era fatto per il francese; 20 marzo 1908, in violenta polemica contro il presidente Giolitti, per protestare dinanzi al carattere amministrativo anziché parlamentare della commissione inquirente sull'affare Nasi; 10 apr. 1911 ...
Leggi Tutto
giolittiano
agg. – Che si riferisce allo statista Giovanni Giolitti (v. giolittismo), alla politica da lui perseguita, ai suoi metodi di governo: l’atteggiamento g. verso i socialisti; l’età g., espressione con cui viene spesso indicato il...
giolittismo
s. m. – Il metodo di governo dello statista Giovanni Giolitti (1842-1928), più volte presidente del Consiglio (e quasi ininterrottamente dal 1903 al 1914), caratterizzato da una politica liberale e di riforme sociali; con intonazione...