BURZIO, Filippo
Silvio Lanaro
Tommaso D'alessio
Nacque a Torino il 16 febbr. 1891 dall'ingegnere Antonio e da Enrichetta Prette. Nel 1914 conseguiva presso il politecnico di Torino la laurea in ingegneria [...] e i lineamenti utopistici della nascente dottrina del demiurgo, supremo regolatore dei conflitti sociali e politici. In un saggio su Giolitti, per esempio, scritto nel '21 per la Ronda di Bacchelli, si legge già che "la politica non è pedagogia, né ...
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Partito socialista italiano (PSI)
Partito socialista italiano
(PSI) Partito politico italiano, fondato nel 1892 e sciolto nel 1994. Già all’inizio degli anni Ottanta dell’Ottocento il movimento operaio [...] forze della sinistra «estrema» sul piano parlamentare, ossia radicali e repubblicani, diventando anche un interlocutore del governo Giolitti (1902-04), nel quadro del tentativo dello statista liberale di integrare il movimento operaio. Contro questa ...
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centrosinistra
Formula di governo basata sull’alleanza tra partiti di centro e della sinistra, di solito di impostazione progressista, a egemonia socialdemocratica, laburista o liberal-democratica.
Stagione [...] la presenza dei socialisti all’interno stesso del governo, presieduto da Moro, con Nenni vicepresidente e A. Giolitti (anch’egli socialista) ministro del Bilancio e convinto assertore di quella politica di programmazione economica che tuttavia rimase ...
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MALVEZZI DE' MEDICI, Nerio
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Bologna il 2 ott. 1856, terzogenito del conte Giovanni, uno fra i maggiori esponenti del liberalismo moderato emiliano, e di Augusta Tanari. Dopo [...] della terza Italia. Vita di G. Carducci, Milano 1961, pp. 685, 714, 817; Quarant'anni di vita politica italiana. Dalle carte di G. Giolitti, II, a cura di G. Carocci, Milano 1962, pp. 401, 403; A.C. Jemolo, Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento ...
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CAPRIOLO, Luigi
Massimo Ilardi
Nacque a Cinzano (prov. Torino) il 10 novembre 1902 da Angelo e da Maddalena Morello. Giovanissimo, fin dall'anno 1921 egli si iscrisse al Partito comunista d'Italia, [...] , III, p. 345 n.), l'ingresso di giovani intellettuali come lo stesso Geymonat, E. Carando, Matteo Sandretti e Antonio Giolitti nelle file clandestine del P.C.d'I. fu dovuto al "contatto molto frequente con quella eccezionale figura di compagno del ...
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BRANCA, Ascanio
Alfredo Capone
Nato a Potenza il 10 marzo 1840 da Gerardo e da Maria Siani, in una famiglia appartenente alla ricca borghesia agraria, giovanissimo entrò a far parte del Consiglio del [...] di fine secolo, a cura di E. Morelli, Roma 1961-1962, ad Indicem; Quarant'anni di politica italiana. Dalle carte di Giovanni Giolitti, Milano 1962, I, pp. 21 s., 257, 263, 267, 279, 300, 366; II, p. 111; V. Pareto, Lettere a Maffeo Pantaleoni, 1890 ...
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elettorali, sistemi
L’istituto della rappresentanza, che oggi è alla base di tutti i sistemi politici che si reggono democraticamente, affonda le sue radici in tempi lontani attraverso i quali, tra arresti [...] sul sistema politico un impatto strutturale. La prima fu avviata, dopo un lungo dibattito, nel 1912 da Giovanni Giolitti. Con l’introduzione del suffragio quasi universale maschile (il diritto di voto riconosciuto a tutti i cittadini maschi che ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] di Torino, con lo scopo di "eleggere un deputato per i contadini pugliesi" ai quali "la pressione amministrativa del governo Giolitti e la violenza dei mazzieri e della polizia" avevano impedito di eleggerlo nel suo collegio di Molfetta e Bitonto (La ...
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CINGOLANI, Mario
Alessandro Albertazzi
Nacque a Roma il 2 ag. 1883 da Pollione e da Giuseppa Deserti. Laureatosi nell'università di Roma in chimica, intraprese in questo campo un'apprezzata attività [...] profondo di tutta la vita nazionale".
Dopo le dimissioni del ministero Bonomi e il primo veto di don Sturzo al ritomo di Giolitti, con la formazione del primo ministero Facta (26 febbraio-1° ag. 1922), il C. ebbe il primo incarico di govemo, come ...
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suffragio
Manifestazione della propria volontà in un’assemblea, in consultazioni elettorali ecc., mediante un voto soprattutto in quanto partecipazione diretta dei cittadini alla vita pubblica, con la [...] nel 1945, in Francia nel 1946. In Italia il s. universale è stato adottato progressivamente, in primo luogo con la riforma elettorale Giolitti del 1912, che concedeva il voto a tutti i cittadini maschi che avessero compiuto i 30 anni e a coloro che ...
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giolittiano
agg. – Che si riferisce allo statista Giovanni Giolitti (v. giolittismo), alla politica da lui perseguita, ai suoi metodi di governo: l’atteggiamento g. verso i socialisti; l’età g., espressione con cui viene spesso indicato il...
giolittismo
s. m. – Il metodo di governo dello statista Giovanni Giolitti (1842-1928), più volte presidente del Consiglio (e quasi ininterrottamente dal 1903 al 1914), caratterizzato da una politica liberale e di riforme sociali; con intonazione...