Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] religiosa nelle scuole), e nell’opposizione all’avanzata del socialismo. Tale «acquiescence in Catholic electoral cooperation with Giolitti» – ha recentemente concluso uno storico – «was a victory of Catholic liberals. Its ironic effect was to ...
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I sistemi urbani in Italia
Rosario Pavia
Il territorio come rete
I fenomeni urbani vengono interpretati sempre più frequentemente attraverso la nozione di rete. Il territorio appare come un sistema [...] aveva un forte contenuto ideologico e culturale ed esprimeva in pieno la tensione riformista di uomini come Antonio Giolitti (ministro) e Giorgio Ruffolo (segretario generale dell’ISPE, Istituto di Studi per la Programmazione Economica). Pur tenendo ...
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Gentile maestro della ‘nuova Italia’: Gramsci, Togliatti, Gobetti
Alberto Burgio
Per comprendere il fascino che Gentile esercita durante la Prima guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra su molti [...] non esita a imputare a «tutto il personale dirigente della società italiana, dai filosofi Gentile e Croce allo statista Giolitti», la colpa di avere favorito l’avvento del fascismo al fine di escludere «qualsiasi possibilità di avanzata democratica e ...
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Elites
Giorgio Sola
di Giorgio Sola
Élites
sommario: 1. Introduzione. 2. Chiarimenti e definizioni. 3. Come si individuano le élites. 4. Prospettive e temi di ricerca. 5. Le élites nella società. 6. [...] combinazioni e i residui che sono connessi al mantenimento dello status quo. Dall'Atene di Pericle all'Italia di Giolitti, dalla Roma imperiale alla plutocrazia demagogica della moderna società di massa, dalla Germania di Bismarck alla Russia di ...
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Gli inquilini del Colle
Il settennato Ciampi
di Piero Ottone
10 maggio
I 1010 grandi elettori, senatori, deputati e rappresentanti delle Regioni, riuniti a Montecitorio in seduta comune, al quarto [...] nel 1909, rimase a Montecitorio fino al 1928. Fu sottosegretario alle Colonie dal 1913 al 1914, nel quarto governo Giolitti, e al Tesoro nel 1919, nel governo Orlando, e in tale veste presiedette la commissione per la riforma dell’Amministrazione ...
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Diplomazia
Sergio Romano
Introduzione
Secondo il Dizionario Enciclopedico Italiano, 'diplomazia' è "l'arte di trattare, per conto dello Stato, affari di politica internazionale. Più concretamente, l'insieme [...] grosse Politik der europäischen Kabinette) e il suo esempio fu seguito negli anni successivi da molti paesi. In Italia Giolitti non aveva mai nascosto la sua disapprovazione per la segretezza con cui il governo Salandra e la corte avevano condotto ...
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Statistica e demografia
Antonio Golini
Alcuni addebiti sul piano storico sono stati mossi alla statistica e ai suoi orientamenti a cavallo dell’unificazione. Questi orientamenti ricalcavano la concezione [...] delle tentazioni autoritarie e l’apertura di una nuova fase politica con i governi di Giuseppe Zanardelli e Giovanni Giolitti nel primo decennio del Novecento non comportarono peraltro un rinnovamento del ruolo e dell’autorità attribuiti al servizio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] da chi la crea a chi la consuma improduttivamente (al tempo di Francesco Crispi, i produttori protetti; al tempo di Giovanni Giolitti, i sindacati e le cooperative socialiste). A valutazioni opposte approda la visione di De Viti De Marco, che osserva ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] con la mafia.
Il 28 febbr. 1974, tuttavia, si dimetteva per contrasti col ministro delle Finanze, il socialista A. Giolitti. Il 23 novembre di quell'anno, tornava al governo come vicepresidente del Consiglio nel bicolore DC-PRI presieduto da A. Moro ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] ", di non avere "un contegno di freddezza semi-ostile di fronte" alla "politica liberale" del governo Zanardelli-Giolitti, e di mirare ad alcune conquiste di "politica sociale" che riuscissero "di garanzia giuridica al proletariato" (Scrittipolitici ...
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giolittiano
agg. – Che si riferisce allo statista Giovanni Giolitti (v. giolittismo), alla politica da lui perseguita, ai suoi metodi di governo: l’atteggiamento g. verso i socialisti; l’età g., espressione con cui viene spesso indicato il...
giolittismo
s. m. – Il metodo di governo dello statista Giovanni Giolitti (1842-1928), più volte presidente del Consiglio (e quasi ininterrottamente dal 1903 al 1914), caratterizzato da una politica liberale e di riforme sociali; con intonazione...