Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] capire quale fosse la vera posta in gioco: la messa in discussione di una cultura delle élites arretrata, di una filosofia ‘italica’ di matrice tradizionalistico-clericale, nella prospettiva di un profondo rinnovamento intellettuale nel campo delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Cremonini
Marco Forlivesi
Cesare Cremonini fu per oltre cinquant’anni docente di filosofia naturale nelle Università di Ferrara e di Padova, interprete e sostenitore dell’epistemologia e della [...] accenna in alcun modo alla questione del ruolodi una mediazione di natura religiosa nel compiersi di una siffatta ascesa. Né la respinge anni. È questo, a ben vedere, il ‘gioco dissimulato’ di cui parlò Gabriel Naudé (1600-1653): «Cremonini cachoit ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] 58, ultimo anno di servizio prima di andare fuori ruolo, poté ricoprire la sua vecchia cattedra di storia medievale resasi meditata con distaccato, quasi deluso impegno, facendo sempre giocare le varie componenti della sua formazione e della sua ...
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FOSCARI, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 19 giugno 1373, primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina Michiel, figlia della seconda moglie del nonno Giovanni. Nonostante il padre avesse [...] aver ottenuto Vicenza nella primavera del 1404, decise digiocare fino in fondo la partita, passando decisamente all' il ricordo della prestigiosa carriera politica del padre ed il ruolo esercitato dallo zio Franzi, il quale avendo sposato l'albanese ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] sue convinzioni. D'altra parte operò per rivendicare il suo ruolodi tramite ufficiale fra il regime e la Chiesa e per dare scacco al nunzio F. Borgongini Duca, che accusava di "doppio gioco" nei confronti dell'Italia. Uno studioso ha scritto che ...
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BORSO d'Este, duca di Modena, Reggio e Ferrara
Luciano Chiappini
Nacque a Ferrara il 24 ag. 1413 dal marchese Niccolò III d'Este e da Stella dei Tolomei dell'Assassino, madre, oltre che di B., di Lionello [...] la nuova dignità non gli dette modo, peraltro, di inserirsi nel gioco delle grandi potenze italiane. B. resta in questi gli affreschi di Schifanoia -, opere di collaborazione di vari artisti, fa supporre un ruolodi B. più importante di quanto ...
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Pio III
Matteo Sanfilippo
Secondo la tradizione Francesco Tedeschini (Todeschini)-Piccolomini nacque in Siena il 9 maggio 1439, figlio quartogenito (ma i primi due erano presto scomparsi) di Nanni di [...] acque si erano calmate. In neanche due anni fu di nuovo in gioco, grazie alla crescente amicizia con il cardinal Marco mattutine. Recenti ricerche hanno sottolineato il ruolodi committente e di mecenate di P., già iniziato durante il cardinalato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] crociana, che rende conto dell’ampiezza della posta in gioco, nell’intreccio tra scienza, cultura e concezione della degli ordinamenti in vigore (1908), il ruolo della scienza per la costruzione di una società democratica e intende proporlo nel ...
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DALLA, Lucio
Marinella Venegoni
Cantautore, clarinettista, regista, visionario, nato a Bologna il 4 marzo 1943, figlio unico di Giuseppe e di Iole Melotti.
Lucio Dalla è stato un artista complesso, che [...]
Ricordò poi Lucio: «Ma a sette otto anni non me la sentivo già più di recitare il ruolo del bambino. Prima, non me ne fregava niente: fare l’attore era per me solo un gioco! La fine del teatro per me coincise con la scoperta dell’erotismo. Coi ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] valida. Il credito fa assumere alla moneta metallica il ruolodi "compensazione" fra crediti e debiti, riducendone il di mediare fra i vari bisogni contrastanti. Qui entra in gioco la costituzione politica, alla quale il D. - che è coetaneo di ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione...
ruolo
ruòlo s. m. [dal fr. rôle, che è dal lat. tardo rŏtŭlus «rotolo»]. – 1. Elenco, registro, prospetto o quadro, in cui sono registrati in un ordine funzionale, corredati dagli elementi di rilevante interesse, i nomi delle persone che fanno...