videogioco Dispositivo elettronico (ingl. videogame) che consente di giocare interagendo con le immagini di uno schermo.
Iniziata a partire dagli anni 1970, la diffusione dei v. nel mondo è cresciuta in [...] si simula lo svolgimento di competizioni sportive, come partite di calcio o gare automobilistiche. Infine, i v. d’azzardo propongono la versione virtuale di alcuni giochi da casinò, richiedendo puntate in soldi reali.
Evoluzione dei videogiochi
I ...
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carte da giòco Cartoncini, in genere di forma rettangolare (in Occidente, mentre in India per es. sono tondi), recanti vari segni e figure e solitamente riuniti in mazzi di 40 o più, usati in svariati [...] tipi di giochi (spesso anche d’azzardo), dagli illusionisti o nelle pratiche occulte (➔ cartomanzia). I mazzi più comuni sono essenzialmente di due tipi: di 40 carte o di 52 carte (trascurando eventuali jolly). Nel mazzo di 40, ciascun seme ...
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Durante il Medioevo, gestore di un banco di gioco. Era attività considerata riprovevole, nonostante il Comune permettesse la tenuta di giochid’azzardo e ne appaltasse i proventi. I b. si riunivano in [...] associazioni con propri capi, detti podestà e re dei barattieri ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] Uno, nessuno e centomila, 1926) e anche la messa in gioco dell'ordine letterario e del rapporto fra autore e personaggio, fra la insegue: Borges. Aedo dei sobborghi bonaerensi e giocatore d'azzardo con l'astratto e con l'infinito, Borges è il ...
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I sestieri popolari
Alessandro Casellato
Il caso è di quelli che si dicono da manuale: un gruppo dirigente, coeso e influente, mette mano a una città e prova a ridarle forma secondo un progetto che, [...] fondamenta, all’attracco delle barche, durante una pausa di lavoro, tra garzoni e «sfaccendati» si può ancora fare la lotta o giocared’azzardo, alle carte, a testa o croce, o alla «zecchinetta»; mentre anche il sagrato di una chiesa è un luogo buono ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] . Di lì a poco, però, vengono promulgate disposizioni di censura, che riguardano anche il settore del divertimento e dei giochid’azzardo: si proibisce l’uso della maschera, salvo negli ultimi tre giorni di Carnevale entro le sale del S. Benedetto e ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] con le seguenti radici: 1. bhū 'essere, diventare', 2. ad 'mangiare', 3. hu 'offrire in sacrificio', 4. div 'giocared'azzardo', 5. su 'spremere', 6. tud 'pungolare, spingere, ferire', 7. rudh 'trattenere, ostacolare', 8. tan 'tendere', 9. krī ...
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Contratto
Claudio Scognamiglio
Tra secondo e terzo millennio
L’immagine del contratto, che questo primo scorcio del terzo millennio ci restituisce, sembra poter essere descritta, a una prima vista di [...] sociali di riferimento. Qui può venire in gioco la dimensione sovranazionale dell’Unione Europea, che ci e disciplina del contratto, Milano 2008.
G. Rossi, Il mercato d’azzardo, Milano 2008.
Il terzo contratto. L’abuso di potere contrattuale nei ...
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Statistica applicata alle scienze sociali
Italo Scardovi
La statistica e l'immanenza della variabilità
Statistica è parola dai tanti, forse troppi, significati. Essi riflettono, nella loro varietà, [...] . Sulle orme di una linea di ricerca tendente a ricondurre gli accadimenti della vita umana all'arte combinatoria suscitata dai giochid'azzardo - da J. Bernoulli (1713) a P.S. Laplace (1814), ad A.A. Cournot (1843): quest'ultimo divide con Quételet ...
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Paolo Crepet
Adolescenza
«Stato soave, stagion lieta è cotesta...»?
Oltre la dimensione del disagio giovanile
di Paolo Crepet
21 febbraio
Una sedicenne di Novi Ligure, Erika De Nardo, insieme con il fidanzato [...] specializzazione dei giochi non andava oltre i 3-4 anni: la musica, la danza e i giochi, anche d'azzardo, degli sempre a fissarla un protocollo di costume rispondente a un gioco collettivo che impegnava contemporaneamente il gruppo sociale e tutte le ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione...
azzardo
ażżardo s. m. [dal fr. hasard, che a sua volta è dall’arabo volg. az-zahr «dado»; cfr. zara]. – 1. In origine, gioco con i dadi che si svolge fra un banchiere e varî giocatori; stabilita la posta, il banchiere getta i dadi per fissare...