ludopatia
ludopatìa s. f. – Disturbo del comportamento caratterizzato dal desiderio compulsivo di tentare la fortuna al gioco e che sta registrando un forte aumento nella popolazione; è detto anche gioco [...] patologico o malattia da giocod’azzardo. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ritiene che circa 1,8 milioni di italiani siano a rischio di l. e stima che per un milione di loro questa sia già una vera malattia (dati al 2012). Il soggetto ...
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Giochi
Cubetto di osso, plastica ecc., con incisi sulle sei facce, progressivamente, i numeri da 1 a 6 (rappresentati, nei d. moderni, da puntini neri o colorati), in modo che le cifre delle facce opposte, [...] ), pessimo il triplice uno (colpo di cane). Anche oggi i d. si usano per vari giochid’azzardo, o fasi di essi. Accanto ai d. di tipo tradizionale se ne usano altri tipi, per es., cinque d. portanti sulle facce i segni e le figure del poker.
Tecnica ...
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Turismo
Gerardo Ragone
Introduzione
Spostamenti di individui o di gruppi da una località abituale di residenza verso altre località hanno da sempre caratterizzato la storia delle società umane. Generalmente [...] , quindi, adulti e maturi. "In realtà - rileva ancora Costa - molti giovani dissipavano le loro risorse economiche in giochid'azzardo, in abiti alla moda, in corteggiamenti amorosi, soprattutto se venivano in Francia e in Italia. Perciò l'Oxford ...
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videogioco Dispositivo elettronico (ingl. videogame) che consente di giocare interagendo con le immagini di uno schermo.
Iniziata a partire dagli anni 1970, la diffusione dei v. nel mondo è cresciuta in [...] si simula lo svolgimento di competizioni sportive, come partite di calcio o gare automobilistiche. Infine, i v. d’azzardo propongono la versione virtuale di alcuni giochi da casinò, richiedendo puntate in soldi reali.
Evoluzione dei videogiochi
I ...
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carte da giòco Cartoncini, in genere di forma rettangolare (in Occidente, mentre in India per es. sono tondi), recanti vari segni e figure e solitamente riuniti in mazzi di 40 o più, usati in svariati [...] tipi di giochi (spesso anche d’azzardo), dagli illusionisti o nelle pratiche occulte (➔ cartomanzia). I mazzi più comuni sono essenzialmente di due tipi: di 40 carte o di 52 carte (trascurando eventuali jolly). Nel mazzo di 40, ciascun seme ...
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Durante il Medioevo, gestore di un banco di gioco. Era attività considerata riprovevole, nonostante il Comune permettesse la tenuta di giochid’azzardo e ne appaltasse i proventi. I b. si riunivano in [...] associazioni con propri capi, detti podestà e re dei barattieri ...
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Bocce
Marco Impiglia
La storia
Origini ed evoluzione del gioco
Le prime tracce di un'attività ludica con le bocce possono essere fatte risalire al 7000 a.C., se si ritiene fossero impiegate per un gioco [...] bowling green. Nel Duecento in Italia si giocava un po' dappertutto con bocce di legno o d'argilla; a Firenze, luogo di pratica soprattutto i puritani, per il carattere negativo inerente all'azzardo. Malgrado ciò, nelle locande e nelle birrerie gli ...
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In origine, gioco con i dadi fra un banchiere e vari giocatori, in cui, fissata la posta e stabiliti i punti assegnati o meno alle parti in gioco, il lancio dei dadi determinava vincite e perdite. Per [...] estensione i giochid’a., per es. roulette o baccarà, sono quelli nei quali ricorre il fine di lucro, vincita o perdita sono spesso aleatorie e l’abilità ricopre importanza trascurabile. ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione...
azzardo
ażżardo s. m. [dal fr. hasard, che a sua volta è dall’arabo volg. az-zahr «dado»; cfr. zara]. – 1. In origine, gioco con i dadi che si svolge fra un banchiere e varî giocatori; stabilita la posta, il banchiere getta i dadi per fissare...