Esercizio singolo o collettivo a cui si dedicano bambini o adulti, per passatempo, svago, ricreazione, o con lo scopo di sviluppare l’ingegno o le forze fisiche. Anche, pratica consistente in una competizione [...] dall’ordinamento. In questo caso i contratti di g. e scommessa sono nulli.
A norma dell’art. 721 c.p. è definito giocod’azzardo il g. nel quale ricorre il fine di lucro e la vincita, o la perdita, è quasi interamente aleatoria. Sono pertanto case ...
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gioco in termini del tutto generali, situazione in cui uno o più soggetti o gruppi di soggetti (i giocatori) debbono seguire delle regole conosciute e condivise per raggiungere un fine. In ogni stadio del gioco (e quindi anche in quello iniziale) eccettuato quello finale, ogni giocatore decide una mossa ... ...
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Attività ricreativa praticata liberamente, fine a sé stessa e gestita generalmente da regole arbitrarie e vincolanti. La spontanea sottomissione al sistema di regole, distingue il g. da altre forme di divertimento che possono essere, invece, caratterizzate da una semplice infrazione di regole (per es., ... ...
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Attività strutturata e liberamente scelta, svolta individualmente o in gruppo unicamente in vista di sé stessa e non per altri fini o necessità immediati. Per queste sue caratteristiche Aristotele distingueva il g. dal lavoro, equiparandolo alla felicità e alla virtù, anch’esse connotate dall’autosufficienza ... ...
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Ennio Peres
Un'attività fondamentale per gli esseri viventi
Il gioco è un'attività molto utile che ci consente di rafforzare e di affinare, in maniera piacevole, le potenzialità del corpo e della mente. Le origini del gioco sono antichissime e, come testimoniano i ritrovamenti archeologici, diversi ... ...
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Elisabetta Visalberghi
Matilde Panier Bagat
Paola de Sanctis Ricciardone
Il termine gioco definisce qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti, senza altri fini immediati che la ricreazione e lo svago, esercitando e sviluppando allo stesso ... ...
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Thomas Crump
Definizioni e terminologia
La definizione di Huizinga
Secondo una definizione fornita nel 1938 dallo storico olandese Johan Huizinga nel suo studio Homo ludens, il gioco può essere considerato "una libera attività [...] che esula dalla 'vita quotidiana', [...] 'non seria', ma capace tuttavia ... ...
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Elvezio Petrozzi
Il termine ''gioco'' si propone come una nozione estremamente complessa in cui sono coinvolte idee di limite, di libertà e di invenzione; si tratta di significati quanto mai vari che indicano come le disposizioni psicologiche che il g. traduce e sviluppa possano costituire importanti ... ...
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Metodo numerico basato su procedimenti probabilistici, usato in statistica per la risoluzione di problemi di varia natura, che presentano difficoltà analitiche non altrimenti o difficilmente superabili. [...] Prende nome dal casinò di Monte Carlo, simbolo del giocod’azzardo per antonomasia.
Generalità
Concettualmente il metodo si basa sulla possibilità di eseguire, utilizzando numeri estratti a caso (numeri casuali), un campionamento di una ...
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speranza matematica S. matematica di una variabile casuale è la somma dei prodotti dei valori che essa assume per le rispettive probabilità.
S. matematica di un giocatore in un giocod’azzardo è la vincita [...] è uguale a circa il 55% del prezzo del biglietto, perché, in media, un giocatore perde più della metà di quanto spende (un gioco è equo se, tenendo conto anche della posta, la s. matematica di ciascun giocatore è nulla). Accanto alla s. matematica fu ...
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Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] presente. I primi studi conosciuti di questioni di p. si riferiscono al gioco dei dadi, e sono il De aleae ludo di G. Cardano e al 1650 da problemi posti a Pascal da un accanito giocatore d’azzardo, il cavaliere de Méré. Lo studio di tali problemi fu ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle probabilita e statistica
Ivo Schneider
Calcolo delle probabilità e statistica
Il ruolo di Laplace nella stocastica del XIX secolo
Numerosi autori hanno contribuito [...] probabilità classico, nato dall'applicazione del concetto di probabilità formulato da Jakob I Bernoulli (1654-1705) al giocod'azzardo, avesse perso gran parte del suo interesse scientifico. La materia, come dimostra il trattato di Laurent, continuò ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Lo sviluppo della teoria della probabilita e della statistica
Oscar Sheynin
Lo sviluppo della teoria della probabilità e della statistica
I primi sviluppi del calcolo delle [...] parte, l'origine della teoria della probabilità si deve allo studio di un aspetto della vita civile, ossia ai giochid'azzardo, che presentava problemi le cui soluzioni sarebbero poi state applicate alle scienze naturali e avrebbero dato vita a nuovi ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] e deterministica, per es. nella meteorologia.
Di questo importante settore della matematica, nato anche da problemi sul giocod’azzardo, ricordiamo solo la legge dei grandi numeri, che grosso modo prevede la distribuzione degli esiti di esperimenti ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Ivor Grattan-Guinness
Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Nel presente volume la determinazione cronologica 'Settecento' [...] anni Settanta (cap. XLII). Tuttavia emersero anche paradossi, come quello noto come 'paradosso di Pietroburgo' sul giocod'azzardo risolto da Daniel Bernoulli, che scossero le fondamenta della disciplina. Verso il 1760 lo stesso Bernoulli discusse ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La nascita del calcolo delle probabilita
Patrizia Accordi
La nascita del calcolo delle probabilità
Introduzione
Il carteggio del 1654 tra Blaise [...] epistolari della storia della matematica, in cui Pascal e Fermat confrontarono le loro soluzioni di vari problemi legati ai giochid'azzardo e in cui, indipendentemente l'uno dall'altro, risolsero il 'problema delle parti'. Il caso risolto da Fermat ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione...
azzardo
ażżardo s. m. [dal fr. hasard, che a sua volta è dall’arabo volg. az-zahr «dado»; cfr. zara]. – 1. In origine, gioco con i dadi che si svolge fra un banchiere e varî giocatori; stabilita la posta, il banchiere getta i dadi per fissare...