DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] nazionale, non ignaro delle sollecitazioni dell'iniziativa democratica meridionale, si intrecciava con il federalismo giobertiano utilizzando i primi (per lo più indiretti) approcci alla Weltanschauung hegeliana radicati in un consapevole ...
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GALLARATI SCOTTI, Tommaso Fulco
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 nov. 1878 dal duca Gian Carlo e da Luisa Melzi d'Eril. Compì gli studi medi presso l'istituto Boselli e il libero liceo A. Manzoni. [...] aveva segnato, ad avviso del G., il ritorno dalla fase politica alle radici filosofico-teologiche del pensiero giobertiano. Benché legato ancora a una concezione troppo metafisica del cristianesimo, che gli impediva una autentica comprensione dell ...
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CEVA GRIMALDI PISANELLI, Giuseppe, marchese di Pietracatella, duca delle Pesche
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli l'8 sett. 1777 da Francesco Maria e da Maria Spinelli dei principi di Cariati, dopo la [...] trascurare l'evoluzione dell'opinione moderata in corso in Italia, specialmente in seguito alla pubblicazione del Primato giobertiano. Nel 1845, in occasione del congresso degli scienziati, intervenne affinché fosse permessa al Salvagnoli la venuta a ...
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BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] ebbe a corredarla il La Mennais, singolarmente si affianca agli opuscoli dei padri Pellico e Curci contro l'antigesuitismo giobertiano. Le polizie italiane erano però all'erta contro il B. e fermavano o ritardavano o sequestravano "colli di transito ...
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GIOVAGNOLI, Raffaello
Raffaella Di Castro
Nacque a Roma, il 13 maggio 1838, da Francesco e Clotilde Staderini.
Il padre, Francesco, nato a Monterotondo nel 1810, magistrato, dopo aver preso parte attiva [...] prodotto dalle riforme, per il quale si voleva riconoscere in lui, "povero curato di campagna", l'incarnazione del sogno giobertiano, il G. continuò a ritenerlo degno di essere annoverato fra i grandi protagonisti del Risorgimento.
Il G. aveva una ...
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CONTRUCCI, Pietro
Nidia Danelon Vasoli
Nato il 27 genn. 1788 a Calamecca (frazione di Piteglio), nella montagna pistoiese, da Giovannantonio e Maria Pocci, in una famiglia di condizioni economiche assai [...] dei primi mesi di quell'anno sembrarono realizzare le sue aspirazioni federalistiche, proprio nella linea del programma giobertiano al quale pienamente aderiva. La sua attività politica e pubblicistica fu assai intensa: alcuni suoi scritti comparvero ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] classificato come degenerazione della razza umana. La questione della Chiesa era comunque in primo piano, ma quando apparve il Primato giobertiano il G. non esitò a definirlo un "miserabile imbroglio" (a G. Ricciardi, 4 sett. 1843, in Arch. di Stato ...
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magnesite
magneṡite s. f. [der. di magnesio]. – Minerale romboedrico, carbonato di magnesio, di colore generalmente bianco con lucentezza vitrea, raro in cristalli ma molto diffuso in masse compatte o terrose (giobertite), usato nell’industria...