Figlio (n. 1484 - m. Stendal 1535) del principe elettore Giovanni, gli successe nel 1499. Strenuo avversario della Riforma, contribuì alla proclamazione dell'editto di Worms e divenne elemento di spicco [...] dei principi cattolici, anche se non riuscì a impedire la diffusione del luteranesimo nei suoi dominî. Nel 1527 regolò con la Constitutio Ioachimica il diritto di successione nel suo stato secondo il diritto romano. Si garantì (1529) il diritto ...
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Figlio (1546-1608) del principe Giovanni Giorgio, fu vescovo di Brandeburgo e di Havelberg (1553), di Lebus (1556) poi amministratore di Magdeburgo (1566) e di Prussia (1605). Succeduto al padre (1598), [...] non ottemperò alle clausole testamentarie del genitore, che prevedevano una divisione dei dominî; accordatosi a Gera (1599) con il cugino, Giorgio Federico margravio di Ansbach, stabilì il diritto di primogenitura e la indivisibilità dello stato. ...
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Figlio (1572-1619) dell'elettore Gioacchino Federico, cui successe (1608), accrebbe i suoi possedimenti alla morte del suocero duca Alberto Federico di Prussia (1618). Nel 1613 passò dal luteranesimo al [...] calvinismo. Malato, affidò (1619) il governo a suo figlio Giorgio Guglielmo ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] camaldolesi era a conoscenza dell’arcivescovo di Perugia, cardinale Vincenzo Gioacchino Pecci, che, divenuto papa Leone XIII 11 settembre 1979 si tenne, nel cenobio di S. Giovannidi Parma, il terzo convegno monastico intercongregazionale, con ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] primavera G. dovette risiedere presso la corte diGiovanna II, all'epoca di stanza ad Aversa, dove si era recato attribuito spesso profezie e vaticini, inspirandosi all'insegnamento diGioacchino da Fiore riconferma il valore del mandato profetico, ...
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Giovanni Ballarini
Gastronomia
Gli animali si cibano,
l'uomo mangia,
ma solo l'uomo spirituale
sa mangiare
(Anthelme Brillat-Savarin)
La cultura della buona cucina
diGiovanni Ballarini
29 aprile
Nella [...] avevano il cucchiaio. Nel suo Galateo, monsignor Giovanni Della Casa raccomanda di non ungersi troppo le mani mangiando. La forchetta servizio di Talleyrand, dello zar Alessandro I, dell'Imperatore d'Austria e apprezzato anche da Gioacchino Rossini. ...
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DI MARZO, Gioacchino
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Palermo il 2 dic. 1839, da Salvatore e da Enrica Cardinale. Il padre, un piccolo editore tipografo, fu coinvolto nei moti del 1848 e scontò numerosi [...] (voll. 7, 1872-77), tra cui spiccano i Libri quattro del Palermo restaurato di V. DiGiovanni e la Descrizione della Sicilia di G. F. Omodei; serie terza, Drammatiche rappresentazioni in Sicilia dal sec. XVI al XVIII (voll. 2, 1876), che comprende ...
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GIOVANNI Buralli da Parma
Mario Niccoli
Settimo ministro generale dei frati minori, nacque verso il 1208 e verso il 1233 entrò nell'ordine. Lettore a Bologna e a Napoli, professore di teologia (1245) [...] lo mostra il fatto che egli ottenne dalla S. Sede privilegi a favore dell'ordine. Di maggior turbamento erano causa allora le profezie gioachimite (v. gioacchino da fiore) diffuse in seno all'ordine; e G., gioachimita convinto, si schierò decisamente ...
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GIOVANNI margravio di Brandeburgo-Küstrin
Walter Platzhoff
Nato nel 1513, secondogenito del principe elettore Gioacchino I, nella divisione dello stato (1535) seguita alla morte del padre, fra lui e [...] il fratello maggiore Gioacchino II, ebbe il territorio di Neumark con la capitale Küstrin e alcuni territorî confinanti. Introdusse subito la Riforma nel paese e si unì alla Lega di Smalcalda. Venuto in urto con questa per la questione di Brunswick, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] dal Capitolo generale dell’ordine del 1192, rimasto senza esito. Dal 1194 Enrico VI dotò Gioacchino, «abate di S. Giovanni de Flore», di terre, diritti e rendite; nel 1196 Celestino III approvò oralmente le nuove «istituzioni» monastiche. Dopo ...
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