Pittore (Cortona 1883 - Parigi 1966). A Roma dal 1899, conobbe U. Boccioni e G. Balla che lo introdusse alla tecnica divisionista. Stabilitosi nel 1906 a Parigi (dove trascorse, con intervalli, la maggior parte della sua vita), S. entrò in contatto con i circoli dell'avanguardia artistica e letteraria legandosi, in particolare, a P. Picasso, A. Modigliani, M. Jacob e P. Fort. Orientatosi inizialmente ...
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INCISIONE (XVIII, p. 970)
Lamberto VITALI
A simiglianza di quel che avvenne in Francia nella seconda metà dell'800, la recente rinascita della grafica originale. in Italia e altrove, è opera, più che [...] ortodosse, ma mediocremente accademiche. Si sono dedicati alla litografia in modo occasionale anche Tullio Garbari (m. 1931), GinoSeverini, Mario Sironi, Adolfo Wildt (m. 1931) e, fra gli artisti dell'ultima generazione, Fabrizio Clerici.
La ...
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Cubismo
Nello Ponente
di Nello Ponente
Cubismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cubismo e tradizione. 3. Il cubismo e le esperienze del Novecento. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Con il termine cubismo [...] certo periodo, caratterizza anche il percorso di GinoSeverini, quando, nonostante le sue stesse dichiarazioni, Kubismus, Moskva 1916.
Schwartz, P. W., The cubists, London 1971.
Severini, G., Du cubisme au classicisme, Paris 1921.
Soffici, A., Cubismo ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] una profonda impressione, al punto che la pittura francese e la Scuola di Parigi, così come la frequentazione di GinoSeverini, definito da Dorazio «il provocatore dei nostri dubbi» (Forma 1, 1976, p. 7), e Angelo Maria Ripellino, che informava ...
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Boccioni, Umberto
Manuela Annibali
Dipingere il movimento e scolpire lo spazio
Chi di noi ha mai pensato che camminando o correndo modifica lo spazio che lo circonda? O che il nostro stato d'animo si [...] italiane, nel 1901 Boccioni giunge a Roma e si iscrive all'Accademia di belle arti. Qui conosce il pittore GinoSeverini e insieme frequentano lo studio di Giacomo Balla, artista già affermato. Boccioni vi apprende la cosiddetta tecnica divisionista ...
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VENTURI, Lionello (App. II, 11, p. 1103)
Giulio Carlo Argan
Teorico e storico dell'arte, morto a Roma il 15 agosto 1961.
Tra le sue opere, dopo il 1950: La peinture italienne (3 voll., Ginevra 1950-52); [...] La pittura italiana dalle origini al XIII secolo, in coll. con A. Maiuri (1959), Luigi Spazzapan (Roma 1960). GinoSeverini (ivi 1961). Aveva in preparazione una riedizione largamente ampliata e aggiornata della monografia su P. Cézanne e un volume ...
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Sport e arte nella storia
Marco Bussagli
Le culture preistoriche ed etnografiche
Il rapporto fra sport e arte, sia pure con modalità diverse e legami più o meno stretti in funzione dei differenti momenti [...] vita a una creazione artistica di grande qualità e interesse. Affidata alla geniale creatività di un artista come GinoSeverini (1883-1966), appassionato e specialista della tecnica del mosaico, che seppe coordinare al meglio pittori come Angelo ...
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Gli ambienti dello sport nella storia
Livio Sacchi
Dall'Antichità all'Ottocento
L'antichità è, come tutti sanno, ricchissima di fabbriche dedicate allo sport: ginnasi, palestre, stadi, circhi, anfiteatri, [...] è anche la celebre palestra Mussolini, progettata ancora da Luigi Moretti (1936-37): bellissimi i pavimenti a mosaico di GinoSeverini. Fra gli edifici parzialmente dedicati allo sport di quegli anni è poi anche giusto ricordare la Casa della GIL ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] le varie sollecitazioni del movimento futurista. La lezione di Boccioni fece proseliti diretti (come per esempio Primo Conti, GinoSeverini, Mino Rosso e altri su cui torneremo) e indiretti come Marcel Duchamp. Pur partendo da posizioni cubiste, il ...
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PELLIZZA DA VOLPEDO, Giuseppe
Davide Lacagnina
PELLIZZA DA VOLPEDO, Giuseppe. – Nacque a Volpedo, in provincia di Alessandria, il 28 luglio 1868, da Pietro e da Maddalena Cantù, secondo di tre figli, [...] della Società amatori e cultori di belle arti ed entrò in contatto con Giacomo Balla, Umberto Boccioni e GinoSeverini (Rebora, 1991; Fagiolo Dell’Arco, 2000). Nel corso dell’anno arrivarono due importanti riconoscimenti pubblici: il ministero della ...
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