WEIZMANN, Chaim
Sabatino MOSCATI
Scienziato e capo sionista, nato a Motyli (Russia bianca) il 27 novembre 1874. Docente di chimica a Ginevra e quindi, dal 1903, nell'università di Manchester; nel 1901 [...] fu tra i fondatori della frazione sionista democratica e nel 1917 fu dovuta alla sua influenza la dichiarazione Balfour sulla Palestina.
Artefice, nel 1925, dell'università ebraica di Gerusalemme e nel ...
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BIANDRATA, Alfonso
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Nacque a Saluzzo, in anno imprecisato, primogenito della nobile famiglia. Uomo d'affari, viaggiava sovente anche al di là delle Alpi. Quasi contemporaneamente a suo fratello Giorgio [...] un esteso giardino. Il tutto sarà venduto, nel 1596, per la somma di 6000 fiorini Ma la sua posizione sociale in Ginevra era più elevata di quanto la scarsa enumerazione dei beni potrebbe indicare. Nel 1586 fu testimone per il matrimonio di Pierre de ...
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CINOZZI (Cinozzi dei Gini), Girolamo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 22 apr. 1461 da ser Angelo di Cinozzo e da Ginevra di Piero Dal Pozzo Toscanelli, figlia di un fratello del celebre medico e matematico [...] Paolo.
Già nel sec. XIV vi erano stati nella famiglia, che originariamente portava il cognome Cini, alcuni linaioli e rigattieri che godevano di una discreta posizione sociale ed erano abilitati all'esercizio ...
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Riformatore scozzese (Haddington 1505 o 1513/14 - Edimburgo 1572). Sacerdote (1543), abbracciò il calvinismo negli anni Cinquanta del 16° sec., in cui fu in esilio a Ginevra. Rientrato in Scozia (1559) [...] all'elaborazione della seconda edizione del Book of common prayer. Succeduta Maria Tudor, si rifugiò a Dieppe, quindi a Zurigo, Ginevra e Francoforte; rientrò in Scozia durante la reggenza di Maria di Guisa, che aveva fatto sperare tolleranza per i ...
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Teologo, saggista e politico (Parigi 1815 - Versailles 1889), di famiglia calvinista svizzera; si dedicò per qualche tempo agli studî religiosi e insegnò a Ginevra (pubblicò Dogmatique de l'Église réformée, [...] 1843); si orientò poi verso forme di un razionalismo hegeliano e scrisse: La critique et la foi (1850); Lettres à mon curé (1853); Mélanges de critique religieuse (1860). Passato in Francia, si dedicò ...
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FRACZON (Fraczos), Jean (detto da Brogny, detto anche d'Allarmet)
François-Charles Uginet
Nato nel 1342 a Petit-Brogny (località nei pressi di Annecy-le-Vieux, dipartimento della Haute-Savoie), all'epoca [...] F. si qualifica come Jean de Brogny in un'opera, il Breviarium iuris, corretta di suo pugno.
Dopo i primi studi a Ginevra, si recò ad Avignone dove ottenne, probabilmente nel 1370, il dottorato in diritto civile. Il duca di Borgogna Filippo l'Ardito ...
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BERGIO, Claudio
Johnn A. Tedeschi
Pastore valdese, nacque a Sampeyre nel marchesato di Saluzzo. Le scarse notizie rimasteci sul B. si riferiscono esclusivamente ad alcuni avvenimenti drammatici risalenti [...] rivista cristiana (1886), p. 93, e in G. Jalla, Storia…, I, pp. 220 s. Cfr. anche G. Peyrot, Influenze franco-ginevrine, in Ginevra e l'Italia, Firenze 1959, pp. 215-85; G. Jalla, Synodes Vaudois, in Bull. de la Soc. d'hist. vaudoise, XX (1903), pp ...
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Pietista francese (n. Montauban 1646 - m. 1707 circa). Attratto dalla predicazione di J. Labadie del quale divenne amico e discepolo dopo gli studî a Ginevra, lo seguì (1668) a Middelburg e ne divenne [...] il successore (1674) come capo della "chiesa" labadista. Buon teologo, è autore tra l'altro di: Essentia religionis christianae patefacta (1673); De la prédestination et de la grâce (1680); Impietas convicta ...
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Pastore e capo valdese (Embrun 1641 - Schönenberg, Württemberg, 1721); educato, come rifugiato, nelle valli valdesi ove, dopo studî a Basilea, in Olanda e a Ginevra, fu pastore (barba) a Maniglia (Pinerolo), [...] quindi a Torre Pellice. Dopo l'editto di Vittorio Amedeo II (1686), divenne uno dei capi della resistenza alle forze franco-piemontesi; esule in Svizzera organizzò, con G. Gianavel, i due tentativi falliti ...
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BALBANI, Niccolò (Nicolao)
Carlo Ginzburg
Nacque a Lucca il 27 sett. 1522, da Agostino e Lucrezia Sbarra, sua seconda moglie. Il padre aveva aderito in data imprecisata alle dottrine dei riformatori [...] , n. 1, c. 3v) fu emessa soltanto dieci anni dopo, il 2 luglio 1566.
Dopo pochi mesi il B. abbandonò Lione per Ginevra, dove venne iscritto tra gli abitanti e il 22 ag. 1560 tra i borghesi della città. Nel 1557 sposò in seconde nozze Vittoria, figlia ...
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ginevrino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città o del cantone svizzero di Ginevra, appartenente o relativo a Ginevra (fr. Genève, ted. Genf); in partic., scuola g., la scuola linguistica che fa capo al glottologo Ferdinand de Saussure (1857-1913),...
ostàggio s. m. [dal fr. ant. hostage (mod. otage), che è prob. un lat. tardo *hospitatĭcum, der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. Cittadino di uno stato nemico che un belligerante tiene in proprio potere e contro il quale minaccia di prendere...