Nomignolo dato dagli Inglesi (ingl. mad "pazzo") al capo religioso e politico somalo musulmano, appartenente alla confraternita aṣ-Ṣāliḥiyya, Muḥammad ibn ῾Abdallāh ibn Ḥasan, in forma somala Muḥammad [...] ῾Abdille Ḥasan (1864-1920). Nel 1899 proclamò contro i cristiani stanziati in Somalia, soprattutto inglesi ed etiopici, il gihād, che durò fino al 1920, quando la riaffermazione del diretto dominio italiano in Somalia e una energica campagna ...
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Ayyubidi, dinastia
Bruna Soravia
Dinastia fondata da Salāḥ al-Dīn Ibn Ayyūb (Saladino) alla fine del XII sec., giunse alla fine del secolo successivo a dominare, nei suoi diversi rami familiari, l'Egitto [...] , accrebbe notevolmente l'influenza dei capi militari ayyubidi sotto l'autorità di Nūr al-Dīn, signore zengide e famoso campione del ǧihād contro i franchi, il quale li inviò in Egitto, nel 1169, a sostegno del califfo fatimide, all'epoca suo alleato ...
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Islamismo
Alberto Ventura
L'ultimo decennio del 20° sec. ha evidenziato i limiti e le crisi dell'i. militante, sia dal punto di vista ideologico sia sotto il profilo dell'azione politica. In quegli [...] l'essenza del suo messaggio rivoluzionario. Una divaricazione ancor più evidente si è manifestata allorché il concetto di ǧihād è stato associato negli ultimissimi decenni alla violenza suicida dei kamikaze, che l'Islam tradizionale non aveva mai ...
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SIRIA
Pier Giovanni Donini
Guido Valabrega
Daniela Amaldi
Desideria Viola
Stefania Parigi
(XXXI, p. 885; App. I, p. 1006; II, II, p. 835; III, II, p. 753; IV, III, p. 340)
In base al censimento [...] andò in porto); l'incontro di Asad con ῾Arafāt, venuto a Damasco per i funerali del dirigente dell'OLP, Abū Ǧihāḍ, ucciso dagli Israeliani; e la disponibilità a dare adempimento alle indicazioni dei deputati libanesi riuniti nell'ottobre 1989 a Tā'if ...
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Religioso e politico sudanese (Dongola 1844 - Omdurman 1885). Seguace della confraternita mistica as-Samaniyya, nel 1881 si dichiarò Mahdī e diede vita al movimento religioso e politico del mahdismo (al-Mahdiyya): [...] Omdurman, dove morì di tifo nel giugno 1885. Suo successore fu ῾Abd Allāh ibn Muḥammad at-Ta῾ā᾿ishī, che continuò il gihād fino al 1898, quando una spedizione britannica inflisse una disfatta al movimento mahdista conquistando Omdurman e al-Kharṭūm. ...
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Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] e Nairobi del 1998 e l'abbattimento delle Twin Towers nonché l'attentato al Pentagono dell'11 settembre 2001. Il Ǧihād afghano e la fine della guerra fredda ebbero peraltro pesanti conseguenze in molti Paesi arabi e musulmani. Mentre l'Afghānistān ...
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Terrorismo
Donatella della Porta
Il termine terrorismo viene in genere riferito ad azioni orientate ad acquisire potere politico, attraverso un uso della forza considerato come estremo, che ha l'effetto [...] metà degli anni Novanta: in Egitto (dove operavano la Ǧihād e Jemaah Islamiah) da 7 vittime nel 1992 a settembre 1993, data entro la quale l'organizzazione clandestina Ǧihād aveva chiesto l'allontanamento degli occidentali dal territorio islamico, ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] musulmano, allo scopo di ritrovare la passata potenza. Se la restaurazione del sunnismo e la diffusione dell'idea di ǧihād erano tese a conseguire l'unità morale e dottrinale del mondo musulmano, l'unificazione politica e la risposta militare all ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] Ibn Lādin) - e con lui la complessa rete del terrore islamico - si considera come combattente di una guerra santa, il ǧihād. Poi perché persino in campo occidentale, e statunitense in specie, si è diffusa una vulgata che individua negli Arabi e negli ...
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Damasco
Axel Havemann
Le generali condizioni di instabilità che caratterizzarono la Siria durante il sec. X fecero anche della città di Damasco ‒ dal 132 A.H./750 A.D. ridotta al rango di città di provincia [...] e retto da un governo centralizzato, Damasco si avvantaggiò notevolmente della politica di Nūr al-Dīn, sia sotto l'aspetto del ǧihād contro i crociati sia in senso economico e culturale. La città recuperò la sua importanza militare e il suo prestigio ...
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jihad
jihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento alla parola guerra). – 1. Termine...
mugiahidin
mugiāhidīn ‹muǧahidìn› s. m. pl., arabo [plur. di mugiāhīd «combattente (per la fede)», con la terminazione -īn del plur. nell’arabo parlato (corrispondente a -ūn dell’arabo letterario), der. di gihād «combattimento, lotta»]. –...