Frankenheimer, John
Roy Menarini
Regista cinematografico statunitense, nato a Malba (New York) il 19 febbraio 1930, da padre ebreo di origine tedesca e da madre irlandese, e morto a Los Angeles il 6 [...] forti connotati psicologici: The young savages (1961; Il giardino della violenza), un'indagine sulla violenza delle bande tornò a girare film più anonimi come la produzione italo-francese Impossible objet (1972; Questo impossibile oggetto) o 99 and ...
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Denis, Claire
Daniela Turco
Regista cinematografica francese, nata a Parigi il 21 aprile 1948. L'Africa, con i suoi spazi dilatati e la sua luce, e l'immigrazione africana in Europa, con il suo drammatico [...] Neri) in una cornice naturale che ha i tratti magici di un giardino dell'Eden, finché l'equilibrio non si incrina. Con S'en Donna, La distanza delle cose vicine. La Nouvelle Vague delle registe francesi, Firenze 1997, pp. 67-70.
T. Sossi, Denis, ...
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Linneo, Carlo
Paolo Casini
Il grande botanico che diede nome e cognome alle piante
Linneo, medico e botanico svedese, si occupò di piante sin da giovane cercando nuovi criteri per nominare e classificare [...] dal 1741 fino alla sua morte nel 1778. Rinnovò il giardino botanico dell’università e fu in contatto con tutta Europa L’italiano Andrea Cesalpino, l’inglese John Ray e il francese Joseph Tournefort proposero di classificare le piante a seconda della ...
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Ravel, Maurice
Guido Turchi
Una musica di raffinata eleganza
Il compositore francese Maurice Ravel ha guidato, insieme a Claude Debussy, l’innovazione musicale dei primi trent’anni del Novecento, in [...] denuncia del debito con l’altro grande dell’arte musicale francese. Da allora i due musicisti proposero esperienze di rinnovamento alle parati), nonché dagli animali e dalle piante del giardino che aveva maltrattato.
In questo peregrinare tra i ...
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ANDREANI, Paolo
Letizia Vergnano
Nacque a Milano nel 1763 circa, da nobile famiglia milanese. Appena ventenne, volle ripetere, per primo in Italia, l'esperienza dei fratelli Montgolfier, e fece costruire [...] esito incerto, l'ascensione fu fatta il 13 marzo 1784, dal giardino della villa di Moncucco (prov. di Milano), di proprietà dell , e strinse relazione con i maggiori esponenti dell'aeronautica francese. L'Accademia delle scienze di Parigi gli dette l' ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] Ghirlandaio, intorno al 1489 venne in contatto presso il giardino di S. Marco, domicilio della collezione di antichità della nazionale) e la Pietà commissionata (1498) dal cardinale francese Jean de Bilhères, destinata alla rotonda di S. Petronilla ...
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Scultore francese (Parigi 1710 circa - Sala Baganza 1765). Eseguì numerose sculture per il duca di Parma (nel castello di Colorno; a Parma, la Madonna al disopra del balcone del pal. del governatore, un [...] gruppo mitologico nel giardino pubblico, ecc.). Pubblicò una Iconologie tirée de divers auteurs (1759). ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] divisi tra il palazzo di famiglia in via Larga e il Giardino pure mediceo presso San Marco. In quest’ultimo luogo, che Pierre de Rohan, maresciallo di Gié, alla testa dell’esercito francese rimasto in città; statue di marmo per il prospetto marmoreo ...
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Pittore (Valenciennes 1684 - Nogent-sur-Marne 1721). Fu il più influente esponente francese della pittura rococò, autore di cicli pittorici ispirati in particolare al teatro delle maschere e alle Fêtes [...] Museum), Amore al teatro italiano e Amore al teatro francese (Berlino, Gemäldegalerie), ecc. Musica, danza, piacevoli conversari : Riunione galante in un parco (Berlino, Gemäldegalerie), Giardini di Saint-Cloud (Prado), Feste veneziane (Edimburgo, ...
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Pittore francese (Parigi 1840 - Giverny 1926). Tra i più grandi protagonisti della rivoluzione impressionista, fu forse lo spirito più lucido, risoluto e conseguente del movimento, ai cui principi fondamentali [...] influenzò al pari di Manet. Se le prime opere furono figure e composizioni (Camille, 1866, Brema, Kunsthalle; Donne in giardino, 1867, Parigi, Musée d'Orsay) che sembrano ancora accordare il realismo di Courbet e la luminosità di Corot, le esperienze ...
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giardino
s. m. [dal fr. jardin, ant. gart, jart, dal germ. *gart o *gardo (cfr. ted. Garten, ingl. garden)]. – 1. Terreno, per lo più cinto di muro, steccato o cancellata, coltivato a piante ornamentali e fiorifere, destinato a ricreazione...
aiuola
aiuòla (o aiòla) s. f. [lat. areŏla, dim. di area «aia»]. – 1. Striscia di terreno di limitata estensione e forma varia risultante dal tracciato dei viali di un giardino o delle sedi stradali circostanti, e destinata a coltivazioni...