DE TONI, Giovanni Battista
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Venezia il 2 genn. 1864 da Antonio e da Elena Pasini; compiuti i suoi primi studi a Venezia, si laureò a Padova in scienze naturali con [...] individui di Digitalis purp. L. coltivati nel giardino pubblico di Modena, Modena 1916) e Tripodi-S. Santisi, Cento anni di algologia in Italia, in Centenario della Soc. botanica ital., Firenze 1988, pp. 356 s.; per il fratello Ettore: A. Battistella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta ellenistica: divorzio tra scienza e filosofia
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Alessandro [...] raccolti numerosi esemplari di piante che, sconosciute fino a quel momento, dettero grande impulso allo studio della botanica.
Nel creare i giardini che facevano parte della Biblioteca e del Museo, i Tolemei sono indotti a fare collezione di piante ...
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GALLESIO, Giorgio
Antonio Saltini
Nacque a Finalborgo, l'attuale Finale Ligure, da Giovanni Battista e da Giulia Prasca, nobili possidenti, il 23 maggio 1772. Nel 1793 si laureava in legge all'Università [...] . 136-156, un'interessante applicazione, sul terreno enologico del principio della costanza dei caratteri varietali; Gli agrumi dei giardinibotanico-agrarii di Firenze, 3ª ed. del primo capitolo del Traité, che il G. allegò all'ultima dispensa della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento la cultura del giardino registra profondi mutamenti. I primi decenni del [...] ripresa dell’idea di ferme ornée. Il botanico Antoine-Nicolas Duchesne approfondisce invece l’aspetto tecnico del giardino naturalistico, sostenendo ancora la validità del giardino formale (Sulla formazione dei giardini, 1775).
Jean-Marie Morel è il ...
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farmacologia
Francesca Vannozzi
Un 'universo' di sostanze per la cura del corpo malato
Tutte le civiltà, dall'antichità ad oggi, si sono poste il problema di guarire dalla malattia. La natura offre [...] , ma nel tempo diventarono spazi per la coltivazione anche di piante più o meno rare. L'orto botanico è un po' come il corrispettivo del giardino zoologico per il regno animale.
I rimedi esotici dalle Americhe
Oltre alle piante europee spontanee e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filosofo e scienziato del XVII secolo, dopo una prima fase scettica e nominalista, approda [...] .
Sempre ad Aix, Gassendi frequenta l’astronomo e botanico Nicolas-Claude Fabri de Peiresc, intellettuale dai molteplici interessi sulla biografia e la personalità del filosofo del giardino, mentre nelle Animadversiones e nel Syntagma sono trattati ...
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FERRACINA, Bartolomeo
Paolo Preto
Nacque a Solagna (Vicenza) il 20ag. 1692da Giovanni Battista e Maria Cavallin, in una modesta famiglia di barcaioli. Condotto sin da bambino in montagna, il F. rivelò [...] ingegnoso meccanismo idraulico per sollevare l'acqua dal Muson al giardino della sua splendida villa di Santa Maria di Sala, propria galleria d'arte e in un originale e ricchissimo orto botanico.
L'attività del F. può essere suddivisa in tre ...
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TREZZA, Luigi
Fabio Mangone
Nacque a Verona, probabilmente nel 1752, «da non facoltosa ma onorata famiglia» (Verona, Biblioteca civica, Lascito Luigi Trezza, Cenni autobiografici sulla professione, [...] 5, CLII-CLIII (1999), n. 187, pp. 125-155; L. Camerlengo, L. T., in Atlante del giardino italiano. Dizionario biografico di architetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri protagonisti, a cura di V. Cazzato, I, Roma 2009, pp. 418 s ...
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DORIA, Giacomo
Enrico Tortonese
Nacque a La Spezia il 1º nov. 1840, dal marchese Giorgio, conte di Montaldeo, e dalla marchesa Teresa Durazzo. Crebbe a Genova nel palazzo Doria (ora in via Garibaldi), [...] approvò la fondazione del museo e gli assegnò come sede un piccolo edificio situato in un giardino della città, la villetta Di Negro, dove aveva insegnato tra l'altro il botanico D. Viviani. Al D. ne fu affidata la direzione.
Sorgeva così nel 1867 un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Grazie all’influenza dell’umanesimo, l’insegnamento delle scienze nelle università, [...] università di Oxford deve attendere il 1621 per avere un orto botanico. In tutti, almeno all’inizio, prevale un netto indirizzo medico semplici (da cui il nome, allora comune, di “giardino dei semplici”), che deve costituire il sussidio alla cattedra ...
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giardino
s. m. [dal fr. jardin, ant. gart, jart, dal germ. *gart o *gardo (cfr. ted. Garten, ingl. garden)]. – 1. Terreno, per lo più cinto di muro, steccato o cancellata, coltivato a piante ornamentali e fiorifere, destinato a ricreazione...
botanico
botànico agg. e s. m. [dal lat. tardo botanĭcus, gr. βοτανικός, der. di βοτάνη «erba»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla botanica: enciclopedia b.; orto, giardino b., giardino dove si coltivano piante a scopo di studio. 2. s....