Teologo (Baiona 1600 - abbazia di Saint-Cyran 1678); nipote di J. Duvergier de Hauranne abate di Saint-Cyran, discepolo di Giansenio a Lovanio, segretario e collaboratore dello zio al quale succedette [...] nell'abbazia (1644); amico di Antoine Arnauld, al cui Traité de la fréquente Communion pure collaborò e di cui difese una celebre proposizione (1645); sostenne, in numerosi scritti polemici, le dottrine gianseniste. ...
Leggi Tutto
Giansenista (Parigi 1613 - Pomponne 1684), fratello di Antoine, sacerdote a Port-Royal, incaricato della direzione spirituale delle religiose, seguì le difficili vicende del giansenismo, e subì anche, [...] noto per la versione del Nuovo Testamento (riveduta dal fratello Antoine, da A. Arnauld e P. Nicole), che suscitò molte polemiche per le sfumature gianseniste, cui seguì quella dell'Antico Testamento; edite poi insieme (1672), ebbero molta fortuna. ...
Leggi Tutto
CAMPANELLA, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Genova il 5 marzo 1811 da Sebastiano e da Maria Poggi, in una famiglia di condizione agiata e molto attaccata alla tradizione cattolica. Dopo i primi [...] che risentiva in maniera massiccia dell'ideologia della Restaurazione, soprattutto di un'acre animosità contro le dottrine gallicane e gianseniste che contavano allora nella città ligure ancora alcuni epigoni. Ma il C. poté in quegli anni acquisire ...
Leggi Tutto
Innocenzo XI
Papa, beato (Como 1611-Roma 1689). Benedetto Odescalchi, appartenente a una famiglia di banchieri, iniziò la sua carriera in curia acquistando uffici venali. Cardinale nel 1645, successe [...] . In campo dogmatico, avversò il «probabilismo» teologico-morale dei gesuiti (1679), avvicinandosi per qualche tempo alle posizioni gianseniste. Fu in contrasto con Luigi XIV di Francia sui quattro articoli delle libertà gallicane (1682) (➔ ). Fu ...
Leggi Tutto
CONTRUCCI, Pietro
Nidia Danelon Vasoli
Nato il 27 genn. 1788 a Calamecca (frazione di Piteglio), nella montagna pistoiese, da Giovannantonio e Maria Pocci, in una famiglia di condizioni economiche assai [...] fu sincera, ed il C. rimase credente tutta la vita, con una vena di schietta pietà, nutrita forse dalle influenze gianseniste ancora vive in una parte del clero pistoiese. Era ancora seminarista quando, nel 1809, si trovò compreso nella coscrizione ...
Leggi Tutto
CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] , I-II, Torino 1937-38, ad Indicem; Id., Ultimi studi sul conte di Cavour, Bari 1936, pp. 13-17 e passim; Id., I giansenisti piemontesi e la conversione della madre di Cavour; a cura di E. Codignola, Firenze 1942, pp. 143-145, 155-156, 166-177; D ...
Leggi Tutto
BERSANI, Stefano
Bruno Di Porto
Nato a Casaliggio (Piacenza) il 25 dic. 1822 da Pietro e da Teresa Groppi, seguì gli studi ecclesiastici nel piacentino collegio Alberoni, divenendo sacerdote nel 1847. [...] dell'istituto per le polemiche in corso nel clero piacentino, dovute a strascichi della campagna gesuitica contro le infiltrazioni gianseniste. Dal 1850 coadiutore nella parrocchia di S. Lazzaro, e dal 1855 parroco lui stesso, il B. espose questi ...
Leggi Tutto
Teologo (Parigi 1634 - Amsterdam 1719); direttore (1662) dell'istituzione degli Oratoriani a Parigi, divenne sospetto all'autorità religiosa per alcune note in una sua edizione di san Leone Magno. Di netto [...] volta attaccato, venendo così le Réflexions a costituire il centro intorno al quale si svolse la seconda fase della controversia giansenista. Nel 1703 i gesuiti ottennero l'arresto di Q., che riuscì però a fuggire ad Amsterdam. Le Réflexions furono ...
Leggi Tutto
GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] di Tropea (in cui prese il nome di Infuriato) e dedicata a confutare - secondo un'impostazione agostiniana ripresa dal giansenismo - la teoria delle virtù dei pagani, giudicate comunque peccaminose perché non riferite al vero Dio e quindi "mancanti ...
Leggi Tutto
Scultore e architetto (Firenze 1652 - ivi 1725). Allievo di E. Ferrata a Roma, fu attivo a Firenze dove dal 1677 al 1691 lavorò alla decorazione della cappella Corsini al Carmine e della cappella Feroni [...] 1713 - Roma 1783), erudito e teologo, secondo custode (1768) della Biblioteca Vaticana, si occupò di patristica e agiografia suscitando polemiche a causa delle sue idee gianseniste. Curò un'edizione in facsimile (1741) del codice mediceo di Virgilio. ...
Leggi Tutto
giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...