MAZZARELLA, Bonaventura.
Laura Demofonti
– Nacque a Gallipoli, in Terra d’Otranto, il 6 febbr. 1818 da Carlo, cancelliere comunale, e da Caterina Forsenito. Secondo di quattro figli, ricevette la prima [...] educazione sotto la guida dello zio paterno, il sacerdote Domenico, ex monaco paolotto di convinzioni gianseniste.
Nel 1835 si recò a Napoli dove intraprese gli studi universitari frequentando i corsi di filosofia di Pasquale Galluppi, per poi ...
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CINI, Giovanni
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese, l'11 giugno 1778, da Bartolomeo e Violante Menchi. Appartenente a una antica e agiata famiglia da lungo tempo stabilitasi a San Marcello, [...] ricevette i primi insegnamenti dallo zio paterno Pietro, allora pievano e poi canonico a Pistoia, di tendenze gianseniste e legato al vescovo Scipione de' Ricci. Continuò poi i suoi studi nel collegio presso l'Accademia "ecclesiastica di Pistoia e, ...
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BELLONI, Alessandro
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Bologna nel 1742 da famiglia nobile. Avviato alla carriera ecclesiastica, entrò nel seminario vescovile di Prato e vi compi gli studi teologici [...] . del Seminario di St. Sulpice, Fondo Clément, vol. III; Arch. di Stato di Firenze, Acquisti e doni f. 144; E. Codignola, Il giansenismo toscano nel carteggio di Fabio de Vecchi, Firenze 1944, 1, pp. 50, 145, 147, 261, 263, 275, 292 s., 300, 303-305 ...
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Erudito, teologo e polemista (Piozzano, Piacenza, 1761 - Ruebelle, Montmorency, 1842); alunno in Roma dell'Accademia dei nobili ecclesiastici, suddiacono (1785), frequentatore del cenacolo del vescovo [...] Ricci e, col nome di fra Colombano, scrisse le Lettere Transpadane, in cui sostenne le dottrine episcopaliste e gianseniste. Abbandonato (1796) il sacerdozio, si diede al giacobinismo, predicando una specie di repubblicanesimo evangelico. Durante la ...
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Teologo (Baiona 1600 - abbazia di Saint-Cyran 1678); nipote di J. Duvergier de Hauranne abate di Saint-Cyran, discepolo di Giansenio a Lovanio, segretario e collaboratore dello zio al quale succedette [...] nell'abbazia (1644); amico di Antoine Arnauld, al cui Traité de la fréquente Communion pure collaborò e di cui difese una celebre proposizione (1645); sostenne, in numerosi scritti polemici, le dottrine gianseniste. ...
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NANNARONI, Michele Maria
Vittoria Fiorelli
– Figlio di Matteo e di Domenica Tenore, nacque a Foggia il 17 giugno 1732 e fu battezzato il giorno seguente nella parrocchia di S. Tommaso Apostolo dall’arciprete [...] G. Matteucci, in Enciclopedia cattolica, VIII, Vaticano 1952, col. 1612; C. Candelari, Un libro chiave per la storia del giansenismo italiano stampato e presentato da Agnelli, in Archivio Storico Ticinese, 12 (1962), pp. 575-582; R. De Maio, Società ...
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Giansenista (Parigi 1613 - Pomponne 1684), fratello di Antoine, sacerdote a Port-Royal, incaricato della direzione spirituale delle religiose, seguì le difficili vicende del giansenismo, e subì anche, [...] noto per la versione del Nuovo Testamento (riveduta dal fratello Antoine, da A. Arnauld e P. Nicole), che suscitò molte polemiche per le sfumature gianseniste, cui seguì quella dell'Antico Testamento; edite poi insieme (1672), ebbero molta fortuna. ...
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CAMPANELLA, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Genova il 5 marzo 1811 da Sebastiano e da Maria Poggi, in una famiglia di condizione agiata e molto attaccata alla tradizione cattolica. Dopo i primi [...] che risentiva in maniera massiccia dell'ideologia della Restaurazione, soprattutto di un'acre animosità contro le dottrine gallicane e gianseniste che contavano allora nella città ligure ancora alcuni epigoni. Ma il C. poté in quegli anni acquisire ...
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PÉRÉFIXE de Beaumont, Hardouin de
Giorgio De Gregori
Storico e prelato, nato nel 1605 vicino a Châtellerault, morto a Parigi il 31 dicembre 1670. Di famiglia originaria di Napoli, suo padre era maggiordomo [...] divina e l'ecclesiastica, in relazione alla celebre questione sul fatto e sul diritto, e nel 1667 condannò la traduzione giansenista del Nuovo Testamento pubblicata a Mons. La sua Vie de Henri IV (Parigi 1661) è fonte di primaria importanza.
Bibl ...
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Innocenzo XI
Papa, beato (Como 1611-Roma 1689). Benedetto Odescalchi, appartenente a una famiglia di banchieri, iniziò la sua carriera in curia acquistando uffici venali. Cardinale nel 1645, successe [...] . In campo dogmatico, avversò il «probabilismo» teologico-morale dei gesuiti (1679), avvicinandosi per qualche tempo alle posizioni gianseniste. Fu in contrasto con Luigi XIV di Francia sui quattro articoli delle libertà gallicane (1682) (➔ ). Fu ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...