Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] riforma: da un lato, l'invito ai fedeli alla comunione anche quotidiana, superando gli ultimi residui del rigorismo giansenista, e trasformando in possibilità concreta un auspicio che da decenni era stato fatto proprio da vari studiosi, compreso ...
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Guido Alpa
Abstract
Il contratto è l’accordo diretto a costituire, modificare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale, diretto quindi a creare obbligazioni e ad avere effetto di “legge tra [...] , Parigi, 1808) preferisce citare Pothier piuttosto che Domat. Difficile dire se l’omissione di Domat fosse dovuta al credo giansenista di cui era portatore, oppure alla sua distanza temporale dal lavoro dei redattori, o dal fatto che all’epoca ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] un progetto che si oppone al mondo. Gli errori della Scolastica, come le deviazioni in senso rigoristico o mistico, dal giansenismo al quietismo, hanno origine nel pensiero dei Padri, da Lattanzio ad Agostino, su cui si accaniscono almeno quattro dei ...
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ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] contatto con la nuova Morale, alla quale si riconobbe a mano a mano il merito di aver consumato le sorti del giansenismo e le tendenze più discusse del probabilismo. Tutto il pensiero antecedente era stato riassunto: più di 70.000 citazioni da 800 ...
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Innocenzo XI, beato
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio Odescalchi e Livia Castelli di Gandino. La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - la [...] la porpora (L. von Pastor, p. 311). Ma il nunzio Varese lo avvertì dei rischi che si correva dando credito a un giansenista e il papa fu più prudente. Certo è che tra i suoi collaboratori più stretti, Favoriti e Casoni erano assai vicini al francese ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] sulla parola dei Vangeli. Anche se poi la morale era spesso vissuta in una chiave più blanda rispetto all’eredità giansenista. La pietà suggerita e praticata era spesso calda ed esteriore, con una larga diffusione del culto mariano e del riferimento ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] e oltr'Alpe anche tra la magistratura. Segno più cospicuo e più noto di quest'avversione antigesuitica è il movimento giansenista, diffusosi in Francia e nelle Fiandre a partire dal quinto decennio del sec. XVII e che sopravvisse sino agl'inizi ...
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giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...
giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...