Nacque a Parigi il 1° n0vembre 1636 e vi morì il 13 marzo 1711. Usciva da una famiglia schiettamente borghese, illustratasi però con l'avvocatura e con le alte cariche giudiziarie, fornita di parentele [...] la lunga ed intima amicizia col Racine. Da ricordare sono pure i suoi rapporti col presidente di Lamoignon e col giansenista Arnauld.
Opere: Per le opere del B. pubblicate prima del 1666, cioè anteriori alla prima edizione riconosciuta dall'autore, v ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] XIX secolo in Piemonte, a cura di F.N. Appendino, Casale Monferrato 1982. Cfr. anche P. Stella, Giurisdizionalismo e giansenismo all’università di Torino nel secolo XVIII, Torino 1958.
9 A. Gambasin, Un vescovo tra Illuminismo e Liberalismo. Modesto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Rappresentante massimo del pensiero del secolo dei Lumi, di cui incarna la nuova figura [...] con l’autore dei Pensieri, di cui non potrà mai accettare il pessimismo metafisico e la sofferta religiosità legati a un’idea giansenista di peccato e di colpa. Voltaire oppone a Pascal un ideale di concretezza e di equilibrio che rimanda a un uso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione scolastica prosegue durante tutto il Seicento. I luoghi in cui si sviluppa [...] gioco delle parti, emblema di un inutile conformismo, nel duello a colpi di spada e sottigliezze logiche, tra il conte giansenista e il padre gesuita ne La via lattea (1969).
La metafisica nella scolastica luterana e calvinista
Anche nel Nord Europa ...
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GUIDI DI BAGNO, Niccolò
Giampiero Brunelli
Nacque a Rimini nel 1584, secondogenito di Fabrizio, marchese di Montebello, e di Laura Colonna, figlia di Pompeo, duca di Zagarolo. Su consiglio del prozio, [...] rimase che deplorare i toni troppo liberi usati in questi dibattiti. Richiesto da Roma di un giudizio sulla diffusione del giansenismo, il G. rispose di stimarla molto larga: la Corona in tempi di guerra non usava il rigore necessario e il fenomeno ...
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Isteria
Silvia Vegetti Finzi
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal [...] che accorrono sempre più numerose ad assistere a scene di possessioni mistiche, ordinano la chiusura del cimitero giansenista di S. Medardo, dove si esibivano i cosiddetti convulsionari. Nella motivazione del provvedimento si denunciano, alludendo a ...
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FAURE, Giambattista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Roma il 25 ott. 1702, studiò nel seminario romano, distinguendosi ben presto per la sua perizia nella teologia morale (il suo primo lavoro è costituito [...] (s.l. 1757), forte satira contro l'enciclica del papa, accusato di aver abbandonato la linea seguita dai predecessori contro il giansenismo. Questo scritto fu condannato con breve di Benedetto XIV in data 5 sett. 1757.
Seguì un'altra serie di tesi e ...
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BERGALLI, Luisa
Claudio Mutini
Nacque a Venezia (Mazzuchelli) il 15 apr. 1703 da Giovan Giacomo, piccolo commerciante piemontese, e da Diana Ingali. Sebbene di umile condizione fu tenuta a battesimo [...] assolvere, fosse pur mediata da ragioni letterarie (se non addirittura editoriali), più che dettata da motivi di proselitismo giansenista. Quelle ragioni - valga l'approssirnazione della B che riflette in gran parte le perplessità critiche dell'epoca ...
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CODIGNOLA, Ernesto
Luigi Ambrosoli
Nacque a Genova, primo di otto figli, il 23 giugno 1885 dal ragionier Dalmiro, di origine bresciana, e da Maria Molfino, di famiglia genovese. Seguì il normale curricolo [...] di F. De Bartolomeis, Il maestro (pp. XL-XLVI), di L. Borghi, Il pedagogista (pp. XLVII-LXXX), di G. Spini, Lo storico del giansenismo (pp. LXXXI-LXXXVIII), di R. Laporta, La Scuola-città Pestalozzi (pp. LXXXIX-CIII) e, ancora a cura di D. Izzo, la ...
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FEDERICI, Marco
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia il 4 genn. 1746 da Stefano e da Maria Cipollini. Appartenente ad una famiglia di antica aristocrazia (un suo antenato aveva ottenuto, nel 1444., [...] ., IX (1918), pp. 88, 90, 163 s., 167; Id., Un incidente a proposito di M. F., ibid., pp. 131-137; Carteggi di giansenisti liguri, a cura di E. Codignola, I, Firenze 1941, pp. CXXV, CXLVIII s., CLVI, CLXVIII, 659; A. Colletti, La Chiesa durante la ...
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giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...
giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...