CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] tutti i vescovi e gli ecclesiastici francesi la sottoscrizione di un formulario di accettazione della posizione romana sul problema del giansenismo, bolla sollecitata da Luigi XIV e da lui imposta al clero per riaffermare la funzione del re di guida ...
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Teologo (Buccino 1677 - Roma 1742), agostiniano eremitano (dal 1691); insegnò, in varie città; ebbe cariche nell'ordine (priore generale, 1726) e fu prefetto della biblioteca Angelica a Roma. Difensore [...] delle dottrine di s. Agostino, fu da avversarî accusato di giansenismo. ...
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Giansenista (Baiona 1581 - Parigi 1643), amico di Giansenio, che lo aveva incontrato studente a Lovanio (1604). S.-C. ebbe più efficacia nell'azione viva e diretta sulle anime che per l'apporto intellettuale [...] meno cauta opposizione a Richelieu finì col determinare quest'ultimo a ordinarne l'arresto (1638), otto giorni dopo la morte di Giansenio. Fu rinchiuso nella prigione di Vincennes, ove rimase fino a che la morte di Richelieu mise fine di fatto alla ...
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ZOLA, Giuseppe
Luigi Giambene
Teologo, nato a Concesio (Brescia) il 28 aprile 1739, morto a Pavia il 5 novembre 1806. Fu bibliotecario della Queriniana di Brescia nel 1759; insegnò teologia nel seminario [...] vescovile bresciano, ma fu sospetto di giansenismo. Clemente XIV lo chiamò a Roma per insegnare nel Collegio Romano da cui aveva allontanato i Gesuiti. Nel 1775 fu nominato professore di storia ecclesiastica, diritto e diplomazia nel seminario di ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] potente cardinale Richelieu - i quali sollecitarono l'intervento del papa. Urbano VIII accolse la richiesta e condannò l'opera di Giansenio con la bolla In eminenti del marzo 1642 (ma pubblicata solo nel 1643). La condanna non pose fine alla polemica ...
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Benedetto XIII Papa
Benedetto XIII
Papa (Gravina, Bari, 1649-Roma 1730). Pietro Francesco Orsini (della famiglia Orsini-Gravina), domenicano, fu vescovo di Manfredonia, Cesena e Benevento. Eletto papa [...] nel 1724, nel 1725 convocò un discusso Concilio della provincia romana. Contro il giansenismo dichiarò articolo di fede la bolla Unigenitus (1725). Non riuscì a placare il crescente giurisdizionalismo degli Stati e fu costretto a compromessi con l’ ...
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Teologo giansenista (Parigi 1665 - ivi 1747). Professore di Sacra Scrittura alla Sorbona dal 1701, fu uno dei firmatarî del famoso Cas de conscience e tra i più strenui oppositori della bolla Unigenitus. [...] Costretto più volte all'esilio, scrisse moltissimo in favore del giansenismo, di cui fu forse il più grande difensore nel sec. 18º. Tra le sue opere: Histoire du "Cas de conscience" (8 voll., 1705-1711); Refus de signer le formulaire (1709); ...
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Ecclesiastico (Parigi 1607 circa - ivi 1664); collaboratore di s. Vincenzo de' Paoli, fu, con Saint-Cyran, confessore delle religiose di Port-Royal. Predicatore famoso e direttore spirituale di grande [...] finezza (tra gli altri, di B. Pascal e di sua sorella), fu accusato di giansenismo, per cui subì varie traversie; ma i giansenisti lo accusarono di eccessiva moderazione. Postumi uscirono i sermoni Introductions chrétiennes sur les mystères de N. S. ...
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Teologo francese (Parigi 1604 - ivi 1691); collaboratore di S. Vincenzo de' Paoli (di cui scrisse la vita), vescovo di Rodez (1662); dopo 4 anni tornò, per ragioni di salute, a Parigi, ove visse ritirato [...] nel convento di Saint-Lazare, prendendo viva parte alla lotta contro il giansenismo. Tra le opere: Medulla theologica (2 voll., 1650-51), De l'obéissance et soumission qui est due à notre saint-père (1654). ...
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Erudito (Nancy 1610 - Parigi 1686); gesuita, insegnava al Collegio Romano quando, nel 1685, fu dimesso dall'ordine per aver difeso le libertà gallicane; tornato a Parigi, visse, con pensione accordatagli [...] dal re, nell'abbazia di S. Vittore. I primi suoi scritti, in polemica con il giansenismo, provocarono le risposte di A. Arnauld e P. Nicole; altri sono contro i protestanti: opere tutte che, all'appello alla libera interpretazione della Bibbia, ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...