Filosofo e teologo francese (Parigi 1612 - Bruxelles 1694). Tentò di conciliare il cartesianesimo col giansenismo, del cui movimento divenne il capo riconosciuto. Nel trattato Traité de la fréquente Communion [...] la foi de l'Église touchant l'Eucharistie (1669-76) contro i protestanti. Ma, all'inasprirsi delle misure contro i giansenisti, lasciò la Francia, riparando successivamente in varie località dell'Olanda e del Belgio e fermandosi infine (dal 1690) a ...
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BERGANCINI, Giovanni Angelo Antonio
Francesco Margiotta Broglio
Nacque da Lorenzo, notaio, e da Maria Rachis, il 12 apr. 1754 a Livorno Ferraris (Vercelli). Dedicatosi allo studio delle lettere e della [...] 1888, p. 169; P. Pisani. L'Eglise de Paris et la Révolution, IV, Paris 1911, pp. 180 s.; E. Codignola, Carteggi di giansenisti liguri, Firenze 1941, III, pp. 246, 301 n., 305. 420, 485; A. De Gubernatis, E. Degola, il clero costituz. e la conversione ...
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AVERSA, Raffaello
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Nato a Mercato Sanseverino (Salerno) verso il 1589, entrò nell'Ordine dei chierici regolari minori (caracciolini). Visse quasi sempre a Roma, impegnato in responsabilità di governo [...] le cinque proposizioni tratte dall'Augustinus del vescovo di Ypres, Giansenio. Partecipò, come consultore, alle sedute dal 24sett. 1652, propri della teologia positiva raccolti e potenziati da Giansenio, lo portò facilmente a schierarsi nel gruppo di ...
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BRUNI, Celestino
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venosa nel 1585 da Vincenzo, entrò giovanissimo nell'Ordine degli eremitani di S. Agostino, compiendo i primi studi a Napoli e a Roma: seguì invece i corsi [...] . Apost. Vat., ms. Chigi B. V. 89).
Il B. vi sostiene che per salvare la dottrina di s. Agostino è necessario condannare Giansenio, che ne ha forzato in modo pericoloso e talvolta eretico il pensiero: a tale scopo il B. non esita a rinnegare alcune ...
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MACULANI, Gaspare, detto il Firenzuola
Francesco Beretta
Nacque a Fiorenzuola d'Arda (lat. Florentiola) nel Piacentino l'11 sett. 1578 da Vincenzo e Fiorenza Cogni. Il padre, nobile e notaio, era esattore [...] assessore, e si era inasprita allorquando l'Albizzi, spinto dai gesuiti a preparare la bolla In eminenti contro l'Augustinus di Giansenio, aveva fatto di tutto per tenere a distanza il M., a cui facevano capo i domenicani ostili a una condanna. Al ...
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BRUNETTI, Cosimo
Giuseppe Pignatelli
Nacque nei primi decenni del sec. XVII probabilmente a Firenze (come testimoniano la sottoscrizione di alcune sue lettere a Cosimo III de' Medici e l'editore della [...] III, ibid. 1906, pp. 46-52, 84-88, 238, 275 s., 403-411, 457; V, ibid. 1908, pp. 230, 356; A. C. Jemolo, Il giansenismo in Italia prima della Rivoluzione, Bari 1928, pp. 124, 192; L. von Pastor, Storia dei papi, XIV, 1, Roma 1932, pp. 442 s.; M. Rosa ...
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BARGELLINI, Niccolò Pietro
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna intorno al 1630 da Ippolito. Si addottorò in diritto civile e canonico nello Studio bolognese e intraprese la carriera ecclesiastica, trasferendosi [...] idonea a facilitare un'intesa tra Roma e Parigi in un momento delicato per l'opposizione dei "quattro vescovi" giansenisti alla condanna di Giansenio e per il rifiuto da parte di Luigi XIV a una prima designazione della corte romana nella persona di ...
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BERTI, Gianlorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Seravezza, in Versilia, il 28 maggio 1696, da Luca e da Domenica Boncia, secondo di quattro fratelli. Nel 1711 entrò nel convento agostiniano di Barga, [...] De Ricci scriveva al granduca Pietro Leopoldo alla vigilia dei sinodo di Pistoia, il 4 ag. 1786 (E. Codignola, Carteggi di giansenisti liguri, I, Firenze 1941, 125 n.): "la dottrina del Berti mostra che quell'autore è di peggior fede dei gesuiti ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] P. tornò ancora nel 1648. Ma frattanto nuovi motivi si erano insinuati nell'animo di P.: era entrato in contatto con il giansenismo di Saint-Cyran e di A. Arnauld: è del 1647 la sua polemica contro il predicatore cappuccino Jacques di Saint-Ange ...
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GRIMALDI, Girolamo
Filippo Crucitti
Nacque a Genova il 20 ag. 1597 da Gian Giacomo, della famiglia dei Grimaldi-Cavalleroni, barone di San Felice nel Regno di Napoli, senatore di Genova nel 1606, e [...] del S. Uffizio del 1° ag. 1641 che proibiva espressamente, perché pubblicate senza il permesso pontificio, l'opera di Giansenio e le tesi dei gesuiti di Lovanio. Sollecitato dal cardinale Francesco Barberini riuscì, nel corso del 1641, ad avvicinare ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...