BOIANI, Venceslao
Gianni Ballistreri
Nacque a Cividale nel Friuli, da Francesco e Rosa de' Claricini, presumibilmente nel penultimo decennio del secolo XV. Di nobile famiglia, poté compiere la sua educazione [...] nello Studio di Padova, dove sembra abbia seguito i corsi di giurisprudenza. Proprio a Padova, dove fu con certezza almeno nel 1507, dovette stringere amicizia con Giovan Matteo Giberti, anch'egli allora ...
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BOTTA, Gustavo
Gianni Venturi
Nacque a Milano il 25 genn. 1880 da Giacomo e da Ogelie Bouffier. Dalla madre, originaria di Grenoble, fu avviato all'interesse per la poesia e la letteratura francese, [...] di cui divenne in breve esperto conoscitore, specie di quella simbolista e decadente; nell'adolescenza sentì anche l'influsso dell'estetica crociana e della poesia dannunziana e pascoliana. A queste componenti ...
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ANGIUS, Vittorio
Gianni Sofri
Nacque a Cagliari il 18 giugno 1797. A quindici anni vestì l'abito degli scolopi. I suoi interessi si volsero assai presto verso l'erudizione storica, l'epigrafia, la numismatica. [...] Tra il 1826 e il '28 entrò in rapporto epistolare con i più noti cultori di storia sarda, quali Lodovico Baille e Alberto Larnarmora. Nel 1827 tenne all'università di Sassari un elogio in latino di Domenico ...
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BONSI (Bonzi), Lelio
Gianni Ballistreri
Nato a Firenze verso il 1532 dal nobile Ugolino, si applicò con passione alla letteratura e alla filosofia. Giovanissimo, fu ammesso all'Accademia Fiorentina, [...] in cui ebbe l'onore di esporre la sua prima lezione appena diciottenne, nel 1549. Nel 1551 era provveditore dell'Accademia; ma dopo il 15 ottobre di quell'anno dovette abbandonare Firenze per affrontare ...
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BUZZACARINI, Francesco
Gianni Ballistreri
Nato a Padova da nobile famiglia, forse intorno al 1440 da Arcoano, frequentò probabilmente lo Studio della sua città, interessandosi particolarmente alle lingue [...] e alle letterature classiche.
Scarsissime e assai vaghe sono le notizie sul B. tramandateci dai suoi contemporanei: certo è che ebbe fama di erudito e di poeta sempre scontento di se stesso, e quindi poco ...
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CORTESI (Cortese, Cortesius), Lattanzio
Gianni Ballistreri
Nacque, probabilmente a Roma dopo il 1460, da Antonio e da Tita Aldobrandini.
Assai poco sappiamo della vita del C., e particolarmente della [...] sua fase iniziale. È probabile che sia nato a Roma, dove il padre si era trasferito intorno al 1430 da San Gimignano per impiegarsi in Curia come scrittore apostolico. Qualche luce sulla sua infanzia ci ...
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BUONACCORSI, Piero
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze il 17 luglio 1410 da Buonaccorso di Piero, notaio, e da una monna Antonio di casato ignoto.
Compiuti gli studi giuridici presso l'università cittadina, [...] s'indirizzò anch'egli alla professione di notaio, iniziando a rogare nel 1429. Alla morte del padre i residui del patrimonio familiare - che Buonaccorso aveva dovuto intaccare per mantenere la numerosa ...
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CABURACCI (Caburatius, Caburetius), Francesco
Gianni Ballistreri
Nato a Imola nella prima metà del sec. XVI, lasciò di sé notizie scarse e non sempre sicure. È probabile che abbia fatto i primi studi [...] nella città natale, e abbia poi frequentato lo Studio di Bologna, dove lo troveremo rotulato tra i lettori. Secondo l'Angeli, che forse si basò su documenti d'archivio, a Imola il C. fu segretario del ...
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BORROMEO (Boromeo, Borromei), Francesco
Gianni Ballistreri
Nato probabilmente a Padova verso la fine del sec. XV, il B. ci è noto per una raccolta manoscritta delle sue opere poetiche esistente alla [...] Biblioteca Nazionale di Firenze, il cod. Palatino CCXLVII. Rari gli accenni autobiografici che lo scrittore introduce nei propri versi: da un mediocre sonetto in cui esalta Carlo Ruini - che insegnò in ...
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BINI (Bino), Giovanni Francesco
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze nel penultimo decennio del sec. XV. Poco sappiamo di quella parte della vita che va dalla nascita al 1524: in una lettera a G. B. [...] Mentebuona nel manoscritto Vat. Lat. 9285 afferma di essere stato educato a Carpi e di aver avuto per maestro il veronese Bernardino Donato Bonturello, dotto di greco e di latino; da un'altra lettera del ...
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apallico
agg. (scherz.) Che manca di tempra, senza palle. ◆ Aveva troppo ritmo e troppa vitalità addosso, [Lleyton] Hewitt, perché Albert Costa facesse qualcosa di più che succhiargli la ruota. È noto, Costa, quale apallico di talento, bella...