Biondillo, Gianni. - Scrittore e architetto italiano (n. Milano 1966). Autore per il cinema e la televisione, scrive su quotidiani e riviste nazionali articoli di tema artistico, letterario e politico, [...] è stato direttore artistico del festival culturale “Parole sotto la torre” e ha insegnato presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio. Ha esordito nella narrativa nel 2004 con il romanzo Per cosa si ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni prospettiva filosofica (Il pensiero debole, in collab. con P.A. Rovatti, 1983).
Allievo di L. Pareyson, dal quale derivano i suoi originari interessi per l'estetica, studiò poi a Heidelberg sotto la ...
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Nelle tradizioni storico-geografiche del Medioevo europeo (dal 12° sec.), personaggio dell’Oriente cristiano, a cui erano attribuite qualità singolari: signore o re cristiano (che in un certo momento tende [...] Indiani e con questo nome indicati). La leggenda del P. passò anche nel poema epico (Orlando Furioso). Quanto al nome Gianni, è stata proposta la sua spiegazione riportandolo a un termine di origine cuscitica, * ǧān, che si trova nella parola ǧānhoy ...
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Scrittore (Omegna 1920 - Roma 1980). Insegnante elementare, poi giornalista (l'Unità, Paese sera), si dedicò alla letteratura per l'infanzia a partire da Il libro delle filastrocche (1950), cui seguirono, tra molti altri: Il romanzo di Cipollino (1951; dal 1957 col tit. Le avventure di Cipollino); Gelsomino nel paese dei bugiardi (1958); Filastrocche in cielo e in terra (1960); Favole al telefono (1962); ...
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Poeta del dolce stil nuovo, identificabile forse con Gianni di Forese degli Alfani, nato a Firenze tra il 1272 e il 1283, gonfaloniere di giustizia nel 1311 e dichiarato ribelle nel 1313 da Arrigo VII; [...] dal suo breve canzoniere (sei ballate e un sonetto), talvolta di schietta e fresca ispirazione e che riecheggia i modi stilistici di G. Cavalcanti, possiamo dedurre qualche notizia del poeta (e cioè che ...
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Regista (n. S. Pietro, Magisano, 1945); dopo aver esordito con La città del sole (1973), libera biografia del filosofo T. Campanella, si è affermato come uno degli autori italiani più interessanti con Il piccolo Archimede (1979), tratto dal racconto omonimo di A. Huxley, e soprattutto con Colpire al cuore (1982), rivelatrice lettura del terrorismo. Nei film seguenti, I ragazzi di via Panisperna (1989); ...
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Giornalista e scrittore (San Zenone Po 1919 - Codogno 1992); corrispondente da Parigi della Gazzetta dello sport (dal 1945), ne fu poi direttore (1949-54). Collaborò al settimanale Tempo (1954-56) e al quotidiano Il Giorno (1956-67), per poi dirigere il Guerin sportivo fino al 1973. Dal 1970 riprese a collaborare a Il Giorno, passando poi a La Repubblica (1982). È autore di numerosi libri in cui analizza ...
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Attore drammatico (Clivio, Viggiù, 1914 - Milano 1989); proveniente dall'Accademia nazionale d'arte drammatica, ha fatto parte delle compagnie Stival, Donadio, Ferrati, Ruggeri, Cimara, fino all'esperienza come primo attore al Piccolo Teatro di Milano (1947-52). Dal 1953 attivo in compagnie proprie (con L. Brignone e M. Benassi; con L. Brignone e S. Randone; con L. Brignone e C. Pilotto), si è cimentato ...
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Giornalista e scrittore italiano (Padova 1914 - Roma 1985). Iniziata l'attività giornalistica nel 1939, fu poi corrispondente per varî quotidiani italiani da Parigi (1946-52) e da New York (1952-55). Nel 1956 iniziò a collaborare con la RAI-Radiotelevisione Italiana dando vita (1960) alle trasmissioni di "Tribuna politica" di cui fu per molti anni moderatore. Amministratore delegato della RAI e della ...
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Poeta fiorentino (sec. 13º-14º), da identificarsi forse con il notaio ser Lapo di Giovanni Ricevuti, della cui attività si hanno documenti sicuri relativi agli anni tra il 1298 e il 1321. Ricordato da Dante in un sonetto giovanile (Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io), è anche citato dal medesimo nel De vulgari eloquentia (I, 13) tra coloro che, insieme con i contemporanei G. Cavalcanti, Cino da Pistoia ...
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apallico
agg. (scherz.) Che manca di tempra, senza palle. ◆ Aveva troppo ritmo e troppa vitalità addosso, [Lleyton] Hewitt, perché Albert Costa facesse qualcosa di più che succhiargli la ruota. È noto, Costa, quale apallico di talento, bella...