L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] della lingua, come quelle esposte nel Cortegiano da ➔ Baldassarre Castiglione.
Il vicentino ➔ GianGiorgioTrissino nella sua grammatica (Trissino 1986) autorizza variabili padane accanto alla norma toscana trecentesca. Per es., nella morfologia ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] quasi far coincidere con uno di questi cenacoli, gli Orti Oricellari a Firenze, in quanto proprio qui il vicentino GianGiorgioTrissino fa conoscere ai letterati fiorentini, in gran parte increduli, il De vulgari eloquentia dantesco, da lui da poco ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] pone un’esigenza di standardizzazione, con la proposta di riforma ortografica avanzata nel 1524 dal letterato vicentino ➔ GianGiorgioTrissino e le immediate risposte di parte toscana.
I vari tentativi di riforma su base fonetica che si susseguirono ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] ’altro di meça Italia, così questo, che è di tutta Italia, si chiama volgare Italiano [= lat. vulgare latium] (GianGiorgioTrissino, De la volgare eloquentia, c. 13v).
L’idea di un volgare illustre comune (già problematica in ➔ Dante) rappresenta ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] , lingua dell’) la tragedia, sia quella composta sul modello greco, come la Sofonisba (1514-1515) di ➔ GianGiorgioTrissino, sia quella composta sul modello latino, come l’Orbecche (1541) di Giambattista Giraldi Cinzio, restaurò il canone tragico ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] . La prima, che risaliva alla polemica (1703) tra Gian Giuseppe Orsi e il padre gesuita francese Dominique Bouhours, in cinquecentesca del De vulgari eloquentia da parte di GianGiorgioTrissino e oggetto ora di rinnovata attenzione da parte ...
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