DE CESARE (Da Cesare), Carlo
Elisabeth Heller Winter
Non si conoscono la data di nascita, la provenienza e le circostanze della vita di questo scultore e fonditore. I primi documenti che abbiamo sulla [...] si riferiscono al periodo 10 giugno-25 sett. 1560, quando egli lavorava a Firenze come aiutante presso la bottega del Giambologna alla realizzazione del modello in stucco (non conservato) di un'imponente figuia di Nettuno per la fontana della piazza ...
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Scultore e architetto (n. forse a Firenze tra il 1559 e il 1562 - m. ivi 1613), fratello di Giulio, allievo di G. A. Dosio. Lontano dalla voluta grandiosità dei michelangioleschi, ricercò eleganti effetti [...] decorativi. Appare seguace del Giambologna nei rilievi delle porte bronzee del duomo di Pisa (1599-1600). Tra le sue architetture, notevoli il portico della Ss. Annunziata a Firenze (1599-1601), la vicina cappella di S. Sebastiano, il recinto del ...
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Pittore e architetto (Palermo 1530 circa - Roma 1602). Scolaro di Sebastiano del Piombo, fu al servizio del duca di Ferrara (1579) e di papa Gregorio XIII (1582). Eseguì a Bologna il progetto della Fontana [...] Vecchia (1563) e quello della Fontana del Nettuno del Giambologna. Sue opere di pittura si trovano in San Giacomo Maggiore a Bologna e a Ferrara; sono evidenti influenze raffaellesche e michelangiolesche a Roma, nella stanza di Costantino in Vaticano ...
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Modellatore e fonditore in bronzo (Mergentheim, Württemberg, forse 1590 - Schwaz, Tirolo, 1674). Attivo a Innsbruck, fece, tra l'altro, il monumento sepolcrale in bronzo di Massimiliano III nel duomo e [...] la fontana monumentale con la statua equestre dell'arciduca Leopoldo, che risentono della maniera del Giambologna. ...
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Uomo d'affari e amatore d'arte (n. New York 1876 - m. 1944); presidente e direttore di importanti società commerciali, nonché di istituti culturali e di istituzioni filantropiche, raccolse una limitata [...] soprattutto italiane (Beato Angelico, Giovanni di Paolo, A. Vivarini, Lorenzo Monaco, Bartolomeo Veneto, Lotto, ecc.; sculture di A. Pollaiolo, del Giambologna, del Riccio, ecc.) che lasciò in testamento al Museum of fine arts di Houston (Texas). ...
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CENNINI, Bartolommeo
Bruno Santi
Figlio del fonditore fiorentino Giovanni Battista, si ignora quando egli sia nato, e non si conoscono neanche i termini cronologici della sua prima attività. Il fatto [...] presso di lui. Secondo le fonti, egli fu a bottega presso lo scultore carrarese Pietro Tacca, allievo del Giambologna e uno degli epigoni della corrente manieristica in scultura a Firenze (Baldinucci). Ancora secondo la testimonianza del Baldinucci ...
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Scultore e architetto (n. Mons tra il 1500 e il 1510 - m. 1584), il maggiore scultore dei Paesi Bassi nel sec. 16º. Le sue opere architettoniche principali sono andate distrutte. Nella chiesa di Sainte-Vaudru [...] della Creazione e della Passione di Cristo, le statue della Fede e della Fortezza, opere che rivelano il forte ascendente dell'arte del Ghiberti e del Sansovino, conosciuta in un suo giovanile viaggio in Italia. Fu maestro del Giambologna. ...
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ELEONORA de' Medici, duchessa di Mantova
Sonia Pellizzer
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1567, primogenita di Francesco (granduca di Toscana dal 1574) e di Giovanna d'Austria. Fu battezzata un anno dopo [...] allestirono giochi e mascherate e la commedia I Fabii di Lotto del Mazzo con la regia di B. Lanci e la scenografia del Giambologna (J. Boulogne).
E. ebbe quattro sorelle (Romola, nata nel 1568 e morta dopo pochi giorni di vita; Anna, nata nel 1569 e ...
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Scultore (Boscoducale 1550 circa - Monaco 1620). Emigrò nella Germania meridionale verso il 1570. Le sue opere più notevoli sono il gruppo di Marte e Venere nel Museo Nazionale di Monaco, proveniente dalla [...] allegorica della Baviera (1615) nel giardino del Residenzmuseum di Monaco. Fu operoso anche a Innsbruck. Probabilmente scolaro del Giambologna, subì pure l'influsso di B. Cellini. Rappresentante di un manierismo di tipo internazionale, è uno degli ...
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Scultore (Padova 1559 circa - Pisa 1606), nipote dell'omonimo scultore più noto come Minio. Già nel 1580 lavorava a Venezia, ove un gruppo cospicuo di sue opere nel Palazzo Ducale (Telamoni del camino [...] chiesa del Santo, una serie di rilievi e di statue, in cui reminiscenze di Donatello si mescolano a forme desunte dal Giambologna. Le opere eseguite a Pisa (1604-1606) sono disperse; di questo periodo non resta, in Toscana, che il paliotto in bronzo ...
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