Ocello Lucano
Secondo la tradizione, fu uno dei più antichi seguaci di Pitagora; il suo nome è incluso nel catalogo di Giamblico (Vita di Pitagora, 36, 267). Lo scritto che gli viene attribuito, Περὶ [...] τῆς τοῦ παντὸς φύσεως («Intorno alla natura del tutto»), appartiene in realtà alla letteratura del neopitagorismo e può essere datato tra la metà del 2° e gli inizi del 1° sec. a.C. Sono pervenuti anche ...
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Secondo il Meursius, suo primo editore, si può identificare con l'omonimo scrittore neoplatonico di Alessandria, contemporaneo di Giamblico; certo è posteriore a Tolomeo, del quale ripete la definizione [...] di ἁρμονική; si può ritenerlo appartenente al sec. IV d. C. Non va confuso con l'A. amico e discepolo di S. Agostino.
Di lui ci resta il trattato Εἰσαγωγή μουσική, fondamentale per la conoscenza della ...
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Filosofo neoplatonico del 5º sec. d. C., scolaro ad Atene di Siriano, di cui ripete, in un commentario al Fedro platonico, il metodo, ereditato da Giamblico, dell'interpretazione allegorico-simbolica. ...
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Scrittore bizantino (sec. 11º). A Bisanzio fu scolaro di Michele Psello, cui succedette nell'insegnamento. Fu seguace della filosofia neoplatonica (nelle sue lezioni commentò spesso Porfirio, Proclo e [...] Giamblico). Un sinodo, nel 1076-77, condannò, senza fare il nome di G., una raccolta di tesi di nove capitoli che erano a lui attribuite. Nel 1082 si ebbe una condanna aperta ed egli fu costretto a ritirarsi in un monastero. ...
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Due Pitagorici di Siracusa, protagonisti di un famoso aneddoto, tramandato da Aristosseno attratraverso Giamblico (De vit. Pyth., 33, p. 162, 10 N). Per una scommessa fra i cortigiani di Dionisio il giovane, [...] che volevano accertarsi se il legame della fedele amicizia non fosse spezzato nemmeno dal pericolo, Finzia è arrestato su falsa accusa e condannato a morte. Ottiene una dilazione all'esecuzione e libertà ...
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Filosofo neoplatonico del sec. IV d. C., successore di Edesio (v.) in Cappadocia quando questi, che ivi si era ritirato dopo la morte del suo maestro Giamblico, si recò a Pergamo per fondarvi la nuova [...] scuola neoplatonica. Fu invitato da Giuliano l'Apostata alla sua corte, in una lettera ancora conservata tra quelle dell'imperatore (Ep., 76).
Bibl.: W. Schmid, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. ...
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Sallustio neoplatonico
Filosofo (4° sec. d.C.). Seguace della scuola neoplatonica di Pergamo, resta di lui l’operetta De diis et mundo, ispirata alle dottrine di Plotino, Porfirio e Giamblico e scritta [...] probabilmente per appoggiare Giuliano l’Apostata nella sua lotta contro il cristianesimo. Vi si rintracciano infatti spunti polemici contro la nuova religione e i motivi centrali della visione filosofico-religiosa ...
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Filologo classico italiano (Matera 1866 - Roma 1940), prof. di letteratura greca all'univ. di Roma (1901-36). Socio nazionale dei Lincei (1928). Tra le molte opere, notevoli per finezza di critica: le [...] edizioni di Giamblico (1895) e Palefato (1902) nella collezione Teubner, l'edizione e traduzione di Bacchilide (1898), delle tragedie di Sofocle (1919 segg.), la traduzione in prosa dei poemi omerici (1919); l'edizione critica nazionale dell'Africa ...
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teurgia Termine che si afferma nella tarda età ellenistica, all’interno della spiritualità e della filosofia greca, per indicare l’opera divina di cui l’uomo è capace se riesce a stabilire particolari [...] rapporti con gli dei. La t. assume il suo più ampio sviluppo nel tardo neoplatonismo, con Porfirio, Giamblico e Proclo. In particolare Giamblico ne svolge la tematica sia sul piano teorico (dove la t. è la più alta forma di filosofia contemplativa), ...
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Filologo e scrittore (Camaiore 1862 - Firenze 1927), scolopio (1884). Allievo di G. Vitelli, insegnò (dal 1903) lingua latina e greca all'Istituto di studî superiori di Firenze; socio corrispondente dei [...] Lincei (1921). Curò l'edizione di opere di Giamblico (1888 e 1894), delle epistole, delle egloghe e della Quaestio de aqua et terra per le Opere di Dante della Società dantesca italiana (1921), delle poesie latine di Pascoli, di testi papiracei, ecc. ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
pergameno
pergamèno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Pergamenus]. – 1. agg. Di Pèrgamo (lat. Pergămum, gr. Πέργαμον), antica città dell’Asia Minore, capitale del regno degli Attalidi e grande centro della cultura ellenistica: i sovrani p.; l’arte,...