Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e delicata costituzione, entrò all'età di dodici anni nel collegio gesuita "a Gesù vecchio" per frequentarvi la seconda classe di grammatica. Lasciata la scuola, si mise a studiare per proprio conto i ...
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Scrittore (Parigi 1604 - Nemours 1676), autore di tragedie e di un romanzo (Macarise, ou la reine des Îles fortunées, 2 voll., 1664), ma più noto per le sue opere critiche: La pratique du théâtre (1657), [...] storica di Omero e l'asserito carattere composito dell'Iliade. Le teorie del d'A. sulla "questione omerica" precorsero quelle simili ma più profonde di GiambattistaVico (nel 3º libro della Scienza Nuova, del 1730), a cui tuttavia non erano note. ...
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Filosofo (Taurisano 1899 - Roma 1989), prof. di storia della filosofia nella univ. di Bari (1954-69). Tra le opere: Umanesimo e religione in G.B. Vico, 1935; Il pensiero religioso italiano dall'Umanesimo [...] ; Tommaso Campanella, 1944, 2a ed. 1961; Ugo Grozio. L'umanista, il teologo, il giurista, 1948; Studi sul Rinascimento, 1949; GiambattistaVico, 1956; La morale dell'empirismo britannico da Th. Hobbes a D. Hume, 1965; Bayle, Leibniz e la storia, 1971 ...
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Croce, Benedetto
Giuseppe Bedeschi
La filosofia come riflessione sulla storiografia
Il pensiero crociano si inserisce nella più generale reazione al positivismo manifestatasi in Europa a cavallo fra [...] , per la concezione positivistica la scienza costituiva il solo e autentico sapere.
Per Croce, invece, che si ispira a GiambattistaVico e a Francesco De Sanctis, la realtà è nel suo intimo di natura spirituale, e la spiritualità è attività libera ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] da suggestioni platoniche, era più di facciata che sostanziale. Quella frequentazione gli dette anche l'opportunità di conoscere GiambattistaVico, appena ritornato dal Cilento dopo nove anni d'assenza dalla capitale. Tra i due s'instaurò una "fida ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] scritti, Bari 1909; Gli studi sopra Orazio dell'abate F. G., in Atti della Acc. Pontaniana, XXXIX (1909), pp. XVI-160; GiambattistaVico e F. G., in Giorn. stor. della lett. italiana, LXXI (1918), pp. 137-207; La puerizia e l'adolescenza dell'abate ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Genovesi
Luigino Bruni
Antonio Genovesi, maestro riconosciuto della Scuola di economia della seconda metà del Settecento oltre che primo cattedratico della disciplina, inaugura una stagione [...] della eterogenesi dei fini, da un lato, e dall’altro l’idea antropologica di animal civile (ispirata a GiambattistaVico), entrambe al centro del suo pensiero, rendono per la prima volta esplicita una concezione cooperativa del mercato concorrenziale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] tracciava una tradizione italiana, da Machiavelli a Giordano Bruno, Galileo Galilei, Paolo Sarpi, Tommaso Campanella, GiambattistaVico, che aveva preservato e consolidato l’autonomia di ragione rinascimentale e la sua analisi scientifica dell’uomo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Cuoco
Antonino De Francesco
L’impegno intellettuale, l’elaborazione teorica e la concezione della politica di Vincenzo Cuoco, una delle più grandi intelligenze dell’Ottocento, rappresentano [...] la stesura di un’opera letteraria, destinata nei suoi intenti – mediante la rilettura di un’opera giovanile di GiambattistaVico – a riproporre al pubblico colto della penisola la tesi, dal chiaro significato politico, di un antico primato culturale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] – con una predilezione per la linea da lui definita idealistica, da Platone ad Agostino, da Nicolas de Malebranche a GiambattistaVico e a Immanuel Kant – e al confronto con vari indirizzi di pensiero del suo tempo, dal tradizionalismo di Joseph de ...
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dissaturazione
s. f. Decongestionamento, diradamento. ◆ Secondo l’amministratore delegato della società, Giovanni Barbieri, «Italtel ha affrontato il problema della dissaturazione delle aree manufatturiere non in un’ottica di smantellamento,...
indigete
indìgete agg. [dal lat. indĭges -ĕtis, voce di origine incerta, forse affine a indigĕna «indigeno»]. – Epiteto di alcune divinità dell’antica religione romana, o anche di eroi collegati con le origini e la storia di Roma (in partic....