Indianista (Berg, Turgovia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1931). Studiò dapprima il giainismo, ma le sue opere più importanti vertono soprattutto sui documenti linguistici e letterarî scoperti nel Turkestan [...] cinese e in particolare sulla lingua che denominò "nord-ario" e sui testi buddistici in essa redatti (Buddhistische Literatur, nordarisch und deutsch, 1920) ...
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BALLINI, Ambrogio
Gianroberto Scarcia
Nacque il 19 luglio 1879 ad Asola (Mantova) ed iniziò gli studi superiori presso l'università di Bologna. Qui la sua vocazione umanistica, alimentata da maestri [...] e a Milano), si specializzò subito in un campo di ricerche in cui poté pienamente esplicare la propria vocazione: il giainismo, fenomeno religioso indiano di portata assai meno universale, e quindi meno studiato di quel che non fosse il buddismo. Gli ...
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Gandhi, Mohandas Karamchand
Silvia Moretti
L'apostolo della non-violenza e della libertà dell'India
Negli ultimi decenni del 19° secolo i Britannici consolidarono il loro dominio coloniale in India, [...] e credenze convivono nel paese: per esempio l'Islam (spesso in conflitto con la maggioranza indù), il buddismo, o il giainismo, una dottrina antichissima tuttora molto diffusa che predica la non-violenza. Nella famiglia di Gandhi gli insegnamenti del ...
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giainismo
(o jainismo) s. m. [der. del sanscr. janī «dottrina dei jaina», cioè dei «seguaci del jina» (termine che significa propr. «vincitore», ed era l’appellativo di ciascuno dei ventiquattro maestri di questa dottrina)]. – Religione indiana...
giainista
(o jainista) agg. e s. m. e f. [der. di giainismo (o jainismo)] (pl. m. -i). – Che si riferisce al giainismo; seguace del giainismo: i g. del Pakistan.