. Pittore veronese (o padovano, o vicentino, secondo altri) della seconda metà del sec. XIV. Gli antichi scrittori ne fecero uno solo con il bolognese Iacopo Avanzi (v.). La critica moderna ritiene trattarsi [...] la cappella di S. Giorgio e a questo la cappella di S. Giacomo (ora S. Felice) al Santo. Gli affreschi di queste due cappelle sono A. appare in ancor più stretti rapporti con Tomaso da Modena; tanto che il Coletti propose di assegnargli, come lavoro ...
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. Ramo della famiglia piacentina dei cattanei da Fontana, padrone del castrum di Arcello nella Val Tidone: donde il nome. Primo appare in un documento del 1132 Anrico e nel corso del sec. XII i fratelli [...] Lanfranco, preposto della basilica di S. Eufemia (1192); nel sec. XIII, Giacomo, pretore a Benevento per il papa Gregorio X (1272) e capitano del I, inviato dal duca Odoardo Farnese alla corte di Modena (1640), e, tra quelli che furono chiari per ...
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. Comune della provincia di Udine, posto subito a sud delle colline prealpine e quindi nell'alta pianura friulana; ha importanza agricola e per l'allevamento del bestiame. Il capoluogo, a 77 m. sul livello [...] fino a Lazise, mediante un confine militare giungeva a San Giacomo, e finalmente era limitata dall'Adige, dal Tartaro, dal canale era riconosciuta la Repubblica cisalpina, e il duca di Modena veniva compensato della perdita dei suoi stati con la ...
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Erudito, nato a Borgo San Donnino (Fidenza) il 31 agosto 1651, morto a Bologna il 10 settembre 1721. Studiò presso i gesuiti a Parma; vestì l'abito di S. Benedetto (1668). Seguì il p. Angelo Maria Arcioni [...] fu senza influsso metodico sul Muratori. Nominato abate di S. Pietro di Modena (1711), passò presto a S. Pietro di Reggio (1713) e nel nelle sue lettere contro il protestantesimo a Giacomo Pecenino, pubblicate postume nel 1738), non riuscì ...
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Pittore del XIV secolo. Poche sono le notizie sicure che possediamo circa la sua vita. A Modena egli passò forse la gioventù; fu poi in Liguria e in Piemonte: un documento del 1361 prova la sua attività, [...] stessa composizione, e rappresentano una i Ss. Pietro e Giacomo, l'altra i Ss. Antonio Abate e Andrea. Opera . sono a Genova, a Savona, a Ventimiglia, a Tortona, a Pisa, a Modena e a Colonia.
Bibl.: A. Venturi, in Thieme-Becker, Künstler-lexikon, II, ...
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. Illustre famiglia cremonese il cui primo rappresentante che si ricordi, Corrado, nel 1136 concorse alla fondazione del monastero cisterciense di S. Maria della Colomba. Il primo C. che giunse al potere [...] un Guglielmo è podestà di Parma, e nel 1230 di Modena; nel 1250 Giacomo è podestà di Cremona; nel 1276 Carlo, del partito di Ugolino giunge al potere e l'anno dopo, col fratello Giacomo, assale Parma e vi riconduce i Rossi. Ritiratosi alla venuta ...
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Giurista, nato il 1° giugno 1866 a Cologna Veneta, morto a Torino il 29 dicembre 1923. Fu professore a Camerino (1894), Urbino (1897), Siena (1900), ordinario a Modena (1903) e a Torino (1918). Come scrittore [...] di Baudry-Lacantinerie, Delle persone, IV, p. 761 segg.; Il codice civile del Brasile, in Arch. giur., 1921; L'opera scientifica di Giacomo Venezian e Giampietro Chironi, in Riv. di dir. comm., 1922, ecc.
Bibl.: S. Pivano, B. D., in Annuario R. Univ ...
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È il maggiore del gruppo dei poeti genovesi che, nel sec. XIII, rimarono in provenzale. Non si conosce l'anno della nascita né della morte, ma certo nel 1274 era morto. Ebbe uffici pubblici nella sua città, [...] il C. in relazione con Simone Doria e Giacomo Grillo, trovatori genovesi, con i provenzali madonna ma la maggior parte si trovano nel volume di G. Bertoni, I Trovatori d'Italia, Modena 1915, pp. 316-379, 390, 392-96, 400-415.
Bibl.: Per la biografia ...
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Nato a Chartres il 21 settembre 1638 e morto a Parigi il 9 settembre 1720. Di antica famiglia calvinista, si convertì al cattolicismo e prescelse la carriera delle armi. Capitano di cavalleria nel 1658, [...] ebbe missioni diplomatiche importanti, fra cui una in Italia, ove negoziò il matrimonio della principessa di Modena col duca di York, poi re d'Inghilterra (Giacomo II). Le molteplici sue funzioni non gl'impedirono di seguire l'opera dei letterati ed ...
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Pittore d'origine tedesca operante specialmente nell'Italia settentrionale nei primi decennî del '700. L'aderenza a formule di realismo nordico e la lezione del naturalismo epidermico di Pietro Bellotto, [...] capisaldi si inseriscono opere di cui le più notevoli sono i Cacciatori e i Fruttivendoli della Galleria comunale Campori di Modena, l'Arrotino e la Zingara chiromante del Johanneum di Graz, il Concerto zingaresco della raccolta Peloso a Novi Ligure ...
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